Prostatite e de

Salve a tutti, sono un ragazzo di 23 anni a cui nei mesi scorsi è stata diagnosticata una flogosi prostatica con conseguente disfunzione erettile; l'urologo da me contattato mi ha dato la seguente terapia: 6 siringhe di Rocefin, Topster supposte per una settimana e IDIPROST gold per 2 mesi; trascorsi quindici giorni mi ha sottoposto ad una ecografia prostatica sia pelvica che transrettale in cui è emerso che la prostata è omogenea, ma allo stesso tempo è stato evidenziato che le vescicole seminali sono congeste; dopo visita andrologica, il mio urologo mi ha dato un ulteriore terapia da seguire: IDIPROST per due mesi e una pillola di CIALIS da 5 mg per 3 mesi.
Innanzitutto volevo sapere come si spiega questa prostatite alla mia età, anche se premetto che soffro di colon irritabile nonchè di intolleranza al lattosio; dopo i primi 20 giorni di terapia la situazione è molto migliorata, ma improvvisamente mi è subentrata una proctite; mi sono recato dal mio gastroenterologo il quale ha constatato che a seguito della cura antibiotica la mia flora intestinale era stata considerevolmente alterata; proprio per questo mi ha detto di prendere il DICOFLOR 60 per 20 giorni; dopo 4-5 giorni la proctite e il conseguente bruciore anale sono scomparsi; ma sto notando che comincio ad avvertire di nuovo uno scarsissimo se non assente desiderio sessuale, assenza di erezioni notturne o mattutine, e una sola volta mi è capitato che a seguito di eiaculazione ho provato bruciore.
Adesso vorrei sapere se è possibile che nonostante stia ancora assumendo IDIPROST e Cialis, possa essersi verificata una ricaduta della prostatite; il mio gastroenterologo infatti non ha approvato la cura antibiotica datami dall'urologo in quando portandomi una alterazione della flora intestinale mi ha, secondo lui, esposto al rischio di una recidiva. Attendo una vostra risposta. Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. La mia domanda è la seguente: è possibile che dopo un miglioramento della prostatite, nonostante io stia continuando ad assumere IDIPROST e Cialis, possa esserci una recidiva? Considerando anche il fatto che mancano 20 giorni alla fine della terapia. Attendo una risposta. Grazie!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Difficile ma non impossibile.

Si ricordi comunque che in medicina, come in molti altri aspetti della nostra vita, è bene non escludere alcuna possibilità: mai dire mai!
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la pronta risposta. In numerose discussioni, anche presenti su questo forum, ho letto che per le prostatiti sono necessarie pazienza e serenità; io purtroppo, a 23 anni, ho un po' preso male questa cosa e di conseguenza, anche a seguito di alcun defaillances, mi è subentrata una sorta di paura e dunque non riesco tanto a capire se l'assenza di desiderio sia dovuto a fattori fisiologici o principalmente psicologici, o ad entrambi. Grazie per il supporto e le risposte gentili ed impeccabili.
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dopo
Utente
Utente
Ma come mai per decongestionare le vescicole seminali viene dato il cialis da 5 mg? e soprattutto è possibile che nonostante la sua assunzione, l'erezione risulta essere debole? è tutto normale in casi di prostatite?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

le sue idee sono un pò confuse: il prodotto, da lei indicato, serve per avere delle erezioni più valide quindi rapporti sessuali e, come effetto secondario, si ha lo svuotamento delle vescicole seminali; poi se lei ha un'erezione non sufficiente può essere che il dosaggio, per lei, è insufficiente o che lei è così stressato da scatenare la liberazione di così tanta adrenalina da annullare l'effetto del farmaco stesso.

Su tali temi si legga anche questa news:

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/868-tadalafil-cialis-disturbi-dell-erezione-e-ipertrofia-prostatica-benigna.html .

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Le scrivo perchè dopo aver risolto la prostatite, sono due giorni che eiaculo dello sperma color rosa e la cosa mi ha un po' preoccupato; poichè conosco benissimo i sintomi di una prostatite, avendola già avuta in passato, ora vorrei capire come mai mi è successa questa cosa; non ho bruciori o dolori nè durante nè dopo l'eiaculazione, non ho sintomi ai testicoli o al pube, non ho problemi durante la minzione; il mio urologo mi ha consigliato di aspettare qualche giorno per vedere se la situazione migliora prima di sottopormi ad una eventuale visita, soprattutto perchè al momento non ci sono sintomi evidenti. Vorrei avere un vostro parere su tutto ciò.
Con cordialità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

potrebbe trattarsi della presenza di qualche globulo rosso nel liquido seminale; segua ora le indicazioni ricevute dal suo urologo.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa problematica andro-urologica, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/975-emospermia-quando-c-e-sangue-nel-liquido-seminale.html.

Un cordiale saluto.
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