Deficit erettivo, pene a riposo, restringimento

Salve,

circa dieci anni fa in seguito ad esami, quali ad esempio ecodoppler dinamico con prostaglandine, mi è stato riscontrato un ( invecchiamento precoce dei corpi cavernosi ).

Non ho mai trovato letteratura su questo problema ed è il motivo per cui vi scrivo.

Cerco di illustrare brevemente in cosa consiste il mio problema:

All'epoca che iniziò a manifestarsi il problema ho da subito notato un restringimento notevole della base dell'asta del pene con la conseguenza che la parte mediana dell'asta è più grossa e tonda della radice.
Sino ad allora era stato il contrario e penso così debba essere: ossia, la radice più larga o comunque di pari spessore della parte mediana.

Questo ha portato, in situazione di riposo ad una torsione del pene: in pratica col pene a riposo, guardando dall'alto verso il basso, la parte laterale del pene è dov'era prima la parte dorsale del pene: è come una spugna con una porzione disidratata, ristretta ( la radice ) come se avessi una fascia che stringe alla radice e una porzione idratata, gonfia ( la parte mediana dell'asta ). Metaforicamente è come un palloncino pieno d'acqua col peso verso il basso.

Problema erettivo:

a causa di questa condizione, che premetto qui brevemente per poi approfondire, ( non è permanente) io so già quando posso avere un'erezione piena e duratura e quando non la posso avere.

Ossia, quando il pene a riposo si restringe notevolmente alla radice e avviene una torsione del pene, io so già che un'erezione piena non è possibile:
riesco comunque da solo, quindi senza una partner, ma con molta concentrazione ad avere un'erezione che però è debile e non duratura e comunque non è l'erezione e la forma del pene che riconosco essere mia in situazioni ottimali.

Riprendo qui la sopra citata, condizione non permanente:
Non so da cosa dipenda, ma a cicli discontinui di x settimane, il pene ( in condizione di riposo ) prende vigore: la differenza è notevole sia a livello visivo che tattile; il pene alla radice è molto spesso, la forma del pene è cilindrica, mentre quando si manifesta il problema, il corpo cavernoso dell'uretra spicca sui corpi cavernosi che son completamente rinsecchiti.
Comunque come dicevo, nei periodi in cui il pene a riposo prende vigore, ho erezioni piene, durature, periodo refrattario quasi inesistente, glande turgido.
Il particolare che ho sempre notato è che quando si manifesta il problema, per facilitare meccanicamente l'erezione devo premere sotto la sacra scrotale in prossimità penso del canale uretrale che risulta piatto, mentre quando non ci sono problemi, ho come una pompa, una noce, sotto la sacca scrotale che rende l'erezione vigorosa, potente e duratura, tant'è che è difficile che l'erezione svanisca completamente anche dopo molto tempo, infatti rimane in una condizione simile a quando l'erezione sta per iniziare.

Non ho più spazio per scrivere, ma ringrazio tutti coloro che vorranno intervenire; avrei altri dettagli per inquadrare meglio la situazione
[#1]
Dr. Igino Intermite Urologo 133 2 3
L'invecchiamento del pene non rientra nella terminologia standardizzata per la refertazione del doppler penieno dinamico. È possibile che invece possa trattarsi di incurvamento penieno per possibile formazione di una placca.
[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Lei conferma quanto da me ingenuamente sospettato circa la diagnosi fattami dallo specialista da cui son stato visitato.
Le garantisco comunque che nel referto è stato scritto ( invecchiamento precoce dei corpi cavernosi ) e aggiungo purtroppo, perchè mi era sin dall'ora sembrata una via d'uscita ad un'incapacità di determinare il reale problema.

Per quanto riguarda l'incurvamento penieno, penso Stia parlando della malattia di Peyronie se non erro e quest'ultima è stata esclusa dai vari esami cui mi sono sottoposto.

Vorrei precisare, ma tenga conto che sono solo un profano che cerca di informarsi sul problema che lo affligge, che avendo visto i vari esempi di incurvamenti possibili, oltre ad essere stati esclusi appunto dagli esami fatti, si tratta proprio di un problema diverso, poichè non vi sono placche, ma nella porzione della radice, nella parte dell'uretra non della dorsale , il pene appare come un palloncino per metà pieno e per metà svuotato; questo per tutta la lunghezza della radice del pene, : per fare un esempio concreto: in condizione di erezione la parte della radice ha una circonferenza di 13 cm e il resto dell'asta di 15 cm: nei periodi in cui non ho questo problema, periodi che di solito non durano mai più di due settimane, la radice ha una circonferenza di quasi 17 cm e la porzione mediana dell'asta 16 cm: come Le dicevo, la differenza è notevole anche solo visivamente;
nel periodo in cui non ho il problema il pene rimane rigido a lungo, nessuna flessione, anzi, forse per via dell'astinenza precedente, ho erezioni notturne vigorose. Quando ho il problema, anche per il fatto che la radice è più sottile del resto dell'asta ho seri problemi nella penetrazione oltre al fatto che l'erezione non è piena: in un rapporto con la partner è sicuro il fallimento, mentre con l'autoerotismo riesco ma con molta difficoltà a raggiungere l'orgasmo, ma devo stimolare continuamente la zona e spingere il canale da sotto lo scroto per avere più pressione e avere il pene un po' più in tensione.
Ripeto, quando non ho questo problema, il pene è un cono: più largo alla radice rispetto alla porzione mediana: quando ho il problema, la radice che dovrebbe essere da sostegno alla spinta per la penetrazione è notevolmente più stretta rispetto alla mediana: i tessuti si ripiegano alla radice perchè sotto i corpi cavernosi sono appiattiti, mentre nella porzione mediana i tessuti aderiscono all'asta, quindi è proprio come un palloncino gonfio in una parte e sgonfio e appiattito nell'altra.

Posso aggiungere un dettaglio: quando non ho il problema, mi sveglio con erezioni vigorose, quindi involontarie come è normale che sia, e in questi periodi di "non problema" cerco rapporti sessuali che nel 100% dei casi vanno a buon fine senza il minimo problema e infatti approfitto di questi periodi per avere più rapporti possibili.
Arrivo al punto: avendo questa finestra temporale in cui il pene in condizioni di riposo è nelle condizioni in cui dico di non avere il problema e di conseguenza avendo estrema facilità ad ottenere delle erezioni vigorose e durature, trascorro questi giorni con continue erezioni ( tra rapporti sessuali e autoerotismo ) fino a quando avverto un lieve dolore diffuso su tutto il pene,, ( questo avviene dopo giorni di continue erezioni), sino a quando il problema si manifesta nuovamente per numero x settimane a seguire in cui il pene alla la radice si prosciuga, non ho più erezioni al risveglio, ho molta difficoltà ad avere erezioni piene e duratature e la forma del pene sia a riposo sia in erezione mostra plasticamente questa differenza di dimensioni che è opposta rispetto alle dimensioni nei periodi in cui non ho il problema.

Spero di aver fornito anche se in maniera approssimativa qualche dettaglio in più.

Grazie ancora
[#3]
Dr. Igino Intermite Urologo 133 2 3
Per quanto dettagliato possa essere, c'è una quantità di dati non rilevanti, mentre altri utili che possono emergere dal controllo dello specialista. Programmi un controllo da un urologo e segua le sue indicazioni.
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