Ecodoppler penieno dinamico

Buongiorno gentili dottori sono un ragazzo di 21 anni e mi sono rivolto circa 5 mesi fa da un andrologo per problemi riguardanti un deficit erettile in quanto faccio fatica a mantenere l'erezione e, a volte, anche a procurarmene una. Tutto è iniziato circa dopo 5 mesi a seguito di un vasto ematoma comparso sul pene. Non ho sentito nè dolore nè ho riscontrato incurvamento dell'asta. Ho svolto qualche giorno fa un ecodoppler penieno dinamico con la dosa minima e ho avuto un buon riscontro (circa 3 ore di erezione). Vi riporto i risultati: "
A 20' da inizione intracavernosa del vasodilatatore (Prostaglandina E 1 5 mcg) si rileva una simmetrica risposta emodinamica di entità massimale. PFV 45 cm/s compatibile con Fase 4 delle modificazioni dei flussi delle arterie cavernose dopo farmacoerezione e con indice di resistenza (IR) negativo. Corpi cavernosi regolari. Non alterazioni della tunica albuginea dei corpi cavernosi.Ecodoppler dinamico nei limiti di norma" Il dottore mi ha rassicurato dicendo che si possano essere rotti solo i capillari tra la tunica e i corpi cavernosi riguardante quell'ematoma passato. Voglio precisare che non ero in piena erezione in quanto (a differenza di cosa riporta il referto) sono entrato dopo 8-9 minuti e non 20..solo una volta concluso l esame nel ritornare a casa ho avuto una forte erezione. Ora vi voglio chiedere, gentilissimi dottori: io continuo ad avere difficoltà nel procurarmi un'erezione soddisfacente in un rapporto e anche da solo nella masturbazione. Da ormai 1 mese non ho più erezioni notturne ( a detta del mio andrologo ,in attesa di un più preciso esame come il Rigiscan, ho applicato una sottile striscia di carta per cosi constatare se al mattino fosse ancora integra) e sento come se l'organo fosse "addormentato" non più sensibile come una volta. Tra poco tornerò dal mio andrologo. Vi ringrazio per le risposte
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

mi sembra ben seguito da collega esperto e quindi segua le sue indicazioni cliniche.

Se desidera comunque avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore. Si grazie ho letto gli articoli ma sinceramente non vorrei ricorrere a farmaci ma anzi spero sia solo una questione psicologica visto anche la consolante risposta clinica dell'Ecodoppler. L'unica cosa che mi preoccupa e che non mi fa pensare a problemi di natura psicologica sono l'assenza delle erezioni notturne. Può essere che si sia lesionato un nervo e che quindi l'impulso non arrivi più?
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Utente
Utente
Gentili dottori nessuno può rispondere al mio quesito?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Il quesito è un pò assurdo e quindi difficile risponderle; ha fatto il Rigiscan?
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Utente
Utente
Non ancora dottore! In questi giorno dovrei passare dall'adrologo e posterò qui i risultati
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!
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Utente
Utente
Gentili dottori ho la visita prenotata dall'andrologo il 18 maggio e nell'attesa cercherò di stare il più possibile tranquillo limitando il mio essere fatilista. Il trauma da me riportato in precedenza me lo sono procurato inserendo il pene flaccido in un buco e, tolto velocemente, di conseguenza ho avuto l'ematoma. Può essere che nel tirarlo fuori si sia stirato qualche nervo alla base? E' stato un incidente stupidissimo che potevo benissimo evitare, ora non mi resta che aspettare il decorso clinico. Le chiedo una risposta al mio quesito grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

quello che ci racconta è un altro elemento della sua storia clinica che va ben rivalutato con il suo medico di fiducia e successivamente anche con il suo andrologo di riferimento, che giustifica i suoi sintomi e fa ben sperare in una completa risoluzione del suo problema.

Continui a seguire attentamente le indicazioni del suo specialista.

Ancora cordiali saluti.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Sono riuscito a farmi anticipare la visita questo lunedi 5 maggio. Volevo chiedere: se dall'ecodoppler non risultano cicatrici o gnocchetti è da escludere dottore la malattia di La Peyronie giusto?
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dopo
Utente
Utente
e poi ancora è possibile che la mia sensazione di pene "freddo", scomparsa di erezioni mattutine e stimolo di urinare quasi assente sia un sintomo di nervi danneggiati?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Alla prima domanda un bel SI' mentre alla seconda un altro sintetico e rapido NO.
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Utente
Utente
va bene la ringrazio. Dopo l'esame di lunedì la aggiornerò. Secondo lei visto che prima di quell'ematoma non ho mai avuto problemi erettivi può essere stata quella la causa? E se si che speranze di guarigione ci sono? Ho una ragazza fantastica che ho paura di perdere, il mio stato d'ansia sta aumentando mi scuso per l'insistenza
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Si parte sempre dal fatto che lei ora è sotto tensione e con stress acuto alto ; comunque, se il problema è l'ematoma, difficile da confermare da questa sede, risolto questo, lei dovrebbe recuperare tutte le sue regolari risposte sessuali.

Un cordiale saluto.

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Utente
Utente
Si esatto quello sicuramente però l ematoma mi é passato ormai da circa 1 anno. É possibile che a distanza di 12 mesi si presentino questi sintomi legati a quell incidente?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Difficile!

Faccia ora la valutazione clinica indicata, senta in diretta il suo andrologo e poi, se lo desidera, ci riaggiorni.

Un cordiale saluto.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

un trauma al pene erretto potrebbe determinare una fibrosi del tessuto cavernoso tale da alterare il meccanismo veno-occlusivo che garantisce l'ottenimento e mantenimento della rigidità.
La dinamica del suo "trauma penieno" non mi farebbe, però , pensare a tale ipotesi. Sembreebe più un ematoma superficiale che non abbia coinvolto i corpi cavernosi...
Molti giovani, ad un certo omento della loro vita sessuale, cominciano a sentire di non avere più una rigidità ottimale e di non riuscire più a mantenere una erezione accettabile.Questo spesso si associa alla esistenza di una patologia venosa generalizzata. Il suo "incidente" potrebbe aver messo in evidenza, in anticipo, un problema già esistente
E' chiaro che si tratta di teorie discutibili. Un esame Rigiscan potrebbe dare una risposta abbastanza coerente
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Utente
Utente
Rettifico: il problema mi é insorto dopp 5 mesi dall incidente e non 12. Va bene vi aggiornerò sull'esito della visita e sugli esami da farsi (rigiscan sicuramente anche se sono sicuro di non aver neanche una erezione nella notte a detta della mia ragazza e al mattino semplicemente controllando al risvegli ormai sono 2 settimane che non ho più una erezione e avendo 22 anni la cosa mi sta destabilizzando parecchio
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

faccia il rigiscan, almeno per 3 notti e poi sarà possibile dire qualcosa rispetto alla capacità del suo pene ad avere erezioni
ci tenga informati
cari saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori sono stato oggi dall' andrologo, vi dico subito come é andata. Abbiamo parlato e gli ho esposto i risultati dell ecodoppler e subito dopo una breve riflessione ha affermato che i miei sono problemi psicologici dovuti a un blocco conseguente a quel famoso ematoma che secondo lui non ha creato danni in quanto l ecodoppler segna flussi ematici piu che normali. Mi ha prescritto del levitra per "sbloccarmi"con l appoggio di un sostegno psicosessuale. Per quanto riguarda l assenza di erezioni notturne non mi ha prescritto il Rigiscan in quanto testuali parole "é un test obsoleto che non si fa piu...e sicuramente non con un ecodoppler cosi". Anche alla visita fisica non ha sentito nessun gnocco o anomalia. Io spero in meglio anche se non capisco l ansia da prestazione anche nella masturbazione. Vi ringrazio anticipatamente per le risposte
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, segua ora le indicazioni ricevute dal suo andrologo, sembrano ragionevoli anche in accordo con l'esame fatto e la sua storia clinica.

Ancora cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per le comprensive risposte! Secondo voi é possibile che la psiche giochi un ruolo cosi importante su un soggetto che prima non ha MAI avuto questi problemi ma che,anzi, a volte anche Con poca voglia é sempre riuscito a iniziare e finire un rapporto? Organicamente quindi si esclude qualsiasi tipo di danno organico mi sembra di aver capito...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da qui noi non escludiamo nulla ma possiamo dirle che la psiche gioca un ruolo molto importante nel determinare una regolare e buona risposta sessuale.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori sto attualmente seguendo un percorso di psicoterapia per aiutarmi nel capire meglio me stesso, le mie paura, ansie ecc..
Devo dire che 1 mese fa ho avuto una normale attività sessuale ma che dopo 1 o 2 settimane mi è tornata la difficoltà a procurarmi un'erezione e mantenerla. Ora vi volevo chiedere: durante l' ecodoppler penieno dinamico il dottore mi ha osservato il corpo del pene, il dorso dichiarando poi alla fine nessun problema ai corpi cavernosi o vascolari in generale. Fatto sta che io avverto ogni tanto un piccolo dolore alla base in basso a dx del pene; è possibile che ci sia un danno ai corpi cavernosi quasi vicino all' osso pubico laddove il dottore durante l'esame non è andato a osservare (in profondità per intenderci).
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

difficile dirlo da questa postazione; in questi casi è bene risentire il suo andrologo di riferimento in diretta.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta. Si può escludere comunque (giusto per rassicurarmi dottore) ciò che ho scritto sopra avendo avuto un ecodoppler più che buono come il mio (ricordo che dopo circa 30 min dall'iniezione ho avuto un'erezione di 4 ore) ? Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Sì al 99.9%!

Senta ora il suo andrologo per il restante 0,1%.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori ho deciso di aggiornarvi a distanza di qualche mese: la situazione é rimasta prettamente la stessa. Sto seguendo un percorso di psicoterapia e a breve mi orienteró su uno di sessuologia per entrare nello specifico. Tra non molto torneró dal mio andrologo per una visita di controllo. I sintomi sono sempre gli stessi : mancate erezioni mattutine e erezioni mai complete se non dopo una attenta stimolazione manuale. Quel doloretto a dx del pene ma piu in particolare all' attaccatura a contatto con l' osso mi sta dando parecchio fastidio sia a riposo che in Erezione..un dolore sordo. Ora chiedo é possibile che quel dolore sia l' Inizio di IPP cosi in profondità? L' Ecodoppler lo aveva escluso anche se ricordo lo strumento non sia andato a verificare in quel punto esatto (all' attaccatura). Spero di essere stato chiaro. Grazie
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

l'ecodoppler non deve "andare a verificare quel punto......" ma deve valutare la capacità delle sue arterie di dilatarsi in maniera valida rispetto ad uno stimolo chimico con PGE1. altri aspetti possono essere desunti dalle risposte globali dell'esame.
Personalmente credo che tutti o quasi tutti i maschi, giovani, con problemi di erezione sviluppino delle problematiche psico-ansiose che sono più conseguenza del problema erettile che causa dello stesso.
In casi del genere l'esame rigiscan riesce a valutare se il pene acquisisce una buona rigidità durante le normali erezioni notturne che sono indipendenti dallo stato di ansia o dalle stimolazioni erotico-sessuali.
Devo anche aggiungere che spesso l'andrologo non ha lo strumento rigiscan e diventa difficile farlo effettuare anche privatamente. In molti casi lo specialista dice che l'esame non è valido, che non serve, che da risposte poco attendibili.......??
Un altro esame , in casi come il suo, abbastanza efficace era rappresentato dal test AVSS che valutava lo stato del pene e delle strutture vascolari del pene prima e dopo una stimolazione sessuale visiva, prima e dopo una stimolazione con PGE1
Sono "vecchio" ma di casi ne ho seguito a migliaia e ho visto pochi casi analoghi al suo risolti dalla psicologia. senza togliere nulla ai valenti psicologi a cui spesso invio i miei pazienti.
Cari saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la esaudiente risposta dott. Pozza. Il rigiscan fui io stesso a richiederlo all' ultima visita ma mi fu detto che ormai,come ha detto lei, non serve più é un esame vecchio liquidandomi in 2 minuti dicendo che con un doppler cosi é solo ansia. A breve torneró dal primo andrologo a cui ero andato che mi prescrisse il doppler e mi sembrava in gamba e gli chiederó il Rigiscan. Al mattino mi capita di svegliarmi in erezione ma non é mai forte come una volta e poi appena me ne accorgo va via subito inoltre se prima sentivo il bisogno fisicamente di masturbarmi o stare con la mia ragazza adesso questo stimolo é cessato. Quando dice che secondo lei la psicologia non può aiutare più di tanto é perché nella sua carriera questi casi come il mio sono prettamente a carattere fisico? Grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

risenta ora il suo andrologo e a lui faccia riferimento; comunque alla sua età spesso la causa principale che scatena un problema sessuale, come il suo, è di natura psicologica e, a differenza del collega Pozza, pur non essendo un giovane andrologo (purtroppo), ho visto spesso nelle mia non breve carriera da specialista interventi psicoterapeutici che hanno risolto brillantemente la situazione.

Ci riaggiorni se lo desidera.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno gentili dottori dopo qualche mese ho voluto aggiornarvi. Ieri sono stato dal mio andrologo per farmi visitare e in particolare capire cosa fosse quel dolorino sul lato dx del pene. A sua detta può essere una fibrosi post trauma non rilevabile clinicamente. Non ci sono placche di IPP. Il problema è che non riesco ad avere un'erezione rigida e duratura anche masturbandomi. Sento come se non riuscisse il sangue a rimanere intrappolato. Sono in un tunnel. Al mattino a volte noto l 'erezione ma non è come una volta e appena me ne accorgo sparisce subito. Mi ha prescritto vitamina E e levitra prima del rapporto. Ha aggiunto poi che non crede nella fuga venosa senza un problema fisico rilevabile. Ha dato insomma la causa all'ansia...(un' ansia perpetua per 2 anni di fila?). Inoltre ha affermato che il mio ecodoppler ha poca validità perchè eseguito da un urologo e non un angiologo che avrebbe potuto vedere qualcosa in più....cosa devo fare se l'andrologo dice che va tutto bene se io continuo a sentirmi cosi? Come si fa una diagnosi di problema veno-occlusivo? Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

alla sua età difficile pensare ad un problema clinico ancora molto discusso e non "sicuro" come una possibile fuga venosa.

Forse è meglio seguire il consiglio del suo andrologo, ripetere eventualmente un ecocolordoppler dinamico delle arterie peniene e poi, magari in contemporanea, sentire anche un bravo psicologo-sessuologo.

Poi ,per avere qualche idea in più sulla "fuga venosa", le consiglio ancora di riconsultare sempre gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .

Ancora un cordiale saluto.

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