Prostatite ed aumento del volume dell' eiaculato

Gentili Dottori, ho quasi 24 anni e molto tempo fa mi venne diagnosticata una prostatite dal mio medico curante, dedotta in base all'anamnesi e che, senza ulteriori approfondimenti, è stata spacciata per abatterica e curata superficialmente con antinfiammatori. Il dolore è diminuito solo durante il trattamento, oltretutto bizzarro (a mio avviso) perché composto unicamente da teraprost ed oki, entrambi 1 volta al giorno per 20 giorni. Da quel giorno di 5 anni fa fino all'Agosto scorso, non ho poi preso ulteriori provvedimenti e, da persona trascurata, ho convissuto costantemente con quella fastidiosa ma sopportabilissima, perchè leggera, pesantezza pelvica. Nel mentre constatavo un aumento della frequenza di minzione vedevo il volume del mio sperma diminuire ad un ritmo piuttosto preoccupante ma, quelle poche altre volte che ho sentito il medico, sono sempre stato tranquillizzato e mi veniva risposto che sarebbe passato spontaneamente. Però, stanco della situazione, alla fine mi sono orientato, anche se in ritardo, presso un andrologo molto bravo qui in Calabria. Il medico mi ha sottoposto a spermiogramma, spermiocultura con antibiogramma e tampone uretrale, eseguiti in un centro nel cosentino adeguatamente preparato ed abbastanza rinomato, dove hanno constatato la presenza di Morganella morganii e di Staphylococcus aureus. In particolare, l'antibiogramma ha rilevato una forte sensibilità batterica (di entrambi i ceppi) alla Levofloxacina (=>16) ed al sulfametoxazolo (=>20). Da qui, l' urologo che mi segue, mi ha prescritto :
In via definitiva, il piano terapeutico si compone in questo modo :
A) Levofloxacina 500mg cps, 1 volta al giorno per 60 giorni, poi bactrim per 10 giorni ed infine levoflocacina 250mg per 20 giorni
B) Teraprost da 5mg cps, 1 volta al giorno per 20gg (dal giorno 60 al giorno 80 della terapia)
C) 1 Compressa di proxana, 1 volta al giorno x 80 giorni (proxana plus molli)
D) 1 compressa di spergin Q10 forte per 20 giorni,poi 1 compressa di spergin Q10 x 60 giorni
E) 1 compressa di arginina da 750 mg, 1 volta al giorno per 80 giorni
Secondo l' urologo la mia non è ancora una prostatite cronica ma in fase di cronicizzazione e siamo in tempo per salvarla (testuali parole).In questi giorni sto anche applicando del canesten all' 1% sul glande (aveva un cattivo odore) che è sparito e devo continuare per altri 10 giorni.
Ora mi chiedo :
1) Non è che mi ammalo di fegato con tutti questi farmaci?
2) Ho sempre monitorato il volume del seme dal mio ultimo spermiogramma (raccogliendo il seme con 1 siringa) ed ho notato che sono passato da 1.8 a 3.2 ml nell' ultimo mese (seguo la terapia da 30gg), ciò significa che non solo c'è stato un aumento ma che ora il mio volume è più alto di sempre, ricordo che feci una raccolta a 18 anni per gioco utilizzando 1 siringa, ed avevo un volume di 2ml, prima della prostatite, come mai è aumentato così tanto?Io mi masturbo sempre ogni 4 giorni, è una mia abitudine quindi non deriva dalla diversa astinenza e non ho ricordo di un volume cosi abbondante prima d'ora. Dal mio andrologo andrò tra 15gg e da persona ignorante non mi resta che chiederlo a voi. So che il volume di solito non può aumentare e lo sperma è più bianco che mai (inoltre prima aveva un odore pungente, ora è neutro). Boh.. :\
3) Perché con il canesten è sparito l' odore?


Aggiungo che il dolore alla prostata si è attenuato ma è ancora presente e che sto seguendo un regime alimentare più corretto, ricco di frutta e verdura, ho eliminato i pomodori ed i cibi acidi, ridotto pane e pasta, quasi azzerato i cibi grassi, eliminato l' alcool, ridotto a 3 i caffè che bevo nell' arco di una giornata ed ho rinunciato alle sigarette, passando ad un sistema elettronico con il quale svapo 1 ml di liquido (quindi 3 mg di nicotina al giorno) e conto di smettere entro 6 mesi (si spera). Infine ho detto addio alla cyclette, che adoravo ed ora è in balia della polvere.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se segue e viene ben monitorato dal suo andrologo non dovrebbe temere alcuna epatopatia.

Uno dei sintomi che possono verificarsi durante una infiammazione della prostata è proprio l'aumento del volume dell'eiaculato che si riduce quando questa problematica viene risolta.

L'uso dell'antimicotico e la scomparsa dell'"odore pungente" farebbe pensare ad una componente micotica al suo problema infiammatorio.

Infine bene il nuovo stile di vita intrapreso.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Dottor Giovanni Beretta la ringrazio per la gentilezza dimostrata, mi rassicurano molto le sue parole. Come dicevo all' inizio del topic, ho 23 anni ancora ed ovviamente non vorrei ammalarmi tanto precocemente cercando di risolvere la mia prostatite. Il mio andrologo non ha finora monitorato il mio sistema epatico ne ho mai avuto troppe preoccupazioni a riguardo ma, visto i dosaggi e, soprattutto, i tempi di somministrazione, così lunghi e prossimi ai 3 mesi di terapia, qualche dubbio mi era venuto.
1) Alla luce dei fatti, lei mi consiglia di proporre qualche esame, anche e solo ematico, per indagare sulla salute del fegato?Oppure, fino a prova contraria, di starmene tranquillo e di continuare la terapia?
2) Lei come giudica la terapia? Le sembra consueta ed opportuna oppure sarebbe intervenuto diversamente? Senza nulla togliere al suo collega che mi segue e del quale ovviamente mi fido .
3) Sono un donatore AVIS e vengo quindi sottoposto periodicamente (ed in concomitanza con le donazioni) ad esami, non troppo approfonditi ma comunque completi. C'è qualche valore per il fegato, come le transaminasi, che potrebbero accendere un eventuale campanello di allarme e che potrebbe richiedere la revisione del piano terapeutico?
4) Domanda che forse centra molto poco con la prostatite ma che, da ignorante, devo porgerle assolutamente : Quali sono i nuovi indici\valori corretti di uno spermiogramma? (intendendo il numero, il volume, il ph ed il colore). So che ci sono delle linee guide in merito e che, se i risultati risultano molto diversi\anomali, potrebbero indicare un' imprecisione degli strumenti, magari vecchi, dei laboratori che effettuano le analisi.
Spero che possa trovare il tempo di rispondere a queste ultime mie domande e la ringrazio ancora, davvero moltissimo, per la pazienza e la cortesia dimostrata. I bravi medici, oltre che per la preparazione fondamentale, si distinguono proprio per l' educata cortesia con la quale si rivolgono alle persone con cui si relazionano e che hanno bisogno di loro.
Grazie davvero!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

a tutte le domande che ci pone solo all'ultima le posso dare un consiglio mirato e preciso ed è quello di leggersi attentamente questo link:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/630-infertilita-nuovi-valori-di-riferimento-per-lo-spermiogramma-who-2010.html

Purtroppo invece tutti gli altri quesiti che pone, esami da fare, giudizi sulla terapia che le è stata indicata ed altro, solo con il suo urologo d riferimento ed in diretta è possibile chiarirli per bene ed in modo corretto.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Dott. Giovanni, ho letto molto spesso i suoi post e le sue argomentazioni su questo sito e, per me, la sua parola ha un valore aggiunto di tutto rispetto. Se ci fosse qualcosa di pericoloso nel piano terapeutico non credo che non mi avrebbe messo in allerta, quindi seguirò scrupolosamente il suo collega che mi tiene in cura e darò retta al consiglio che tanto gentilmente mi ha corrisposto! Ottimo il link che mi ha allegato nella risposta, davvero utile! Ad ogni modo non si preoccupi, so che moralmente e professionalmente non può in effetti sporgersi più di tanto ma resta assai gradita la sua replica piuttosto utilitaria.
Già che ci siamo (e le chiedo scusa per l' ulteriore disturbo) volevo chiederle un' informazione..Semmai capitassi a Roma o Milano, potrei farmi visitare anche da lei, ovviamente previa prenotazione? Come ci si potrebbe organizzare? Io sono libero sempre, dalla prima settimana di Aprile in avanti..
Spero si possa trovare un accordo,
IN FEDE
Antonio Lombardo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

senza problemi, sempre tramite il nostro sito, può con semplicità sapere come eventualmente contattarmi.

Ancora un cordiale saluto.
[#6]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Allora le invierò presto un messaggio, magari domani, sperando di non disturbarla proprio di Domenica. Senza nulla togliere a nessuno Dottor Giovanni ma se fosse lei a seguirmi, mi farebbe piacere e mi tranquillizzerebbe di più :)
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