E solo ora mi è stata effettuata l'ecografia

Cari signori,vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione concessa.Mi è stato diagnosticato un idrocele in seguito ad ecografia,di cui riporto testualmente la diagnosi:
"Lo studio ecografico della borsa scrotale evidenzia un voluminoso idrocele bilaterale,più spiccato a sn(ove si misurano fino a 250 cc di liquido di tipo sieroso).Didimi in sede anatomica,regolari per dimensioni ed ecostruttura,indenni da lesioni parenchimali focali o diffuse.A dx si apprezza una cisti dell'epididimo dx(11 mm.),ed un quadro di varicocele di primo grado.Ispessimento della borsa scrotale."
Ora,questo idrocele l'ho trascurato per parecchio tempo,diciamo almeno sei mesi,e solo ora mi è stata effettuata l'ecografia.
Sto eseguendo una cura antiinfiammatoria e antiflogistica a base di un antiinfiammatorio(di cui non faccio nome) da 5 mg per due volte al giorno e cortisone da 25mg una volta al giorno,più un farmaco per rivestire lo stomaco alla mattina.
Le mie preoccupazioni sono riguardo al trattamento,dato che per quel che ne so questo tipo di problema richiede sempre unintervento chirurgico;premetto che ho iniziato la cura da appena un giorno per cui non mi pronuncio anzitempo,ma volevo un consiglio.
Un'altra preoccupazione è che la cisti non sia in realtà un tumore.L'idrocele è comunque abbastanza marcato(250cc di liquido!!!).
E come ultima,ma noper importanza,èil varicocele che mi preoccupa:non credete che vada trattato?mi è stato detto che non è necessario,perchè di primo grado,ma potrebbe,credo,aggravarsi col tempo!
Vi ringrazio ancora per il vostro tempo.
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 670 23
Gentile Utente,

1) Le sue perplessità sono anche le mie per quel che concerne la terapia medica dell'idrocele.
L'idrocele si risolve solo chirurgicamente con un piccolo intervento in anestesia locale;
2) La cisti non diventerà mai un tumore, non si allarmi;
3) Il varicocele è una forma lieve da quello che descrive va valutato se ha un impatto sul liquido seminale e comunque va affrontato affidandosi ad un buon andrologo.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Salve,la sua risposta ha confermato i miei dubbi in proposito,tanto che mi sono convinto all'operazione.Riguardo al secondo punto,sono a conoscenza del fatto che non è possibile che una cisti diventi un tumore,chiedevo piuttosto se non è possibile che guardando attraverso un'ecografia non sussista il rischio che un tumore ed una cisti possano essere confusi per l'aspetto.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera,
scrivo per chiedere se posticipare ancora l'operazione può comportare qualche rischio.Il fatto è che la prossima settimana ho un esame che devo assolutamente superare,ma cominciano anche a dare un po' di fastidio i testicoli,soprattutto il sinistro,per cui se dovesse continuare ancora,non credo che aspetterò oltre.Nel frattempo continuo questa cura e vediamo se sgonfia un po'.
Volevo anche chiedere se è opportuno tenere d'occhio la cisti,e se si,con quale frequenza.
Grazie mille per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 670 23
Non c'è nessuna fretta può aspettare.

Una cisti ed tumore non si possono confondere, non si preoccupi.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Salve ancora,
chiedo informazioni sempre riguardo all'idrocele.Ho effettuato qualche esame in una clinica privata,e lì hanno effettuato radiografie,esami del sangue,del liquido sieroso e dello sperma,appurando che,dalle radiografie non risultano coinvolgimenti del plesso pampiniforme,o di altre vene,dall'esame del sangue e del liquido sieroso non risulta nulla,mentre dalla coltura effettuata sullo sperma è risultata un'infezione da escherichia coli.Ora sto seguendo una terapia a base di fluorchinoloni(non dico la marca) da circa una settimana,comincio ad accusare già effetti collaterali come dolori articolari e malessere,sudorazione e a volte nausea durante la notte;vorrei avere un parere su quanto a lungo dovrò ancora seguire la terapia,visti gli effetti collaterali che porta con sè,e quindi fra quanto tempo dovrò effettuare nuove analisi per constatare lo stato dell'infezione.
Inoltre,dato il fatto che l'idrocele non accenna a diminuire(anche se ormai è in fase di stallo da parecchio tempo),mi chiedo se non sia il caso di intervenire prima chirurgicamente e poi seguire la terapia antibiotica(sempre ammesso che sia questa la causa dell'idrocele).
Mi scuso per la lunghezza del messaggio.
COrdiali saluti
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 670 23
Ne parli subito con il suo medico di famiglia ed eventualmente sospenda l'antibiotico che generalmente non dà questi effetti collaterali ci può essere intolleranza nel suo caso.

Lei non sta curando l'idrocele ma la presenza di germi nel liquido seminale se ho ben capito le finalità del suo medico. L'idrocele si cura soltanto con un piccolo intervento.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Salve.
Finalmente ho fissato l'operazione per fine agosto,inizio settembre(in base alla disponibilità del chirurgo).L'andrologo mi ha dettp che in seguito dovrei evitare sforzi fisici per almeno due mesi,per aiutare il ripristino dello scroto in eccesso.Il rapporto sessuale rientra negli sforzi da evitare?e se si,devo evitarlo anche prima dell'operazione?
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 670 23
No l'attività sessuale non rientra tra gli sforzi fisici e comunemente può essere ripresa dopo un paio di settimane dall'intervento; nessun limite prima.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Ho effettuato l'operazione,attualmente ho ancora i punti di sutura ed indosso il sospensorio.Essendo passati dieci giorni il medico dice che posso ormai togliere la medicazione ed effettivamente la ferita è ormai asciuta,attendo solo che cadano i punti.Tuttavia lo scroto è ancora abbastanza pendente,perchè l'idrocele era molto voluminoso,oltre che bilaterale.
Per l'appunto,volevo sapere,una volta che i punti saranno caduti,o me li avranno tolti(in base a ciò che mi diranno in ospedale),se lo scroto non si sarà ancora interamente riassorbito,dovrò continuare ad indossare il sospensorio?E per riprendere l'attività sessuale,dovrò aspettare il totale riassorbimento dello scroto per evitare sollecitamenti o addirittura lesioni del funicolo spermatico?

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