Prostatite ricorrente

buongiorno, sono un ragazzo di 30 anni. Lo scorso dicembre a seguito di uno stato influenzale ho iniziato ad avvertire difficoltà e dolore durante la minzione, con tensione nella zona del perineo e pubica. La guardia medica ha riscontrato la presenza di leucociti ed ematuria e mi ha prescritto il monuril. Inizialmente il disturbo non era passato ma poi pian piano si è affievolito fino a scomparire.
A febbraio ho iniziato ad avvertire un dolore al testicolo destro,che risultava arrossato e gonfio con un indurimento al suo interno. Mi sono recato dall'andrologo dell'ospedale il quale a seguito di un'ecografia mi ha diagnosticato l'epididimite e mi ha prescritto ibixacin per 7 giorni. Dopo il trattamento antibiotico il dolore era scomparso ma il testicolo non era tornato alla sua normale consistenza ma nell'arco di 2 settimane si è ammorbidito e tutto sembrava passato.
Ad aprile ho di nuovo avvertito dolore al testicolo destro con gonfiore ed arrossamento. Il dolore questa volta si irradiava all'inguine e alla zona lombare destra. Sono tornato in ospedale e questa volta sono stato visitato da un altro andrologo il quale, a seguito di esplorazione rettale mi ha diagnosticato una prostatite. Lo stick urine era negativo e l'ecografia al rene era normale. Mi ha prescritto Levofloxacina 500mg 1 cos die per 30 gg.
Quando poi sono tornato dal curante mi ha domandato come mai non è stata fatta una coltura dello sperma con antibiogramma visto che non sempre questa terapia antibiotica fa effetto. Lui consigliava di eseguire la coltura e poi iniziare ugualmente la terapia in attesa dell'esito, cambiandola poi se necessario. Ormai però avevo già iniziato la terapia e quindi non è stato possibile.
Inizialmente la sintomatologia è regredita, ma ora ad una settimana alla fine del trattamento avverto nuovamente dolore lombare a destra e il testicolo indurito. Questo mi fa temere che la terapia non abbia funzionato e sono preoccupato. Devo finire comunque l'antibiotico? Quanto devo attendere prima di poter fare una coltura dello sperma? Rischio l'infertilità?
Oltretutto da febbraio mia moglie è incinta, posso averle passato l'infezione? Per 2 volte ha avuto leucociti nell'esame delle urine ma l'urinocoltura è negativa. E' necessario che esegua un tampone vaginale?
Grazie della disponibilità
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

vedo che lei si è completamente "conficcato" in una spirale di ansie, in parte immotivate.

Per ripetere un esame colturale bisogna aspettare almeno 15-20 giorni dalla fine della sua attuale antibioticoterapia; sull'infertilità stia tranquillo, se infezione viene debellata non esiste alcun rischio; infine sull'eventuale necessità di fare un tampone vaginale alla signora solo il ginecologo di riferimento ed in diretta lo può decidere.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta. mia moglie su consiglio del ginecologo eseguirà un tampone cervicale. io attendo la fine della terapia e farò un controllo dall'andrologo.
arrivederci
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, segua ora le indicazioni ricevute.
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