Lacerazioni sulla mucosa del glande dopo circoncisione

Gentilissimi dottori,
sono stato operato di circoncisione una settimana fa per fimosi. Il dottore mi ha prescritto l'utilizzo di Betadine come disinfettante e un antibiotico, raccomandandomi di proseguire fino a che l'infezione sui punti alla base del glande non fosse scomparsa, ma senza darmi tempi precisi. Per i primi giorni non ho avuto problemi. L'infezione sui punti si è attenuata quasi subito. Ho smesso da un paio di giorni con antibiotico e betadine. Ora, però, durante il cambio della garza, la mucosa vi rimane attaccata, e viene strappata dal glande, generando lesioni con sanguinamento, seppur limitato. Ho provato con la crema Essex (emolliente) ma l'unico effetto che ha è quello di evitare il contatto tra mucosa e garza e quindi la lacerazione, senza favorire però la cicatrizzazione delle ferite. Ho contattato il medico chirurgo che mi ha operato, che mi ha consigliato l'utilizzo di connettivina. Sono stato in farmacia e ho comprato garze in tessuto-non-tessuto e la suddetta pomata. Quanto tempo ci vorrà, all'incirca, prima che la mucosa si rigeneri? Quali segni mi permetteranno di capire che ciò è effettivamente avvenuto?
Grazie per l'attenzione
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile ragazzo,
per una completa guarigione sarà necessario almeno un mese. Nel frattempo continui con le medicazioni. Se la garza tende ad attaccarsi alla ferita sarà necessario eseguire delle medicazioni più frequenti per evitare che questo accada oltre ai consigli dati dal suo urologo.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Utente
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Gentili dottori,
Ho proseguito con la terapia indicatami dal dottore, che mi ha consigliato l'uso di Clobesol (unguento+antibiotico) per circa una settimana. Dopodiché ho continuato ad applicare garze di connettivina sulla lacerazione. Tuttavia oggi, a 4 settimane dall'intervento, la lacerazione è ancora presente, arrossata e provoca fastidio per lo sfregamento della garza su di essa. Dopo primi momenti di fastidio per lo sfregamento, però, la medicazione tutto sommato non dà particolari problemi e mi permette anche di svolgere attività fisica in palestra.Tuttavia, da due settimane ormai non si vede alcun segno di miglioramento: la lacerazione è sempre presente e la situazione sta diventando alquanto frustrante. Inoltre, la zona lacerata è costantemente "bagnata", proprio come nel primo stadio della cicatrizzazione di una ferita provocata da una "sbucciatura" di un ginocchio con conseguente secrezione di liquido, e ad ogni rimozione della medicazione sembra sempre di "tornare al punto di partenza".
Aggiungo che la mia "fretta" è dovuta alla necessità di seguire un allenamento specifico in piscina, da cominciarsi al più presto. Questo problema, ovviamente, me lo impedisce.
Mi chiedevo se tutto ciò fosse solo legato a una questione di tempo, oppure se la procedura di medicazione fosse scorretta. Inoltre mi chiedevo se la doccia possa influire sulla mancata cicatrizzazione, cioè se bagnare la zona interessata possa essere controproducente. Cosa potrei fare per consentire finalmente e definitivamente la cicatrizzazione e l'asciugamento del settore interessato?
Ringrazio in anticipo per l'attenzione

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Se la cicatrizzazione non è ancora avvenuta in maniera efficiente probabilmente è necessario modificare il tipo di medicazioni cercando di lasciare asciugare la parte evitando di tenerla umida. Ovviamente la doccia è il far scorrere l'acqua sulla parte non rimarginata è sconsigliabile.