Carenza testosterone e congestione prostatica

gentile dottore,
mi sento in trappola. Ora le spiego perchè.
Sono un uomo 42 anni altezza 182 peso 78 kg, ed ho scoperto all'età di 38 anni, per una gravidanza che non arrivava, di soffrire di oligozoosperima, e talvolta anche di azoospermia, il mio liquido seminale vive alti e bassi, son passato spesso nel giro di mesi, da una produzione totale di spermatozooi che va da 300mila, a 7 milioni fino anche a 62 milioni, per poi ritornare nuovamente a 300 mila, ma in ogni caso, con scarsissima motilità, presenza di movimenti rapidi progressivi mai superiori al 4-7 %, e grossa percentuale di difetti, nonchè altissima mortalità.
Le indagini del caso, hanno dimostrato che a livello genetico non son presenti anomalie, sia il cariotipo che la microdelezione del cromosoma y, sono risultati normalissimi.
Piuttosto ciò che non è risultato nella norma è la dimensione dei miei testicoli, che è inferiore alla media, strano che all'età di 18 anni, a seguito dell'asportazione di un cisti dal testicolo destro, nessun medico si sia preoccupato di farmi notare questa dimensione ridotta dei testicoli, o magari nel tempo i miei testicoli hanno subito un processo di atrofizzazione, che li ha portati alle dimensioni attuali, ma non è dimostrabile, credo. Il mio andrologo, sostiene (e non ho motivi per dissentire) che oltre alla dimensione ridotta dei testicoli, una concausa del mio deficit seminale è da attribuirsi alla prostata, che lui da analisi oggettive (ispezione transrettale con il dito) ritiene essere "congestionata". Infatti, già da qualche anno avevo difficoltà di minzione e dolore nella fase iniziale della minzione stessa. Per questo mi ha prescritto, e sono ormai 2 anni che l'assumo ogni sera, 1/2 pasticca di Teraprost da 5 mg. Da quando prendo il Teraprost, la minzione è nettamente migliorata.
Ho eseguito all'epoca delle indagini di cui sopra, diverse volte il dosaggio ormonale (vari tipi di testosterone), che è parso spesso nella norma, talvolta leggermente basso (ma ancora nella norma).
Ho sempre avuto una vita sessuale piena e soddisfaccente, forse al di sopra della media, infatti fino a circa 3 mesi fa, sia in compagnia che con la masturbazione, a stento mi bastavano 2 orgasmi al giorno, ed ho sempre beneficiato di una erezione granitica. Fin da quando avevo 11 anni, ho sempre avuto una libido molto pronunciata. Ho avuto uno sviluppo normale, con caratteri maschili normali, buona statura buona conformazione, pene nella norma o forse leggermente sopra la media (ma come dicevo testicoli piccoli), non son mai riuscito però ad ottenere un fisico prestante, tipo palestrato, sebbene talvolta ci abbia provato. Altro mio grande limite è stato da sempre, un periodo refrattario (post orgasmico) piuttosto lungo, insomma son sempre stato il tipo capace di far l'amore una volta sola, perchè non avevo lo stimolo a ricominciare, a meno che non potessi cambiare partner.
Il problema però è che da qualche mese, ho avuto un calo della libido piuttosto evidente, ed anche la qualità della mia erezione è peggiorata, a questo si accompagna una aumento di peso (non muscolare) una perdita di forza, e l'incapacità in palestra di tonificare i muscoli.
Succede, che se mi impongo un'astinenza di 4 5 giorni, ho delle prestazioni soddisfacenti, altrimenti la libido è troppo bassa, altre volte però sono capace di far l'amore per più volte nelle 24 ore. Mi chiedo, ma a 42 anni è forse assurdo sperare di poter fare l'amore una volta al giorno? devo ritenermi già vecchio?
Il medico curante mi ha prescritto i dosaggi ormonali, ed infatti il testosterone risultava al di sotto dei valori normali, al primo esame erano:
(Psa 1,190 su 0-4 Eclia ng/ml); (estradiolo 28,0 su 13,5-59,5 eclia pg/ml); (* testosterone 2,61 su 2,8-8 eclia ng/ml); (* testosterone libero 8.1 su 8.7-57.7 RIA pg/ml); (estriolo 8.7 Ria ng/ml)

Alla lettura di questi esami, l'andrologo mi ha dato esami più approfonditi, eseguiti circa 10 giorni dopo quelli descritti sopra:
(FSH 8.4 su 1.5-12.4 ECLIA mUI/ml); (* LH 9.8 su 1.7-8.6 ECLIA mUI/ml); (prolattina 14.6 su 4.04-15.2 ECLIA ng/ml); (testosterone 3.82 su 2.8-8.0 ECLIA ng/ml); (testosterone libero 10.7 su 8.7-54.7 RIA pg/ml).
Insieme a questi ho eseguito anche "ast transaminasi, alt transaminasi, ggt transferasi, colesterolo, trigliceridi, glicemia, azotemia, creatinina, e i valori son usciti tutti perfetti, tranne la glicemia, che seppure nei limiti, risultava altina, ma questo già mi accade da un paio di anni, ho eseguito lo scorso anno una curva glicemica che ha avuto esito negativo (nel senso che era tutto ok)
L'andrologo quindi, mi ha prescritto una cura, chiedendomi di rivederci tra 30 giorni, e si tratta di questo:
Androgel da 50 mg, 1 bustina al dì, per i primi 10 giorni, e 1/2 bustina per gli altri 20.
Ezerex, una bustina al giorno per 15 giorni.

Ho iniziato da pochi giorni la cura, ho letto però, che l'androgel, può aumentare i problemi di chi soffre di "ipertrofia prostatica benigna" (non so se soffro proprio di questo, il mio andrologo ha sempre parlato di prostata congestionata, fatto è che ho bisogno quotidianamente della mia mezza pasticca di teraprost), insomma, debbo ritenermi in trappola?
o tenermi il calo "drastico" della libido, e la comparsa di disfunzioni erettili, oppure devo danneggiare ancora oltre la mia prostata?
Dottore potrebbe far luce per cortesia sui miei dubbi?
Grazie
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,
quadri clinici particolari e complessi come il suo non possono essere affrontati e tanto meno capiti o risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta prima di iniziare a comprendere la causa o le vere cause del suo problema e poi impostare tutte le necessarie strategie terapeutiche che mi sembra in parte le sono già state indicate. A questo punto il consiglio che le posso dare è quello, per chiarire e fugare tutti i suoi dubbi sulle indicazioni terapeutiche date, di riconsultare in diretta il suo andrologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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