Dolore al pene dopo rapporto

Ieri sera stavo facendo l'amore con la mia ragazza e mentre lei era sopra di me durante la penetrazione si è spostata indietro piegando il mio pene in verso opposto a quello in cui va in erezione e ho sentito un po di fastidio alla base del pene (non dolore) e piano piano l'erezione è calata (probabilmente a causa psicologica di quel fastidio) ma abbiamo continuato lo stesso perchè cmq riuscivo a penetrare anche con quella debole erezione e cmq continuavo ad avvertire fastidio alla base del pene in particolare all'attacco tra pene e osso pubico.

Oggi sento ancora quella sorta di fastidio...ho provato a vedere se il pene va in erezione e diventa eretto anche se erezione abbastanza debole e inoltre sembra che si sia curvto ancora di piu verso destra (il mio è un pene curvo a destra).

Cmq non ho nè gonfiori nè colorito strano.

Ho potuto causare qualche danno ai corpi cavernosi o a qualche parte del pene in generale? Da cosa può dipendere questo fastidio?

E' possibile scientificamente in base al mio racconto che il pene si sia curvato ancora di più oppure è solo una mia impressione (o fissazione)?

Grazie
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,
come già saprà, essendo un assiduo frequentatore del sito , purtroppo queste situazioni cliniche particolari e "delicate" richiedono sempre, prima di poter esprimere un corretto giudizio clinico, un esame ed una valutazione medica diretta, ad personam. Questo permetterà di capire bene il suo disturbo e poi impostare le successive e precise indicazioni diagnostico-terapeutiche. Bisogna a questo punto consultare un esperto andrologo ; solo in questo modo potrà sciogliere e risolvere tutti i suoi dubbi.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
i segni clinici di un eventuale reale traumatismo penieno non sembrano esservi. A parte la dolenzia, e l'effetto psicologico sull'erezione, Lei non accenna a tumefazioni e/o ecchimosi, disturbi urinari etc. Potrei escludere, anche utilizzando un mezzo impossibile come Internet, che la Sua curvatura congenita si sia aggravata per un traumna del genere che descrive. Potrebbe essersi solo trattato di un leggero traumatismo "legamentoso". Se il quadro clinico dovesse mutare, non esiti a consultare in prima battuta il Suo medico di base. Fermo restando che Lei dovrebbe già avere il Suo Andrologo di fiducia...
Mi tenga ancora informato se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Grazie Dott. Martino oggi ancora mi fa male in particolare nella base e nella parte bassa dell'asta.

La cosa per me importante è che non ci sia stata qualche microfrattura ai corpi cavernosi o magari all'attacco con l'osso pubico. Questa curvatura rotazione a destra che sembra più accentuata magari è dovuta al mio stato di ansia che me la fa sembrare più accentuata. A volte drammatizzo le cose.

Questo dolore/fastidio cmq persiste. Speriamo bene

Grazie di tutto
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
non esistono curvature o rotazioni del pene legate a stati d'ansia.
Vista poi la sua "giovane" età, come spesso consiglio da questo sito approfitti di questo "problema" , per conoscere finalmente , se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia. Noi da questa postazione difficilmente possiamo darle una risposta corretta a questioni cliniche così specifiche e particolari. Poi comunque ci tenga informati ma questo è inutile ripeterlo.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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www.centrodemetra.com
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
non esistono curvature o rotazioni del pene legate a stati d'ansia.
Vista poi la sua "giovane" età, come spesso consiglio da questo sito approfitti di questo "problema" , per conoscere finalmente , se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia. Noi da questa postazione difficilmente possiamo darle una risposta corretta a questioni cliniche così specifiche e particolari. Poi comunque ci tenga informati ma questo è inutile ripeterlo.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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[#6]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non si tratta di drammatizzare. Posso comprendere il Suo stato d'animo. Certamente l'ansia per un possibile evento traumatico, seppure minimo o addirittura incosistente, può spesso modificare l'apprezzamento soggettivo di dati obbiettivi. Come nel Suo caso, a proposito della curvatura peniena. E' un fenomeno che si verifica costantemente nella pratica clinica medica. Ed è proprio un parere "super partes" e al di fuori di ogni partecipazione emotiva che a Lei occorre. Ed è proprio il Medico, di famiglia o Specialista, che è deputato a dare questo parere. ma io credo che Lei per primo è ben conscio di tutto ciò.
Mi faccia sapere come evolve la storia clinica.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
si ritorna in sostanza al primo consiglio datole , cioè quello di consultare un esperto andrologo.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
mi farebbe piacere tranquillizzarLa e crdedo che ve ne siano tutti i presupposti.
Attendo finalmente di conoscere l'esito del controllo clinico "reale"...
Mi tenga informato se lo ritiene utile.
Auguri affettuosi
Prof. Giovanni MARTINO
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