Terapie onde d'urto per de

gentili medici,
vorrei qualche delucidazione su questa nuova opzione terapeutica.
L'efficacia di questa terapia è scientificamente provato?? Ci sono protocolli specifici di applicazione( intensità onda sedute..etc.)??
Come mai il suo utilizzo clinico non è cosi diffuso, anche su questo sito leggo di illustri professionisti che la praticano e ne decantano l'efficacia
mentre altri altrettanto illustri andrologi, invece, nemmeno la menzionano o non sono ancora del tutto convinti .
Scusate ma da profano non capisco questi pareri contrastanti, è cosi difficile validare una terapia??..
la medicina non è una scienza esatta..ma è pur sempre una scienza.
Tale terapia mi è stata proposta in quanto a detta del medico è in grado di rigenerare il meccanismo erettile naturale, senza che sia più necessario usare
i noti farmaci "on demand".
Tenendo conto dei costi , volevo un vostro parere...diciamo sentire più campane quando si tratta di salute di certo male non fa.

Nel ringraziarVi Vi porgo i mie più cari saluti.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

come per molte strategie diagnostiche e terapeutiche in medicina anche per questa nuova indicazione terapeutica non si è ancora arrivati a definire protocolli e ad avere casistiche significative per dire che questa procedura sia sicura ed efficace .

A questo proposito si legga anche questa recente news da me scritta:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6658-onde-d-urto-e-disturbi-dell-erezione.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
grazie per la risposta gentile dottore, sinceramente non capisco, allora questa "cura" è pubblicizzata e praticata in diverse città d'italia già da qualche anno. Saranno stati trattati centinaia e centinaia di pazienti da andrologi di fama che scrivono anche su questo splendido portale, e non ci sono ancora casistiche significative e protocolli....beh rimango basito!!!.

Cordialmente.
[#3]
Dr. Gabriele Antonini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 291 15 23
Gentile Paziente, sperando possa esserle utile, le riporto la mia esperienza personale su tale metodica.
Nel tempo ho avuto la possibilità di visitare un buon numero di pazienti con una disfunzione erettile su base psicogena ed altrettanti con una disfunzione erettile su base organica che hanno effettuato questo trattamento non con me perché non la utilizzo.
Sul primo gruppo di pazienti l'efficacia è molto buona mentre sul secondo gruppo l'efficacia è nulla.
Inoltre mi permetto di allegarle un link su una metodica già accreditata in ortopedia e medicina estetica che da circa 20 anni a livello internazionale ha dimostrato determinare veramente una neoangiogenesi locale e che attualmente negli Stati Uniti viene utilizzata con eccellenti risultati nel trattamento della disfunzione erettile e della malattia di La Peyronie.
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/6568-in-italia-le-punturine-rigenerative-contro-la-disfunzione-erettile.html

Dr. Gabriele Antonini
Urologo Andrologo
www.antoniniurology.com
www.protesipeniene.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Gentile Professore Antonini la ringrazio per il suo intervento.
Per quanto riguarda la terapia a onde d'urto non posso che prendere atto che i pareri sono contrastanti anche se comunque ci sono degli studi scientifici anche italiani che ne provano l'efficacia e addirittura da qualche mese è stato realizzato un ambulatorio dedicato in uno dei principali ospedali della provincia di Milano. Sarei grato se qualche gentile dottore di questo sito che ha esperienza diretta e quotidiana con tale metodica potesse esprimere il proprio parere.
Gentile Prof. Antonini ho letto la News da lei suggeritami, sinceramente è la prima volta che sento parlare di Prp per disfunzione erettile, mai nessuno suo collega mi ha accennato a tale metodica. Mi auguro che lei abbia ragione e che queste punturine siano realmenti sicure ed efficaci. Da paziente comunque mi sono fatto un idea che se una terapia per questo delicato problema funziona si diffonde a macchia d'olio , invece se da scarsi risultati rimane esclusivo appannaggio di pochi. Non mi resta che attendere gli eventi.
Cordialmente
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

vedo che alla fine ha compreso il senso dei nostri interventi.

Ancora un cordiale saluto.
[#6]
Dr. Gabriele Antonini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 291 15 23
Spero di esserle stato utile.
Tenga presente però che quello che dice solo in parte è vero.La disfunzione erettile severa è ancora un tabù e molte volte il passaparola o la diffusione a macchia d'olio come dice lei può avvenire con difficoltà e la maggior parte delle volte questo succede on line e sotto copertura dei dati personali. In effetti una terapia risolutiva del problema già esiste da parecchi anni ed è in proporzione molto più sicura ed economica di tutte le validissime terapie farmacologiche che però ad un certo punto in casi ripeto severi, per i motivi più disparati, smettono di funzionare. Mi riferisco all'impianto di una protesi al pene.Parola bruttissima che 99 volte su 100 terrorizza immediatamente i pazienti.
Mi creda, i pazienti non la conoscono affatto così come molti medici che proprio per questo la sconsigliano.
Eppure è il modo migliore per sfuggire "al ricatto dell'erezione" che come uno strozzino ti toglie l'entusiasmo e la voglia di vivere.
Molti pazienti rinunciano a una vita sessuale attiva perché il pensiero di impiantare una protesi peniena è vissuto come un deficit ed una menomazione. Nell’immaginario comune si crede che il dispositivo endocavernoso sia un qualcosa di esterno all’organismo, con la “pompetta” visibile a occhio nudo.
Al contrario questo tipo di impianto è completamente interno all’organismo, del tutto invisibile e consente di avere una turgidità del pene pari a quella di un ragazzo di 20 anni. Dovrebbe per questo motivo essere paragonato per l’utilità sulla qualità di vita a una protesi dell’anca o a una valvola cardiaca. Il pene è un organo che come altri ad un certo punto smette di funzionare.Molte volte ci si ostina come nel caso dei pazienti che hanno effettuato una chirurgia pelvica per tumore alla prostata o al colon-retto a continuare con trattamenti farmacologici che non hanno nessuna efficacia.Il problema vero,oltre che psichico e sociale, determina una ipo-ossigenazione dei corpi cavernosi con una riduzione drastica delle dimensioni del pene ed una consistenza fortemente fibrotica dello stesso.
Se il Pene non funziona più ed i farmaci non ci aiutano bisogna sostituire il meccanismo idraulico.Altrimenti si corre il rischio di entrare in questo trend negativo di terapie o pseudo tali che che creano ancor di più confusione e problemi di relazione nel sociale ai pazienti.
Nella speranza che la PRP con plasmacellule arricchite possa dare in Italia gli stessi risultati che ha dato in USA , se vuole, per il momento, può dare un'occhiata a questo link.
Troverà un video di circa 43 minuti che ripercorre tutti i passaggi, dalla visita alla "guarigione" passando per la descrizione dell'intera procedura chirurgica, di un paziente affetto da disfunzione erettile che impianta una protesi al pene.
http://www.antoniniurology.com/primo-documentario-sullimpianto-di-una-protesi-al-pene/
Saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Ringrazio i dottori Beretta e Antonini per le precise e attente delucidazioni.
Complimenti per il servizio.

Cordiali saluti.
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