Prostatite cronica improvvisi problemi di erezione

Buongiorno dottori,vi scrivo perchè purtroppo da anni ho dei problemi di carattere genitale, che recentemente sono improvvisamente peggiorati.
Tutto è cominciato nell'autunno del 2011 quando contrassi un'infezione da clamidia. I sintomi includevano naturalmente abbondanti perdite e bruciori uretrali. Sono andato da un primo urologo che mi ha prescritto un tampone uretrale.A seguito del primo tampone uretrale e del riconoscimento della clamidia, ho effettuato un ciclo di antibiotici per tre settimane, con perdite notevolmente diminuite ma non eliminate del tutto. Sono tornato dall'urologo per riferirgli che la situazione non si era risolta e lui mi ha prescritto un ulteriore tampone uretrale invece di continuare con gli antibiotici, perchè sosteneva che la "procedura" fosse quella. Ho quindi smesso di prendere antibiotici e ho prenotato di nuovo il tampone uretrale, ma essendo questo effettuabile solo a terapie antibiotiche sospese e con tempi di attesa di una settimana, smettendo di prendere antibiotici le perdite sono ritornate copiose come prima. Naturalmente il risultato del tampone è stato ancora clamidia. L'urologo mi ha quindi prescritto altre tre settimane di antibiotici e alla fine della cura sempre lo stesso problema: perdite quasi scomparse ma ancora presenti. Stessa soluzione: interrompere antibiotici e rifare il tampone uretrale. E le perdite sono ritornate ancora. Risultato del tampone: ancora clamidia e ulteriore ciclo di antibiotici. Al termine del ciclo avevo perdite quasi inesistenti che però stavolta rimanevano stabili e tendevano a scomparire. Convinto di avere ancora la clamidia, ho chiuso con il primo urologo dicendogli che ero guarito e sono andato da un secondo andrologo, che mi ha prescritto un ciclo di antibiotico diverso da quello precedente. Al termine del ciclo, ho rifatto il tampone uretrale (stavolta molto doloroso, mi ha scorticato l'uretra) il cui risultato non è stato clamidia ma solo flora saprofitica. Ero finalmente convinto di essere guarito, ed era l'inizio del 2012. Ma in realtà, il bruciore uretrale in erezione era rimasto. E dopo giorni, sono comparsi nuovi sintomi: continuo gocciolamento post-minzionale di liquido trasparente e perdite di succo prostatico dopo defecazione difficoltosa, unitamente a saltuaria difficoltà ad urinare e senso di peso perineale. Leggendo in internet mi sono convinto di avere una prostatite da clamidia,sono quindi tornato dall'andrologo che però ha minimizzato i sintomi e mi ha prescritto degli anti infiammatori. Mi sono curato saltuariamente da questo andrologo facendo anche esami come tamponi uretrali, coltura urine e coltura sperma (tutti negativi) e un ulteriore ciclo di antibiotico per sicurezza. Nell'ultimo periodo (2014-2015) i sintomi si sono alleviati e li ho trascurati. Recentemente però, coll'arrivo del freddo, è comparso un forte senso di peso perineale ma soprattutto non riesco più a raggiungere l'erezione. Ho paura di aver compromesso per sempre l'attività sessuale.
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Utente
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Buongiorno, la ringrazio per la celere risposta.
A breve mi sottoporrò a visita andrologica e cercherò di risolvere il problema prostatite.
Quello che però non capisco dagli articoli è se la risoluzione della prostatite comporti una risoluzione dei problemi erettivi. Il problema è che io di punto in bianco mi sono trovato impossibilitato ad avere erezioni:è stata una cosa improvvisa! È normale? È guaribile?
Ho letto solo dopo aver avuto questo problema che le prostatiti alla lunga possono provocare impotenza da disfunzione veno ostruttiva dei corpi cavernosi, ma possibile così all'improvviso, da un giorno all'altro? È risolvibile solo curando la prostatite o il problema rimane?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Generalmente superato il problema infiammatorio anche la propria risposta sessuale si normalizza.

Un cordiale saluto.
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Utente
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Dunque anche nel controverso caso di ipotetica fuga venosa con danno alle valvole venose prodotto da citochine durante l'infuammazione si tratterebbe comunque di una cosa temporanea? Ho trovato questa teoria su internet ma non ho capito se è una cosa transitoria o permanente. Chiedo lumi.
Mi sembra oltremodo strano che un problema del genere si presenti improvvisamente.

Comunque oggi peso perineale diminuito notevolmente se non assente, ma faccio ancora piu fatica di ieri a provocare l'erezione. Sento l'eccitazione iniziare ma poi non si gonfia. Spero vivamente sia una cosa temporanea..
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

le "ipotetiche fughe venose con danno alle valvole venose prodotto da citochine..." sono quadri fisiopatologici per nulla definiti e al momento non accettati da tutto il mondo andrologico; detto questo continui a seguire correttamente ed attentamente le indicazioni ricevute dal suo medico di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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Buongiorno dottori,
un aggiornamento:
ho prenotato la visita dall'andrologo per mercoledi, nel frattempo i sintomi di peso perineale sono scomparsi, non sento più la zona infiammata e ho ripreso ad andare regolarmente di corpo (per tutto il weekend ho fatto fatica anche solo ad espellere due piccole palline).
La situazione dell'erezione purtroppo non si sblocca: speravo ritornasse alla normalità con la scomparsa dei fastidi dell'infiammazione, ma ancora non riesco proprio nemmeno a farlo iniziare a salire.
Le mie erezioni dall'infezione da clamidia in poi sono cambiate, sentivo sempre l'uretra "tirare" e bruciori vari, e anche il coito era "strano", ma ormai avevo imparato a conviverci perchè la situazione era stabile.
Spero che sia solo un qualche nervo che è rimasto infiammato, però sento che sarà una cosa permanente. Negli ultimi tempi ho anche subito un calo del desiderio sessuale, può c'entrare qualcosa?
Nel frattempo, domani vado a farmi le analisi del sangue, voglio vedere se ho qualche valore sballato.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Bene aspettiamo ora le analisi del sangue e la visita con il suo andrologo di fiducia.
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Utente
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Secondo lei dottore per come sono avvenute improvvisamente le cose e dato il decorso degli ultimi giorni c'è il rischio che sia una cosa permanente?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Penso di no ma la prognosi corretta, glielo ripeto, solo il suo andrologo di fiducia in diretta gliela può fare.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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Esami del sangue nella norma, ma è assente la misurazione dei valori ormonali.
Persiste la totale mancanza di erezione, anche notturna.
La notte scorsa mi sono svegliato come se avessi un'erezione, ma in realtá il pene era quasi flaccido e avevo il battito cardiaco accelerato e un lieve fastidio al braccio sinistro.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Aspettiamo i dosaggi ormonali e senta nel frattempo, in diretta, il suo medico di famiglia per "il battito cardiaco accelerato ed il lieve fastidio al braccio sinistro".

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
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Allora, prima di tutto il problema si è risolto da se. L'andrologo ha riscontrato lieve prostatite con infiammazione dei nervi, prescrivendomi un ciclo di bassado e successivamente pastiglie per sfiammare i nervi. Per quanto riguarda i valori ormonali, che nel frattempo avevo richiesto tramite prelievo, sono nella norma. Il valore di testosterone è 2.8, al limite basso, mentre il delta 4 androstenidione è lievemente sopra la norma. Non so quanto questi lievi sballamenti possano essere frutto di temporanee oscillazioni.
Gli esami del sangue mostravano globuli rossi lievemente sopra la norma (5,7) mentre MCV lievemente sotto (78,9)
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Tranquillo, mi sembra una situazione non drammatica, segua le indicazioni del suo andrologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Attualmente sto finendo il ciclo di antibiotici al termine del quale devo prendere gli anti infiammatori per i nervi.
Le erezioni sono tornate, ma sono meno durature e più difficili da raggiungere di prima, non provo molto piacere nella masturbazione e raggiungo l'eiaculazione quasi subito . Ho anche un notevole calo del desiderio sessuale.
Può essere tutto questo uno strascico che si risolverá col tempo?
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Utente
Utente
All'inizio del ciclo di antibiotici i sintomi che avvertivo sotto forma di bruciori nel pene sono molto migliorati, ma poi la situazione sta tornando con i medesimi sintomi anche se sto continuando a prenderli. Che significa?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Significa che il suo organismo sta reagendo e "combattendo" contro il processo infiammatorio in corso.

Si rilassi e lasci che il suo corpo e le relative difese immunitarie lavorino in una situazione non caratterizzata da inutili ansie e paure.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Sono d'accordo che farsi prendere da ansie non serva a niente. Mi ricordo però che anche nei precedenti "tentativi" con questo antibiotico era successa la stessa cosa, cioè un miglioramento iniziale seguito da un ristabilirsi dei medesimi sintomi, pur continuando a prendere l'antibiotico, come se questo inizialmente facesse effetto e poi basta...
La mia "paura" è appunto quella che, dati gli ultimi problemi avuti con l'attivitá sessuale, questa infiammazione stia degenerando gradualmente tutto l'apparato e i problemi sessuali si intensificheranno se non vi pongo rimedio.
In realtá non ci penso comunque moltissimo durante la giornata, ma i problemi sessuali rimangono anche se non ci penso, dunque non credo siano dovuti ad un fattore ansioso quanto piuttosto alle conseguenze dell'infiammazione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
In questi casi, proprio per evitare ricadute, via tutte le ansie e paure immotivate ed introdurre il più possibile elementi di ottimismo concreto.
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Utente
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Buonasera,
un aggiornamento: dopo il ciclo di antibiotici ed anti infiammatori per i nervi, oggi sono tornato dall'andrologo.
La situazione delle erezioni si è stabilizzata, nel senso che sono tornato a raggiungere l'erezione con meno problemi, ma solo tramite stimolazione manuale riesco ad ottenere l'erezione completa e inoltre questa risulta di difficile mantenimento. Perdurano i soliti problemi di bruciori uretrali in erezione, scarso piacere sessuale (poca sensibilità del pene), perdite più o meno accentuate di liquido dopo la minzione, perdite di liquido prostatico a volte dopo defecazione difficoltosa, problemi che sono insorti dopo aver avuto la clamidia.
Il medico mi ha prescritto mezza pastiglia di cialis da 5 mg al giorno.
Avrei una domanda: in passato ho dato poca importanza a questo fatto, ma è da un po di tempo a questa parte che, in concomitanza ai bruciori e al sentire "tirare" in erezione, soprattutto alla base del pene, che il pene all'inizio dell'erezione risulta tendere verso sinistra. Non è che si piega a metà lunghezza, però tende verso sinistra. Inoltre in passato alcune volte mi era capitato che il pene si gonfiasse temporaneamente solo alla base e in cima mentre a metà risultasse più stretto, assumendo un aspetto "a clessidra". Questo però mi è capitato qualche volta ma non sempre. Dico questo perchè da quando si sono presentati questi problemi il pene in erezione mi sembra più stretto e meno lungo, inoltre da moscio mi sembra meno elastico ed è visibilmente molto più stretto alla base. Potrebbe essere induratio penis plastica? Io non avverto nessuna placca al tatto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

difficile escludere un tale problema da questa postazione ma è sicuramente una ragione valida per risentire in diretta sempre il suo andrologo di riferimento.

Sull'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie le posso poi dire che è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.

Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.

Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).

Una recente osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.

La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca.

Un cordiale saluto
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Riferirò all'andrologo queste osservazioni alla prossima visita.
Diciamo che il pene ad inizio erezione tende a torcersi e inclinarsi verso sinistra. Poi in erezione completa è normale. Avevo sempre ritenuto fosse una cosa di poco conto ma ieri per caso mi sono documentato su internet su tale patologia e ho riscontrato alcuno che potevano essere punti in comune.
In particolare mi spaventa l'idea della IPP causata da uretriti dato che sono 4 anni che sento fastidi all'uretra dopo aver avuto la clamidia.
Non so però se stare tranquillo a riguardo o meno dato che l'andrologo ha, quando ho fatto la prima visita per i problemi di erezione, "tirato" il pene e secondo lui l'uretra era a posto, poi ha effettuato una ecografia e non ha visto niente. Boh.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Bene, queste ultime osservazioni del suo andrologo sono molto tranquillizzanti.
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Un'ultima domanda. Ho notato che da un po di anni ho dei piccoli cordoncini in rilevo sottopelle sull'asta del pene, che se tiro su e giu la pelle del pene rimangono fissi. Ce li ho sia a destra sia a sinistra, diciamo a metá asta. Ho sempre pensato fossero solo vene quindi non mi preoccupavo. Potrebbero essere invece placche??
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Difficile, se è stato visitato da un vero ed esperto andrologo; altrimenti lo stesso avrebbe sicuramente rilevato questo tipo di problema.
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Utente
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Un aggiornamento:
Dopo poco più di una settimana con mezza pastiglia di cialis da 5 mg avevo notato netti miglioramenti, con erezioni complete e durature e anche spontanee.
Ero convinto di stare risolvendo il problema, dato che mi era anche tornato il desiderio sessuale che avevo perso. Anche per questo mi stavo masturbando un po piu spesso del solito (diciamo una volta ogni 2 o 3 giorni) ma anche per monitorare la situazione e per vedere se le erezioni andavano sempre bene. Ieri sera però, essendomi masturbato due volte, avvertivo bruciori al pene (mi capita sempre gli ultimi anni dopo masturbazione intensa) alla terza volta che ho provato ho avvertito un dolore un po piu intenso del solito lungo l'asta e l'erezione è calata molto rapidamente. Stamattina non riesco ad avere erezioni. Che può essere successo? Ricordo che sono ancora sotto cialis
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Utente
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Ritenete possibile una frattura del pene nonostante non abbia subito urti, non abbia effettuato la masturbazione in maniera troppo energica, non abbia particolare dolore nè ematomi nè deviazione del pene? Quello che mi preoccupa è stata la perdita di erezione che è stata molto rapida.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Risposta sintetica ma precisa: no.
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Utente
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Dopo un mese di cialis ora la situazione è rapidamente peggiorata. Fatico a raggiungere e mantenere l'erezione senza il cialis. Prima ci riuscivo bene o male.
Martedi ho la visita dall'andrologo.
Spero non sia fibrosi indotta da infiammazione continua per uretrite cronica e nemmeno fuga venosa causata da infiammazione cronica.
Spero sia "solo" una prostatite cronica che causa difficoltá di circolazione sanguigna (giorni fa a letto,senza l'uso di cialis, notavo il problema inverso: faticavo a perdere l'erezione).
In tal caso forse migliorando la prostatite potrei migliorare la situazione, ma ho dubbi che la situazione sia così rosea.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Faccia il controllo andrologico e poi ci riaggiorni.
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Utente
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Buongiorno,
Ieri sono stato dall'andrologo, il quale visitandomi manualmente non ha riscontrato anomalie particolari.
Gli ho esposto la mia situazione, ovvero che col cialis 2.5 mg avevo erezioni normali anche se verso la fine della cura ho avuto qualche tentennamento, mentre dopo che ho smesso di prenderlo ho ricominciato ad avere problemi. In pratica in questo momento faccio più fatica a raggiungere l'erezione e a mantenerla, facendo più fatica a mantenerla devo stimolare maggiormente quindi c'è anche un calo di resistenza.
L'andrologo mi ha comunque detto che, dato che col cialis abbiamo visto che con dosi così minime c'è un beneficio totale, tutto il sistema venoso e di nervi funziona correttamente e il problema è lieve, quindi per il momento non indagare ulteriormente ne proseguire col cialis, e di utilizzare quest ultimo nelle stesse dosi solo in caso di relazione con una ragazza.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Bene, segua le indicazioni, possono essere condivise.
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