Criptorchidismo e desiderio di avere un figlio

Salve,

ho 35 anni sono (sono nato nel 1977) e all'età di 10 anni (nel 1987) mi sono operato per criptorchidismo unilaterale, visto che un testicolo era ritenuto a livello inguinale.
All'epoca prima dell'intervento ho seguito una cura ormonale di cui ora non ricordo i dettagli, senza alcun effetto, per cui poi si è passati all'intervento.
Sin da prima dell'intervento mi è stato "garantito" che non avrei avuto problemi di fertilità; ora sono sposato da quasi 2 anni e io e mia moglie vorremmo avere un bambino. Sostanzialmente abbiamo un solo tentativo "serio", da neanche 2 mesi, ma io, complice anche la mia ansia patologica, ho paura di avere problemi
E' consigliabile iniziare subito l'iter degli esami o comunque è il caso di aspettare i tempi canonici degli 8 mesi o dell'anno di tentativi?
Specifico che alla visita di leva il medico neanche si era accorto del problema fino a quando non lo ho esplicitato io.
Purtroppo prima dei 10 anni nessuno aveva segnalato il problema!

Grazie.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
sicuramente il suo è un" mettere un carro davanti ai buoi".
Non si parla di infertilità della coppia se non dopo un anno di tentativi.
Premesso che nel ns mestiere nessuno può matematicamente garantire e che una sua eventuale ipotetica fertilità potrebbe avere altre cause ben diverse dall'intervento subito.
Inoltre dopo un anno vanno eseguiti accertamenti contemporaneamente nella coppia da parte di un uro/andrologo e di un ginecologo rispettivamente essendo eventualmente un problema della coppia.
Cmq per ora non se ne parla proprio.
Rimanga sereno e fiducioso perchè l'ansia è destabilizzante in tutto.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Utente
Utente
Credo che abbia centrato la questione: forse mi sto facendo prendere un po' troppo dall'ansia che poi bene proprio non fa.
Seguo il consiglio allora, aspettando ancora lo scorrere degli eventi.
Io purtroppo con l'ansia e qualche forma di disturbo ossessivo ci convivo da tempo, passando attraverso periodi di cura più o meno lunghi.

La ringrazio di cuore per la risposta, intanto, e per l'incoraggiamento che con questa mi ha voluto dimostrare.

Cordialmente.