Protesi peniena tricomponente

Gentili Dottori,
desidererei un chiarimento sulle protesi in oggetto. Ho letto nei Vostri precedenti consulti che la lunghezza dell'impianto sarà pari a quella dei corpi cavernosi in trazione partendo ovviamente da uno stato di flaccidità. Un andrologo che ho sentito mi ha detto che non vi saranno differenze rispetto allo stato di rigidità attualmente presente, mentre un altro ha detto che sarà pari al membro in stato di flaccidità più un 20%. Nel mio caso partiamo da una misura di 12-13 cm per cui una retrazione anche di 2 cm può determinare non solo insoddisfazione della partner ma anche oggettive difficoltà penetrative. Potreste cortesemente indicarmi quanto oggettivamente è possibile aspettarsi?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,

l'impianto di una protesi peniena tricomponente non determina alcuna variazione di lunghezza e/o di rigidità; oltretutto quest'ultima è facilmente gestibile dal paziente.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio del Suo contributo dottore, e le auguro una serena Pasqua.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore mi permetto di disturbarla ancora: leggevo un intervento al riguardo di uno dei massimi esperti in fatto di protesi effettuato su questo sito che riporto integralmente:
"gentile utente,
è importante poter vedere di persona la sua situazione per esprimere un parere adeguato.
comunque rigurado alla lunghezza,anche con le protesi allungabili tipo AMSA LGX, questa non è mai pari a quella che si aveva con erezioni spontanee."
Non esiste dunque una uniformità di vedute su questo aspetto? Purtroppo per chi non parte da una buona dotazione questo è un aspetto derimente nella scelta e non per mere remore estetiche.
La ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,

ad oggi esiste una ampia gamma di protesi impiantabili ognuna con delle caratteristiche peculiari. Le variazioni in lunghezza possono anche essereci ma spesso sono poco percepite dal paziente. Quando questo avviene spesso non sono imputabili al tipo di protesi ma al fatto che chi arriva all'impianto di protesi è un paziente con grave deficit erettile non responsivo alla terapia medica. In tali situazione si crea una ridotta ossigenzaione del pene che può portare ad un accorciamento. Ecco perchè quando la si va ad impiantare al paziente può sembrare che ci sia un accorciamento del pene rispetto alla situazione di pieno benessere sessuale e quindi gia presente in fase pre-operatoria.

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