Ipotrofia al testicolo sinistro e valutazione del rischio oncologico

Salve, all'inizio del 2014, durante una visita al pronto soccorso, mi è stata riscontrata una ipotrofia del testicolo sinistro. È seguita una eco color doppler scrotale che ha evidenziato quanto segue:

"Il testicolo sinistro è più piccolo del controlaterale (diametri max circa 2,5x1,1 cm), ad ecostruttura disomogenea per la presenza di multiple formazioni iperecogene millimetriche di tipo litasico. Si associa diffusa ipoecogenicità del didimo sinistro ad eccezione di una porzione del polo superiore e lieve riduzione del segnale vascolare intradidimario al Color Doppler da tale lato.
Non si rilevano linfoadenopatie inguino-femorali.
Non segni di varicocele.
Modesta falda di versamento idrocelico a sinistra.
CONCLUSIONI: Asimmetria didimaria a scapito del sinistro che presenta diffusa ipoecogenicità al terzo medio-inferiore e microlitiasi. I reperti richiedono prudenziale valutazione dei marker oncologici (alfa feto proteina e beta HCG) e valutazione andrologica."

Durante l'ecografia, non riportando il parere nel referto, l'ecografista mi ha consigliato l'asportazione del testicolo in questione data l'accresciuta probabilità di sviluppare il tumore.

All'ecografia è quindi seguita valutazione dei marker oncologici tramite prelievo sanguigno che ha dato esito negativo e visita urologica al termine della quale il medico ha indicato di ripetere ecografia e valutazione dei marker oncologici ogni due anni.

A distanza di quasi due anni dalla visita urologica, mi pongo nuovamente lo stesso quesito di allora: se il testicolo presenta i problemi evidenziati - i quali, a quanto ho capito, ne precludono il funzionamento - e tali problemi comportano un rischio maggiore di sviluppare il tumore, è più logico ripetere gli esami prescritti ogni due anni o asportare il testicolo evitando il rischio che esordisca il tumore?

Grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
mi permetta di dissentire dai colleghi. le microcalcificazioni intratresticolari come le sue sono segno di alterazione testicolare, nel suo caso alterata maturazionem e non precedono il tumore semmai sono presenti contemporaneamente. Il rischio oncologico di testicolo ipotrofico è simile o poco più alto a quello del testicolo normale. Per cui:
1) si tenga i testicoli
2) faccia spermiogramma (vista ipotroifia)
3) ad abundantiam faccia ecografia ogni due anni.
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