Danni da estensore del pene

salve, io non ho mai sofferto di disfunzione erettile in vita mia, fin quando non ho utilizzato un apparecchio estensore e vacuum del pene chiamato penisbuilder (www.androline.com)
in seguito all'uso ho riscontrato difficolta erettili di raggiungimento e mantenimento, perdita di sensibilita peniena, difficolta a raggiungere l'orgasmo, orgasmi meno intensi,getto eiaculatorio che esce debolmente,fuoriuscita di liquido prostatico prima dell'eiaculazione, scomparsa delle erezioni spontanee,scomparsa delle erezioni matutine, difficolta di masturbazione,erezione influenzata dalla posizione del corpo, quando il pene si erigen i cirpi cavernosi son abbastanza rigidi, ma lo spongioso e il glande rimangon piu morbidi rendendo difficoltoso indossare il preservativo e la penetrazione, poi sensazione di pene freddo, poi la trazione e il vacuum han lasciato segni di trazione stiramento sulla pelle del pene e il vacuum ha lasciato la pelle come imbevuta di sangue e quindi di una colorazione un po piu scura...
esami svolti:
ecografia dinamica non rileva calcificazioni
doppler dinamico che rileva arteria cavernosa normale
gli esami son stati effettuati con 5 mg di pge1, ho ottenuto solo una tumescienza, non rigidita che si è mantenuta per circa 20 minuti, ma l'andrologo, considerando la dose minima, e che il pene era comunque parallelo al pavimento e che se ci fosse stata una donna lui calcola circa un trenta per cento in piu, ha considerato l'esame normale , non degno di approfondimenti piu invasivi...
esami ormonali testosterone, libero, totale e prolattina perfetti
spermiogramma con alto indice di fertilita espresso dal laboratorio analisi.
potenziali evocati somatosensoriali han invece rilevato in corteccia un segnale marcatamente ipovoltato e destrutturato in morfologia...
le terapie che mi furon prescritte : yohimbina e carnitina nessun risultato
3 mesi di cialis 20 mg una volta la settimana nessun risultato
3 mesi di dromos l-propionil carnitina nessun risultato
poi io ho provato con l-arginina, vitamina E, fitoterapici, urovis, pygeum, bioflavonoidi, olio di boraggine, insomma di tutto , senza cambiamenti...
ho sentito mille ipotesi, chi dice che la conduzione nervosa non centra, il neurologo dice che tenterebbe delle infiltrazioni inframuscolo con farmaci neurotrofici, poi cè l'elettrostim0olazione dei nervi... cè chi dice che l'estensore puo aver influito sulla prostata( non ho alcun dolore e sintomo urinario, se non un fastidio uretrale e alla base del pene, tra scroto e asta del pene, dove quando son in erezione, anche con cialis che non agisce su spongioso e glande.. sembra che ci sia un laccio alla base, in quel punto che non permette afflusso di sangue al pene)
io ho pensato che forse il danno è chimico, istologico, e gli stiramenti evidenti sulla pelle son presenti anche nei corpi cavernosi e spongioso, nonche vaasi e nervi, e l'ecografia non puo vederli, ma i tessuti non riescon piu a produrre ossido nitrico e sostanze vasoattive necessarie all'erezione...al discorso della fuga venosa non credo tanto...la vedo piu che altro come conseguenza dei corpi cavernosi che non si rilasciano bene...ma forse sbaglio...
insomma tante cose... tanto dolore, soldi spesi...e il medico piu onesto mi ha detto... guarda esiston tanti esami ma anche se scopri un danno di qualsiasi titpo non ti servira a nulla perchè tanto....viagra... e sei fortunato finchpè riesci ad andare avanti con quello...
insomma ecco la situazione...ormai credo di aver capito che è impossibile tornar normali...vorrei sapere l'opinione di tutti voi andrologi che con passione curate questo spazio...chissà magari esiste una speranza che non ho considerato... magari!!!!!!
complimenti per la passione con cui curate questo servizio.
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Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Caro lettore, io credo che potrebbe essere utile ricominciare daccapo con una rivalutazione sia clinica, cioè un esame obiettivo accurato che escluda irregolarità del tessuto cavernoso dovute all'uso del vacuum e un ecocolordoppler con dosaggio superiore tale da indurre una erezione rigida. Solo in tale condizione si possono avere risposte chiare relative all'afflusso arterioso e all'attivazione dell meccanismo veno occlusivo.
Come completamento direi che c'è l'indicazione alla rigidometria notturna. Con questi minimi esami, se ben fatti e ben interpretati Lei avrà una risposta precisa se il suo problema è di tipo organico o psicogeno.

Un caro saluto

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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
grazie dott. per la risposta, ma l'ecografia non ha rilevato calcificazioni e il doppler dinamico dell'arteria cavernosa risulta normale...
certo che con quella dose di 5 mg e senza aver ottenuto la rigidita è difficile valutare il sistema venocclusivo, ma mi sembra forse ora non tanto giusto ripetere l'ecografia e il doppler quando i potenziali han individuato un difetto di conduzione nervosa, non crede?
daltronde poi indipendentemente da patologie vascolari o meno, da patologie neurologiche o meno...che si fa poi?
si piglian gli inibitori finchè funzionano...è solo questa la strada? sembra che in andrologia non ci sia proprio il modo di riprendere le erezioni spontanee...cioè di guarire...
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Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
nessuno può con certezza affermare che l'anomalia di conduzione Lei non l'avesse già prima.. In quanto ai farmaci per bocca forse non ha ben chiaro che non sono un espediente per avere rapporti ma assunti in modo regolare ripristinano la normale funzionalità erettiva. Avere un problema erettivo non è come avere una bronchite da curare con antibiotici.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
In effetti il problema potrebbe risiedere in quella alterazione nervosa rilevata dai potenziali evocati, e in una infiammazione cronica subclinica presente. Sarebbe necessaria una valutazione con gli strumenti della medicina quantica, TOMEEX, BIA.
saluti moschinialberto@medicitalia.it
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
posso solo dire che capisco il Suo stato di apprensione misto a ovvia confusione. Temo tuttavia che quest'ultima sia destinata ad aumentare (di pari passo alla diminuzione del Suo conto corrente) se Lei affronta il Suo problema cercando soluzioni via Internet.
La Sua patologia, nonostante noi tutti si possa essere orgogliosi per la fiducia che Lei dimostra verso il nostro lavoro in questo Forum, non può trovare spiegazioni diagnostiche e tanto meno indicazioni terapeutiche sulla Rete.
La Sua confusione rischia di aumentare in maniera esponenziale, confondendosi in uno stato di ansia e prostrazione al limite della depressione.
E tutto ciò, tenendo da parte le considerazioni sulle diverse possibilità terapeutiche più o meno ufficiali, o sulle indicazioni, controindicazioni, limiti e complicanze legate all'uso degli estensori, di cui credo ogni Collega può avere una opinione ed una esperienza personale. E non entro nel merito.
Il mio consiglio, a questo punto, è affidarsi solamente a Strutture Qualificate, Universitarie od Ospedaliere, seguendone con fiducia (quel poco che Le è rimasta, capisco bene) consigli e proposte terapeutiche. A Milano, è inutile fare i nomi perchè sono noti in tutta Italia e non solo, esistono centri di assoluta eccellenza in questo campo.
Forse varrebbe la pena, per qualche mese, spegnere il collegamento alla rete. E so bene che non era questo il tenore delle risposte che si attendeva dal nostro Sito, ma questa è una risposta assolutamente personale, sia chiaro.
Le faccio davvero tanti affettuosi auguri per la risoluzione del Suo non semplice problema e Le invio un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
dott. martino, grazie della risposta, immagino che per metodi non ufficiali si riferisce al dott. moschino...ma le assicuro che di ufficiali ne ho sentiti , 4 o 5 andrologi e pagati profumatamente... e non penso che andare a milano mi direbbero qualcosa di diverso...alla fine divciamoci la verita...la diagnosi del deficit erettile è solo un accanimento diagnostico.... tanto poi se vai col viagra bene altrimenti ti attacchi!!!
comunque per rispondere al dott. benaglia, l'erezione con cialis cè, ma il corpo spongioso e glande rimangon piu morbidi, come se alla base ci fosse un laccio che strozza lo spongioso e ne impedisce l'afflusso di sangue...
grazie a tutti i medici intervenuti
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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
ho letto un articolo del presidente della societa italiana di andrologia vincenzo gentile che dice che nel 2006 usciran bnuovi farmaci inibitori della pde5 piu potenti e selettivi... di che si tratta?
quando e quali saran i primi ad uscire sul mercato?
grazie
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Purtroppo si cerca sempre la soluzione ai problemi con i farmaci, tanto c'è, e non si va verso un approfondimento del problema, così si gira come trottole, trascurando la possibilità di risolvere il problema con estrema semplicità. La medicina biologica ha esami strumentali che possono rilevare non solo minime lesioni, ma anche la presenza di virus e batteri, che la medicina convenzionale non riesce a rilevare, ma che potrebbero essere all'origine del suo problema;
SAluti moschinialberto@medicitalia.it
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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
il dott benaglia mi ripropone di rifare un'eco doppler che ho gia fatto..nonostante i potenziali rilevino malconduzione nervosa...il dott. martino dice di staccaesi dalla rete e rivolgersi ad unc entro universitari o o ospedaliero...come se non avessi gia sentito e pagato profumatamente andrologi...
si.. mi rivolgo a un centro ospedaliero, faccio unaltro ecodoppler...non si sa perchè dovrebbe essere diverso dal primo..e poi indipendentemente da quel che si trova mi danno il viagra...ma allora mi risparmio i soldi del doppler... che c...o mene frega di sapere che danni ho al pene se non meli possono curare? e l'unica cosa che funziona è darmi del viagra all'occ orrenza!
l'andrologia non ha la cura eziologica della disfunzione erettile...quindi nella maggioranza dei casi la realta è che gli esami nons ervono a nulla..tanto poi viagra...
quindi al di la delle polemiche che serpeggiano piu o meno nascoste tra voi medici...penso che peggio di cio che han fatto gli andrologi per me non possa farlo nessuna medicina non convenzionale...diro di piu peggio non potrebbe fare nemmeno il mago silvan...
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Può darsi che il mago Silvan usi la medicina biologica, e non il viagra per risovere i problemi. A volte la soluzione è talmente vicina, che non si riesce a vedere.
saluti moschinialberto@medicitalia.it
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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
come le ho gia detto dott. moschini appena posso ci vedremo...per svariati motivi... ad esempio lei mi ha fatto domande intelligenti come ad esempio cosa succede quando uso il viagra...mi ha chiesto come è la sensibilita del glande, ecc ... che nessun mi ha mai chiesto... e nemmeno voluto ascoltare quando cercavo di spiegare i sintomi...poi finora ho sentito 5 andrologi...
e tra esami fatti e cialis non ho concluso un cazzo...
l'unica cosa oggettiva son i potenziali evocati che rilevan malfunzionamento dei nervi...
ma poi eco doppler, prostaglandine, ipotetiche fughe venose, ipotetiche tante cose...ma diciamoci la verita non ci ha capito un cazzo nessuno...e le posso garantire che come il mio di casi cene son tantissimi ed è sempre la stessa storia... un ragazzo che conosco lo stan sottoponendo a risonanza e cavernosografia...per trovare fughe venose che nemmeno si sa se sian reali... per poi legrli le vene che perdono... e pensare che a detta sua la difficolta non ce l'ha solo nel mantenimento ma anche nel raggiungimento dell'erezione...
guardi io credo molto nella medicina e nella scienza...ma purtroppo per esperienza personale mi son reso conto che.. almenoi in campo andrologico gli esami per la disfunzione erettile nons ervono a nulla, almeno che no ci sia una malattia evidente tipo fibrosi...che poi la si sente anche toccando il pene...perchè tanto poi la prassi è questa...viagra finchè dura...prostaglandine fino a fibrosi avvenuta... e poi ti impiantano una bella protesi...wow...immagino ci sia ancora qualcosina da scoprire riguardo al pene! ma su andiamo non stiam a dire che una iniezione nel pene prima di un rapporto sia una conquista della medicina! epuure nei siti di andrologia sembra descritta come qualcosa di stupefacente...bla...
guardi io ormai son talmente stanco che non ne posso piu... e visto i risultati con gli andrologi che ripeto potrebbero risparmiarsi gli esami tanto san gia la terapia prima...son disposto a provare altre strade...son sincero ...non penso che il mio problema sia risolvibile nemmeno coi suoi metodi...ma devo comunque tentare...
grazie della disponibilità...
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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
un'altra cosa che mi viene in mente... lei dott. moschini sembra talmente fiducioso, per non dir sicuro di poter risolvere il mio problema...che la cosa mi inquieta...daltronde ci son lesioni agli organi che li metton fuori uso per sempre...scusi era solo una considerazione...ma mi creda sta cosa distrugge un uomo da dentro...di fatt ofinisce la vita...e tu sei stanco e non ne puoi piu... vai nello studio di un urologo o andrologo, fai una fila di 15 persone , tu sei il 7 e lui...si ti ascolta... ma lo vedi che ne deve ascoltare altri 8... e tu non sei riuscito a dirgli nemmeno un ventesimo dei sintomi che hai... ma lui è superiore, non ti lascia parlare perchè lui ne ha visti tanti di casi (ma quanti ne ha risolti non si sa)
insomma il risultato è che lui in 4 ore ha portato a casa 2000 euro e tu esci pagando la segretaria che ti vende il cialis...
ma a parte che trovo giusto che un medico debba esser ben remunerato...ma...la medicina non ha il compito di aiutare le persone?
forse mi son perso qualcosa...vabbe scusi lo sfogo...
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Ottime considerazioni, parte di quelle da lei espresse mi hanno portato alla medicina biologica.
saluti
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non ho esperienza di medicina non convenzionale, non so nemmeno dove si studia o dove ci si specializza. Quindi non posso entrare nel merito di metodi, terapie e risulati. E quindi non commento.
I farmaci inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 non sono afrodisiaci, placebo o farmaci incrementanti le prestazioni sessuali. Sono appunto farmaci e come tali vanno considerati. Sono farmaci come l'aspirina, non sono una "diminutio terapeutica". Non rappresentano una resa dell'Andrologo di fronte la patologia. Sono "la terapia". Sono ottimi farmaci che hanno cambiato il destino dei pazienti con Disfunzione Erettile. Dobbiamo ringraziare la Ricerca Scientifica, o il Padreterno faccia Lei, per averli scoperti ed introdotti in terapia nell'uomo. Altri farmaci ancora più selettivi e potenti stanno per essere messi in commercio.
Capisco il Suo stato di prostrazione. Anche lo stato francamente depressivo in cui L'ha trascinata questa situazione merita una attenta valutazione specialistica.
Ma più di quello che penso e Le ho consigliato non saprei e anzi non mi sento di dirLe.
Le faccio i miei migliori e più affettuosi possibili auguri per un migioramento sensibile della situazione.
Cordiali saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
dott. martino, è chiaro che gli inibitori son stati una rivoluzione...una pasticca e via! ma la causa del problema non viene risolta... e si ha bisogno di sentirsi uomini anche la mattina quando ci si sveglia e non solo quando si ha una donna davanti...
ma è facile inventare pasticche... e ci credo che ne usciranno ancora 1000...cazzo a quel prezzo cè tutto l'interesse a farne delle nuove...ma di risolvere il problema alla radice non gli interessa a nessuno troppo tempo occorre, impazzimento...non si sa se ci si riesce, quindi bisogna mettersi in discussione...ed è poco conveniente a livello remunerativo tutto cio...
con la pasticca invece si fa bella figura...tanto poi chi se ne frega se uno deve prendere un vasodilatatore a vita... e sicuramente il viagra non è stato testato sui suoi effetti a 30 ann i di distanza!!!!
e poi un'altra cosa.... solitamente si infila sempre in mezzo l'aspetto psicologico...io dopo sto problema di cose ne ho studiate tante... e ho sentito esperienze di altri nelle mie condizioni...
l'impotenza psicogena non esiste!!!! anche perchè poi ti svegli con erezioni e quando ti masturbi cela fai...
diversa è la mia condizione...
io penso che lei sia evidentemente in buona fede nello svolgere il suo lavoro...ma se si sofferma a pensare si rendera conto che non si è nella strada giusta per risolvere la disfunzione erettile alla sua origine...
e poi non sto a dire nulla su cio che è convenzionale o no...chi lo stabilisce?
se qualcosa vende a pacchi stia sicuro che è convenzionale...anche se è solo un sintomatico...
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non sono d'accordo. Non solo l'impotenza psicogena è la più frequente nell'età giovane-adulta, ma è quella da cui si guarisce meglio e più in fretta. Esistono troppe eziologie diverse per la patologia erettile, quindi come sempre e di conseguenza, tante terapie possibili, mediche e chirurgiche. Se nel Suo caso illustri colleghi non sono riusciti a venire a capo del problema, ciò non vuol dire che la patologia sia incurabile o sconosciuta. Potrei proprorLe un elenco infinito di pazienti soddisfatti delle cure mediche, psicoanalitiche o chirurgiche. Così come, allo stesso modo, un elenco infinito di pazienti nei quali, per motivi soggettivi o obbiettivi, le terapie proposte non hanno dato beneficio. Chi ha detto che la Medicina è una scienza esatta? Nessun Medico credo... e forse nessun paziente.
Non voglio negare che di venditori di fumo, con poco arrosto, in giro ce ne siano tanti. E che spesso si fanno pagare anche l'aria fritta...sta al buon senso del paziente, e all'abilità degli Ordini Professionali, individuarli ed evitarli.
Le rinnovo gli auguri per tutto e mi spiace non poterLa aiutare meglio. Un medico non dovrebbe, visto che non può, garantire la guarigione, ma il rispetto, l'attenzione, la professionalità, l'interesse e la condivisione della sofferenza, questo si è obbligatorio farlo...
Affettuosi e cordiali saluti.
Prof. Giovanni MARTINO


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dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
innanzitutto la ringrazio per la disponibilità...
il mio caso è diverso...ci si trova in presenza di flusso arterioso normale e potenziali evocati alterati...e forse...chossà cos'altro che non si puo valutare...si è vero ci son tante possibili terapie...ma non è piu la stessa cosa...e sinceramente anche se non entusiasmanti... di accettabili ci son solo quelle orali...
comunque ho letto diversi studi... e sentito diversi pareri... molto andrologi e studi dicono che dopo mesi diassunzione di inibitori la sera prima di dormire una percentuale alta di pazienti con deficit eretiile lieve o medio riprendon l'attivita spontanea...quindi sembra che a lungo andare sti farmaci abbian un effetto non sol osintomatico ma anche curativo, per l'azione che hanno sui vasi, sull'endotelio, nervi, e sulle cellule della muscolatura liscia peniena...
quello che intendevo dire è che se non cè una patologia evidente come la induratio penis plastica è inutile un approfondimento diagnoistico che diventa solo un accanimento...tanto poi si prescrive il viagra...se vogliam puntare alla non invasivita assoluta direi che una volta effettuato il rigiscan per tre notti si puo gia decidere se o se non dare la terapia...
ecodoppler, cavernosometria, e tutto il resto sono accanimenti costosi invasivi di scarso valore...
comunque io sto valutando tutte le possibilità...alcuni miei amici conosciuti in rete o megli dire compagni di sventura han seguito altri vie, anche quelle chirurgiche...ma io non mi faccio piu toccare...non credo a ste ipotetiche fughe venose rilevate da una cavernosometria a pene pocopiu che flaccido...
penso che le altreazioni che provocano la disfunzione sian nella maggior parte riconducibili ad un problema di tipo chimico... e quindi tipologie di diagnostica che posson indagare a livello cellulare forse poisson dare indicazioni impoirtanti...quindi tentero...
la ringrazio per l'attenzione, buon lavoro, cordiali saluti
[#18]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
chiedo ai gentili specialisti, considerato il problema da me gia sopra esposto... se dato che la mia risposta agli inibitori , tipo cialis 10 mg mi permette di avere rigidità dei corpi cavernosi riuscendola a mantenere penetrando la partner anche per 2 ore consecutive...se ciò è indicativo di buona tenuta venosa e quindi di assenza di fuga venosa...in quanto ricordo che durante il doppler dinamico mi furon iniettati 5 mg di pge1 e ottenni solo tumescienza con pene che stava parallelo al pavimento...mantenuta per una ventina di minuti circa...
grazie a chi interverrà

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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