Problemi sessuali con uso di SNRI

Salve dottori,
attualmente sono in cura con venlafaxina 150mg rilascio prolungato, per disturbi ansioso/depressivi. Mi sento bene, non ho particolari problemi, tranne un normale stress da studio universitario, che non mi crea preoccupazioni pesanti.
Finalmente dopo più di due anni, tutto sta tornando alla normalità nella mia vita, faccio ciò che voglio e stanno tornando anche le occasioni legate alla sessualità. Finalmente ho avuto modo di avere un rapporto sessuale, ma ho notato che non mi eccito assolutamente se non con diretta stimolazione del pene. Vedere la mia partner di fronte, pronta per l'atto sessuale non mi eccita, insomma non ho libido sessuale e connesso a questo, non ho un'erezione soddisfacente, che una volta stimolata meccanicamente perde consistenza in poco tempo.
Volevo sapere cosa è consigliabile fare in questi casi, ovvero ricercare il problema in che modo.
Credo che affidarmi ad un andrologo sia più che giusto e che probabilente mi dovrò sottoporre ad esami per valutare un origine organica, (forse da uso di SNRI) o altro e sopratutto che esami. Mi viene anche il dubbio che ci possa essere qualcosa di psicologico, ma quando sto bene dal punto di vista sessuale, non ho blocchi mentali o roba simile, sono diciamo impotente nel momento di un rapporto sessuale in alcuni periodi, diciamo che ho alti e bassi da quando uso la venlafaxina, ora ho provato in un momento in cui non mi sento carico sessualmente, non ho mai provato invece quando sono carico.
Volevo comprendere anche bene se l'effetto sulla sfera sessuale degli SNRI, sia molto importante e sopratutto come si verifica, perchè da problemi sessuali?
Vi ringrazio anticipatamente per i vostri interventi, che spero mi aiutino ad avere le idde più chiare sul problema e sul da farsi, perchè non vorrei che diventi ossessione assolutamente.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,l'eccitazione sessuale maschile é la risultante di un equilibrio neuro-vasculo-ormonale su cui riverberano dinamiche intrapsichiche e relazionali...Alla luce di questa definizione,si capisce facilmente che,piuttosto che dicotomizzare in disfunzione erettile psicogena o organica,convenga considerare che il disagio é,molto spesso,di origine mista.Più sereno ed equilibrato sarà dal punto di vista psichiatrico,e meno problemi avrà circa il desiderio sessuale,l'orgasmo nell'espletamento del coito.L'ossessione di combatte nel momento in cui ci si rifà ad una diagnosi andrologica,oggettiva e riproducibile,che permetterà di scegliere i modi ed i tempi dell'intervento psicosessuologico di sostegno,
sinergico e non alternativo.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore,
Quindi le sarebbe consentito consigliarmi un "percorso " di consulti specialistici per individuare il problema è cercare di risolverlo? Io avverto la necessità di impegnarmi per risolvere in tutto o in parte il problema, capendo la mia reale situazione, in maniera tale da essere anche più tranquillo e consapevole della situazione. Non so se la sua esperienza l ha messa spesso di fronte anche a uso di farmaci antidepressivi come gli SNRI, che teoricamente possono influire e mi sta bene se è colpa loro, perché avrei delle possibilita di recupero con la loro eliminazione.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...come sottolineavo nella risposta precedente,il percorso da seguire é,in prima istanza,porre una diagnosi andrologica,basata sulla visita diretta,i dosaggi ormonali,che possono essere influenzati dalla terapia psichiatrica cui si sottopone,e che possono dar luogo ad un calo del desiderio,dell'eccitazione e dell'orgasmo.Successivamente potrà giovarsi,eventualmente,della perizia dello psicosessuologo.
Cordialità.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore,
è stato molto chiaro.
Provvederò a fare una visita andrologica se il disturbo dovesse persistere, in maniera tale da poter avere una diagnosi e un rimedio.
La ringrazio per la sua professionalità.

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