Macchie glande dopo diagnosi prostatite

Buonasera

mi trovo all'estero in corea del sud per motivi di lavoro da qualche mese e da circa un mese, in concomitanza anche con forte stress, sto accusando svariati problemi..tutto e' iniziato con delle emorroidi, subito trattate e risolte con farmaci e crema, poi ho iniziato ad avvertire disturbi nelle vie urinarie con bruciore alternato dopo la minzione e a volte sensazione di fastidio e peso in area pelvica. Mia moglie, coreana, mi ha portato da andrologo che dopo avermi fatto una serie di domande mi ha fatto il test delle urine dove non ha rilevato alcun problema, poi e' passato all'esame digitorettale della prostata. Ho sentito un dolore molto forte, mi ha fatto un massaggio della prostata, prelevato il liquido fuoriuscito dal pene e fatto ecografia. Mi ha diagnosticato una prostatite cronica, purtroppo parlandoci mia moglie ( io non capisco il coreano ) non ho capito quello che diceva, non sono neanche sicuro e mia moglie non si ricorda di averlo sentito dire dal dottore se si tratta di prostatite cronica batterica o abatterica, ma presumo la seconda visto che le urine non hanno dato risultati. Mi ha prescritto per due settimane un ciclo di farmaci tra cui anche un antibiotico. Sono quasi alla fine del ciclo, i fastidi a volte ci sono a volte no, la sensazioen di bruciore quasi mai mentre invece e' piu' frequente un fastidio al pene, nella parte finale delle vie urinarie e del glande..la cosa che mi ha un po' allarmato e' che da ieri mi sono comparse delle macchioline rosse sul glande, sparse, saranno in tutto 5 o 6, che a volte si vedono di piu' altre volte meno, anche a seconda del "colore" della pelle del glande...possono essere uno dei sintomi-disturbi della prostatite? Purtroppo ora ci troviamo per alcuni giorni in altra zona e non avro' modo di tornare da questo andrologo fino a mercoledi'..chiedo consiglio qua per cercare di capire meglio, non e' facile avere questi problemi in un posto cosi' lontano e diverso dove non capisco la lingua ( tornero' comunque in Italia nei prossimi mesi ).
Grazie
Marco
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

le sue macchie non sono un sintomo diretto e specifico della presenza di una prostatite comunque, se desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
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La ringrazio, domani tornerò dall'urologo e vediamo che dice. Più che macchie sembrano una sorta di irritazione, come detto a volte si vedono meglio altre volte no..come sintomi ho sempre i soliti della prostatite, ad intervalli irregolari, e cioè leggero prurito, un pò di fastidio al pene e lieve bruciore. Oggi era l'ultimo giorno del ciclo di farmaci prescritto dal medico, purtroppo qua è difficile trovare medici che integrino ai farmaci "tradizionali" anche integratori o rimedi naturali, comunque domani vediamo che dice. La ringrazio ancora.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!
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Utente
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Buongiorno
vorrei nel frattempo aggiornarla, perchè qua la situazione non si risolve, anzi per me peggiora e francamente non ci capisco più niente, e sto iniziando a prendere in considerazione l'idea di tornare in Italia ancora prima del previsto, in tempi molto brevi.
Come scritto nel mio ultimo post avevo detto che sarei tornato dall'urologo per queste macchiette, questo è successo quasi 20 giorni fa, l'urologo disse che queste macchie erano da classificare come una non meglio identificata e generica "irritazione esterna" e mi diede una pomata per dermatiti da mettere per 5 giorni. Disse poi che la prostatite da lui diagnosticata, cronica abatterica, non ha una cura precisa e che semplicemente quando ha dolori più acuti fa un ciclo di antibiotici. La cosa sinceramente mi aveva lasciato un pò deluso, comunque in questi 5 giorni di pomata le macchie continuavano ad andare e venire ( più evidenti quando la pelle del glande era pallida e molto meno quando la pelle del glande era rossa/rosa ), finiti i 5 giorni ho cercato un altro urologo, tramite mia moglie, questo dopo una semplice ispezione visiva, senza alcun test, ha detto che si trattava di una balanopostite, dicendo che dovevo prendere antibiotici e medicine contro i funghi. Francamente sorpreso, abbiamo pensato di andare in ospedale al reparto di urologia dove abbiamo trovato un urologo che fortunatamente parla anche inglese e sembra un pò più "professionale": ha escluso subito la balanopostite dicendo che anche secondo lui era una irritazione "generica" e mi ha detto di prendere per una settimana una volta un giorno una lozione da applicare, qualcosa di più forte della precedente crema contro le dermatiti. In questa settimana lentamente l'irritazione è andata scomparendo anche se per qualche giorno vi è stato una certa secchezza della pelle dell'asta del pene ( con pelle che veniva via un pò tipo dopo scottatura solare ) e una sensazione tattile della suddetta pelle estramamente liscia, quasi come se fosse stata "usurata". Ho applicato un pò di crema idratante leggera ed è andata via. Sempre in questa settimana di lozione sono tornati i fastidi legati alla prostata e assieme a disturbi gastrointestinali e di defecazione: per due notti di seguito ho avuto polluzioni notturne con dolore, soprattutto nella seconda notte, al risveglio, la minzione invece non è quasi mai dolorosa, soltanto a volte avverto un leggero bruciore. Avverto invece quasi come una continua pressione e pesantezza nella parte bassa della pancia, a volte con dolori interni ( come una sorta di piccola ferita interna, che gratta, ma non forti però fastidiosi a volte ), e con fastidio ai testicoli, in particolare il destro. Spesso ho anche sensazione di gonfiore ed aria da espellere e le feci sono infatti praticamente sempre piene di gas, visto che sono sempre galleggianti. A proposito di feci evacuo regolarmente la mattina ma da un pò di tempo ogni mattina prima avverto lo stimolo, poi sento le feci andare verso l'ano e lì bloccarsi, e diventare dure e a volte spingere. Questo per mezz'ora, poi evacuo, per alcuni giorni le feci all'inizio uscivano dure provocandomi anche dolore proprio nella parte esterna dell'ano ( dove ho trovato un pò di sangue in queste occasioni dopo essermi pulito, e per un pò di giorni ho avute un pò di irritazione e bruciore proprio dell'ano, non so se forse dovrei controllare la presenza di emorroidi esterne, visto che come riportato nel mio primissimo post avevo avuto emorroidi lievi, risolte subito nel giro di una settimana prima poi di tutta la comparsa dei problemi legati alla prostata ), dopo la prima parte dura uscivano poi estremamente morbide, spesso frammentate e spaccate, con ben visibili i resti di cibo ingerito. Successivamente e tutt'ora avverto questa sensazioen di blocco la mattina con feci ferme e dure dentro il transito anale ma poi quando riesco ad evacuare escono subito tutte morbide e non ho più problema di irritazione all'ano e fastidio. Le feci sono comunque sempre molto morbide, frammentate, filamentose e sempre con resti di cibo ingerito. Alla fine della settimana con la lozione e dopo la comparsa di tutti questi sintomi sono tornato proprio ieri dallo stesso urologo dell'ospedale, mi ha controllato l'area genitale, ha constatato che le irritazioni andavano meglio e dopo che gli ho spiegato tutti i vari disturbi ( pesantezza pancia, dolori, fastidio testicoli ecc ecc ) mi ha detto che secondo lui più che di prostatite cronica si deve parlare di sindrome dolorosa pelvica dicendo che non ha una causa precisa, che non devo stare troppo seduto, che dipende anche da stress ( e qua sono il primo a dire che dalla comparsa delle emorroidi sino ad ora sono stato e sono alquanto nervoso e stressato, oltre al fatto di essere sempre più preoccupato su questi disturbi, sicuramente e lo riconosco in modo forse esagerato ) e che non c'è una cura precisa ma i soliti antibiotici da fare quando "va peggio" e in questo caso mi ha dato una cura, però molto leggera visti i disturbi gastrointestinali, devo prendere antibiotico e analgesico per 2 settimane, una volta al giorno.
Stamani però altra cosa e per questo ho deciso di scrivere nuovament qua: al mattino soliti stimoli per defecare ripetuti con blocco delle feci interne, mezz'ora circa di attesa e poi ho evacuato ma durante quegli stimoli ho avvertito in modo distinto dolore alla prostata e assieme a tutto il pene/glande, come se le feci toccassero la prostata. Le feci poi sono uscite morbide come sempre, a tratti frammentate e sfilacciate, e un "segmento" ( scusate il termine ) principale più grande, regolare, ma sempre molto morbido e con i resti di cibo. Dopo l'evacuazione, nel giro di 5 minuti, ho notato che la pelle del glande era diventata molto pallida con la ricomparsa di alcune macchioline/irritazioni rosse sul glande, vicine all'uretra, e anche due o tre sul prepuzio. Ora la pelle del glande è tornata al colore "normale" ma alcune di queste macchioline sono sempre visibili, anche se molto meno.
A questo punto sono un pò confuso e anche demoralizzato, non so forse sarebbe il caso di vedere anche un gastroentologo per i disturbi citati in precedenza? Ho letto su internet di numerose persone che presentavano assieme disturbi legati a prostata e colon irritato, ma qua in Corea finora nessuno ha messo in connessione le due cose, anche mia moglie non sa bene che fare, non è che conosce qua bene studi o dottori e quindi mi trovo un pò smarrito, e per questo appunto sto considerando l'idea di fare ritorno in Italia in tempi brevi ( in teoria dovrei tornare ad ottobre ) per controllare bene di persona e parlando nella mia lingua con dottori ed esperti in materia.
Scusate per la lunghezza del messaggio!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Sì, in queste situazioni cliniche particolari, il poter considerare il problema complessivo anche con un bravo gastroenterologo potrebbe essere una decisione saggia da prendere.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Salve

vorrei aggiornarla nuovamente sulla situazione, che rimane ancora nebulosa sotto certi aspetti.

Allora, per quanto riguarda il discorso gastroentologo una settimana fa abbiamo fatto la colonscopia, per fugare ogni dubbio, e non c'è stato nessun problema, tutto a posto: dunque i sintomi che avevo prima elencato relativi a stitichezza e feci dure sono stati collegati ad una sindrome da colon irritabile. Infatti tutt'ora in questi giorni dopo la colonscopia continuo ad evacuare in modo un pò irregolare, di solito un giorno sì e un altro no, ma comunque non è questo il problema maggiore.

I problemi persistono in area genitale..per quanto riguarda questa prostatite che mi era stata diagnosticata non ho più avuto grossi sintomi a livello di dolore e bruciori ma vi sono due elementi che soprattutto nelle ultime due settimane si stanno evidenziando: uno è lo sperma che ora ha colorazione un pò giallastra e consistenza gelatinosa, a grumi, durante l'eiaculazione il primo "getto" è normale, come al solito, poi vi è come una brevissima pausa e poi esce quello giallognolo grumoso, provocandomi a volte anche un pò di fastidio. Nelle ore successive all'eiaculazione poi il glande diventa molto pallido eccetto intorno all'uretra, dove forma come una specie di "corona", molto molto rossa.

Altro elemento che continua è questa irritazione cutanea che francamente non capisco più..finora era delimitata all'area del glande, ora invece sul glande va e viene ( per esempio in questi ultimi giorni non c'era quasi mai niente ) ma ha iniziato a presentarsi su tutta l'asta del pene..compaiono come delle macchiette rosse, a volte molto molto piccole a mò di morbillo, a volte leggermente grandi, in alcuni casi presentano un lieve rilievo, se "tiro" la pelle nelle zone interessate è come se queste macchie fossero delle vene allungate molto irritate..e infatti in generale le vene e i vani sanguigni del pene in questo periodo sono molto più visibili e grossi.
Alcune di queste macchie/palline durano 1 o 2 giorni poi vanno via da sole, nel frattempo se ne presentano altre, proprio oggi ce ne sono un pò tutte a grappolo sulla parte sinistra del pene, sempre sull'asta, diciamo a "metà" del pene.
I due medici che ho visitato finora brancolano nel buio: uno dice che questa irritazione è relativa alla prostatite ed è normale che vada e venga ( non ha comunque ancora visto queste nuove macchioline e non sa dello sperma ) mentre l'altro dice che l'irritazione potrebbe essere dovuta al clima molto caldo e umido della Corea, a cui non sono abituato. Anche quest'ultimo non ha ancora però visto le "nuove" macchioline e non sa dello sperma giallo denso, appena posso nei prossimi giorni cercherò di andare da almeno uno dei due.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Si, scelto lo specialista di riferimento, sembra la cosa più saggia da fare per arrivare a meglio definire il suo problema clinico che potrebbe essere legato ad un probabile problema infiammatorio.

Risenta in diretta ora il suo urologo di fiducia.

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