Assicurazione intervento chirurgico

Gentili Dottori,
vi scrivo in merito a un intervento chirurgico al quale dovrò sottopormi a breve.
L'intervento consiste di due tagli al prepuzio, a causa di ripetuti episodi di fimosi non serrata.
Poiché eseguirò tale intervento in un centro privato, vorrei chiedervi come tutelarmi da eventuali complicanze.
Ho notato che non esistono polizze assicurative su interventi singoli.
Inoltre, il giorno dell'intervento, dovrò firmare un consenso informato? Se sì, cosa dovrà contenere tale consenso? È obbligatorio riceverlo?
In caso di complicanze post-intervento, sarà sufficiente la fattura rilasciata dal centro per far valere i miei diritti?
Grazie per il vostro aiuto.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
Credo che stia partendo con il piede sbagliato. Nel momento in cui si rende necessario un intervento chirurgico si instaura una rapporto implicito di fiducia medico/paziente che si sottoscrive congiuntamente prima dell'atto operatorio con la firma del consenso informato che è un atto obbligato.

La possibilità di complicazioni post-operatorie è prevista per qualsiasi tipo di intervento chirurgico dal più banale al più impegnativo e normalmente non rappresenta un momento di diatriba fra medico e paziente nè è dipendente da errori medici come molti sono portati a pensare ma bensì rappresenta un decorso chirurgico che normalmente è lineare ma che in altri casi presenta complicazioni che sono operatore-indipendenti e che vanno curate e risolte successivamente all'atto chirurgico.
Nel caso specifico comunque se esiste una fimosi in erezione è da valutare se necessario eseguire una circoncisione piuttosto che dei semplici taglietti. Ne riparli con serenità con il suo chirurgo di "fiducia".
Il diritto principale dei malati è ricevere le cure adeguate e questo non necessita di alcuna assicurazione.
Le assicurazioni per la salute non sono da intendersi nel senso da lei esposto ma servono esclusivamente a coprire l'assicurato in caso di spese sanitarie previste dal tipo di polizza sottoscritta.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Scalese,
la ringrazio per la sua risposta.
Sicuramente ho fiducia nel medico che eseguirà l'intervento, dal quale ho ricevuto un'ottima impressione.
Il punto però non è tanto una questione di fiducia quanto di serenità nell'affrontare un intervento chirurgico, per quanto semplice possa essere. Il fatto poi che si svolga in un centro privato potrebbe tutelarmi forse ancora meno in caso di complicanze.
Vorrei comunque sapere come comportarmi in caso non mi venga fatto firmare nessun consenso informato.
Il punto che Lei ha sollevato è molto importante: la completa fiducia tra medico e paziente e l'assenza di diatribe prima e dopo l'intervento.
Ciononostante, preferisco muovermi con molta cautela. Pertanto, vorrei chiederle se ritiene errato chiedere la firma di un modulo di consenso informato e copia dello stesso al chirurgo.
E sebbene il diritto principale dei malati sia quello di ricevere le cure adeguate, questo diritto è ugualmente tutelato nelle strutture pubbliche e in quelle private?
La ringrazio infinitamente per la sua pazienza e il suo aiuto.
B.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Vedrà che sicuramente le sarà proposto il consenso informato oltre al fatto che è lecito anche richiederlo.
Il paziente riceve le stesse garanzie e trattamenti sia in ambito pubblico che privato non considerando la mera componente economica.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Scalese,
La ringrazio infinitamente per la sua disponibilità. Sicuramente mi ha tranquillizzato un po'. Quindi, se non mi verrà fatto firmare il consenso informato, ne farò sicuramente richiesta.
Le auguro una buona giornata
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Prego! Anche a lei.