De dopo prostatectomia

Ho effettuato l'intervento di prostatectomia radicale a cielo aperto e con risparmio monolaterale dei nervi a fine gennaio 2012, ad oggi i problemi di incontinenza sono spariti del tutto, ma rimane un DE notevole.
Sono seguito da un andrologo che mi ha prescritto Cialis da 5 mg giornaliero ma, a parte il mal di testa e qualche vampata di calore al volto, niente altro che un allungamento penieno non tale da consentirmi di avere un rapporto.
Mi chiedo se questi risultati siano preoccupanti o devo rassegnarmi ad aspettare che passi ancora del tempo per eventuali miglioramenti? O intraprendere nuove strategie terapeutiche?
Grazie
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
la DE dopo prostatectomia radicale4 e risparmio unilaterale del fascio in ghenere richiede dosaggi ben maggiori di farmaci, e risponde meglio alla assunzione al bisogno piuttosto che continuatitiva. Una amplificazione della risposta ai farmaci erettogenici orali si può ottenere con carnitine. Qualora la terapia orale non funzionasse vi è la possibilità di terapia iniettiva diretta nel pene, terapia con farmaci da introdurre nell' uretra, ovvero vi è la possibilità di operare e di mettere protesi penienea. Ne parli col collega.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Cavallini, che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

dopo prostectomia radicale (spesso viene scritto nella descrizione dell'intervento "con risparmio dei nervi" anche se questo non si è verificato. ) può risultare un deficit erttile che non risponde assolutamente ai vari farmaci Viagra, Cilis, Levitra a dimostrare che il danno neurologico è completo, definitivo. Se invece, comunque, si ha una risposta a livello del pene questo potrebbe significare che comunque un impulso nervoso passa e che i nervi potrebbero essere solo alterati ( neuroprassia) e che potrebbero ritornare a normalità nel giro di alcuni mesi, a prescindere da terapie farmcologiche accessorie.
A mio parere comunque inizierei un programma di autoiniezioni intracavernose con PGE1 o miscele varie per avere comunque una attività sessuale soddisfacente.
nellamia esperienza, in casi analoghi al suo, molti pazienti hanno trovato adeguato il ricorso alle iniezioni intracavernose altri hanno preferito il ricorso alle protesi peniene che garantiscono una migliore spontaneità ed efficienza
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

avute tutte queste informazioni complesse ora bisogna risentire in diretta il suo urologo e con lui studiare per bene la strategia più adatta a risolvere il suo particolare e specifico problema post-chirurgico.

Fatto il tutto poi ci aggiorni, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
vi ringrazio per le vostre esaurienti risposte, in effetti, il Vs collega che mi segue,seppur nello staff del primario che mi ha operato, non era a conoscenza di tutto il mio escursus e quindi ha voluto iniziare un percorso da zero, cominciando col prescrivermi il farmaco su menzionato e una serie di analisi a 360°.
Ci aggiorneremo con lui, dopo la pausa estiva.
Nel frattempo, i miei dubbi che vi ho espresso, nascono anche da un rammarico che mi è subentrato dopo questi problemi del post operatorio...e si tratta di questo: se avessi optato per un intervento in laparoscopia i danni alla fascia dei nervi sarebbero stati minori? avrei forse già potuto avere una ripresa migliore?
Questo è ciò che mi tormenta in questo periodo...cercherò di farmene una ragione.
Sicuramente vi terrò aggiornati sull' evolversi della mia situazione, nel frattempo vi ringrazio ancora per le Vs risposte e Vi faccio i complimenti per il lavoro che svolgete su questo sito.
[#6]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

quel che è fatto è fatto, nessun inutile rimpianto e si ricordi comunque che anche gli interventi in laparoscopia presentano le stesse problematiche, almeno sulla sfera sessuale, che ritroviamo quando si procede verso una prostatectomia con metodo codificato.

Cordiali saluti.
[#7]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Re43golarmente prima di intervento i pazienti dimostrano poco interesse (in genere) per la perdita possibile della capacità erettile, poi quando cominciano a capire che tutto è andato per il meglio, tale interesse si risveglia, coi suoi rammarichi e coi suoi dubbi. Bentornmato a vivere caro signore.
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