Eiaculazione tardiva: è possibile che sia dovuta a farmaci ?

Cari medici, avrei una domanda da sottoporvi. Premetto che per motivi di lavoro (lui) e studio (io) ci vediamo solamente nei fine settimana e domenica 27 durante un rapporto il mio ragazzo ha avuto problemi ad avere l'eiaculazione: dopo 30-40 min di rapporto abbiamo smesso per stanchezza senza che ci sia stata eiaculazione da parte sua e raggiungimento dell'orgasmo da parte mia. Ieri pomeriggio durante un rapporto orale nei suoi confronti (impossibilitati dal mio ciclo ad avere raporti completi)i è venuta nuovamente a creare la stessa situazione: prova intenso piacere, sente che sta per raggiugere l'orgasmo ma poi manca l'eiaculazione. Ieri si è talmente preoccupato che in poco tempo ha perso anche l'erezione. Lui è in cura con il betaferon da fine ottobre 07 è possibile che con il caldo il farmaco crei questi problemi? Dico con il caldo perchè finora non ci sono stati di questi problemi neppure con l'uso del preservativo.
Scusandomi per essermi dilungata sull'argomento (ovviamente siamo entrambi preoccupati e vorrei far di tutto per tranquillizzare il mio ragazzo) ringrazio fin da ora lo Staff medico e chi prenderà a cuore il mio caso.
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 668 23
Gentile Utente,

nel darle la risposta sottolineerei il fatto che come "una rondine non fa primavera" un disturbo presentatosi una volta o 2 non fa patologia.

Premesso ciò il betaferon, un interferone beta, non rientra tra i farmaci che creano disturbi ejaculatori anche se raramente può creare interferenze endocrine e psicologiche dell'umore e quindi teoricamente in maniera indiretta potrebbe dare qualche disturbo ejaculatorio.

Se il disturbo dovesse presentarsi di frequente andrà presa in considerazione anche la patologia che viene curata.

Ci tenga informati se può essere di aiuto.
Cordiali saluti e buona estate.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Grazie Dott. Maio per la rapidità della risposta e la professionalità. Nel ringraziarla aggiungo che il mio ragazzo sta assumendo il betaferon per una forma recidivante-remittente di Sclerosi Multipla diagnosticatagli nel febbraio 2007 dopo dei sintomi avuti alla fine del 2006. Può capire ora la nostra preoccupazione e soprattutto la mia voglia di tranquillizzarlo il più delle volte si lascia prendere dallo sconforto e mi fa male vederlo in quello stato.
Ad ora la malattia non ha avuto progressione e l'unica cosa certa che sappiamo e che è ben nota il caldo non aiuta certo chi soffre di SM la stanchezza si sente con maggiore facilità. E' per questo che prima ho chiesto se fossero appunto episodi dovuti anche al caldo.
Ancora La ringrazio per la Sua cordialità e per aver preso a cuore il nostro caso.
Cordiali saluti e buona estate anche a Lei.
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 668 23
Cara Signora,

capisco i sentimenti e le paure sue e del suo ragazzo. Ma non fasciamoci la testa molto prima del tempo diversamente qualsiasi cosa accada verrà sempre attribuita alla malattia e questo renderà la malattia molto più pesante e moltiplicherà la sua forza negativa.

Capisco che non è facile gestire psicologicamente la situazione ma la mia lunga esperienza con patologie importanti mi ha sempre mostrato come queste patologie vadano gestite con la psiche prima che con i rimedi diretti alla malattia.

L'ottimismo della volontà e della voglia di vita che è gioia, se noi lo vogliamo, deve assolutamente prevalere; i problemi quando arrivano si affronteranno e si supereranno (molto più facilmente che con l'atteggiamento opposto).

Cari saluti e ancora Buona Estate