Disfunzione erettile e prostatite

Salve,
descriverò di seguito la mia situazione:

Verso Dicembre dell'anno scorso ho improvvisamente , nel giro di una settimana, iniziato a soffrire di disfunzione erettile così sono andato dall'andrologo.

I sintomi che riportavo e che tuttora riporto sono: scarsissimo livello di erezione, orgasmo quasi assente non accompagnato da piacere (come se non riuscissi mai a rilasciare la tensione), produzione di poco liquido spermatico, scarsa libido/eccitazione. Stranamente non riporto altri sintomi.

Ci sono voluti un paio di mesi prima di eseguire la spermiocoltura e l'urinocoltura: sono risultato positivo all' E.Coli (carica batterica di 700,000).
Il medico di base mi ha prescritto la Levofloxacina da 500mg per 10 giorni.
Rifacendo gli esami sono risultato negativo al batterio ma i sintomi sono rimasti imperterriti.
Così dopo qualche settimana rivado dall'andrologo il quale mi dice di riprendere per altri 10 giorni Levofloxacina + Profluss per 20 giorni.
Stavolta verso la fine dei 10 giorni i sintomi si sono lentamente affievoliti fino a farmi credere che ero quasi guarito.
Purtroppo quando ho smesso di prendere l'antibiotico i sintomi sono pesantemente riapparsi.
Ho chiesto di nuovo un consulto all'andrologo e mi ha consigliato di stare senza antibiotico e prendere solo Serenoa Repens.

E' passato un altro mese durante il quale ho preso Serenoa Repens una pillola al giorno da 450mg.
Non mi ha fatto alcun effetto finora.

Vorrei sapere, semmai dovessi riprendere la Levofloxacina, quanto dovrebbe durare la terapia affinchè io riesca a estirpare il batterio una volta
per tutte evitando i "tira e molla". La mia preoccupazione è che il batterio si possa rafforzare e diventare resistente ogni volta che interrompo l'assunzione.

Mi interesserebbe dunque conoscere il vostro parere.
Grazie e distinti saluti.
[#1]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
Se i sintomi persistono, ripeterei la spermiocoltura. Se vi è una infezione, ci sarà il giusto antibiogramma. Successivamente farei una terapia un pó più lunga. Due settimane come minimo. Mi faccia sapere. A presto

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
La ringrazio Dr. Andrea Bottai per la sua celere risposta e mi scuso per non averlo fatto prima, ma mi sono da poco trasferito all'estero e solo recentemente mi è stato assegnato un medico di base (general practictioner) e ho potuto iniziare di nuovo a prendermi cura della mia situazione.

Mi sono state fatte una settimana fa di nuovo un esame dell'urina e del sangue. Il sangue è ok e nell'urina non c'è una concentrazione di cellule del sangue bianche ( WBC <10 /mm3) tale da dover effettuare la coltura di routine.

Quindi dagli esami adesso non risulta che io abbia alcuna infezione (o diabete), dunque il medico non mi può prescrivere alcun antibiotico. Dovrò ricevere a breve una sua lettera dove mi consiglia l'urologo in zona da cui potere andare dato che lamento ancora gli stessi sintomi (che a mio sentire sono anche peggiorati).

L'ultima volta che sono stato dall'andrologo in Italia, egli mi consigliò che se i sintomi non fossero scomparsi a distanza di tempo ( dopo gli ulteriori 10 giorni di Levofloxacina + Profluss e i 30 di Serenoa Repens) avrei dovuto eseguire una visita neurologica e un altro esame colturale sul liquido seminale per una serie di germi che in questo momento, mi scuso, non riesco a decifrare dalla sua scrittura (credo germi comuni, miceti, e altri). Il problema tra tante cose è che il mio liquido seminale si è notevolmente ridotto e riesco a fatica a produrne.

Spero che l'urologo da cui dovrò farmi visitare mi saprà consigliare bene cosa fare.

Un'altra variabile è che dall'anno scorso ho dovuto iniziare di nuovo una terapia a base di Aripiprazolo inizialmente di 5mg, e come ormai già sapevo, mi ha alzato i livelli di prolattina causandomi problemi di erezione (ma non ai livelli di cui soffro attualmente). Verso Ottobre 2015 sono sceso a 2.5mg e a questi livelli così bassi gli effetti collaterali erano pian piano scomparsi del tutto. Dagli esami del sangue di Gennaio 2016 tuttavia la prolattina è risultata ancora leggermente alta (19.79 ng/ml) ma l'andrologo stesso mi ha assicurato che a questi livelli non può essere causa di tutti i sintomi di cui soffro ora. Inoltre ho avuto conferma la prima volta che ho eseguito la spermiocoltura che ho effettivamente contratto un'infezione da E.Coli.

Volevo in ultimo aggiungere che nel periodo di Dicembre, poco prima che iniziasse tutto, ancora ricordo che durante la masturbazione avevo sentito un rumore interno, alla base tra lo scroto e il pene, simile ad un "click" come di qualcosa che si fosse staccato, ma nessun dolore particolare. Ne avevo parlato con l'andrologo la prima volta che mi sono fatto visitare per la disfunzione erettile ma dall'ecografia non è risultato niente.

Tutti questi parametri e il fatto che adesso dagli esami non risulta niente sono per me motivo di confusione, e devo dire anche frustrazione. Credo comunque di avere detto tutto adesso.

La ringrazio per l'attenzione,
distinti saluti.
[#3]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Salve,
Io ripeterei una spermiocoltura prima di tutto. Almeno escludiamo che non ci si una infezione. Concordo inoltre che il valore della prolattinemia non è causa di alcuno dei suoi problemi. Mi faccia sapere. A presto
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

Leggi tutto