Bioarginina

Buongiorno. A 18 anni mi fu fatta una diagnosi: "Varicocele sinistro (si segnala a sinistra dilatazione plessi venosi peritesticolari con diametro di mm. 3,8 circa ma non si rilevano segni di inversione del flusso alla manovra di Valsalva, quadro compatibile con varicocele di secondo grado), fimosi". A 19 anni subii un intervento: "Legatura sub-inguinale sinistra vene spermatiche, circoncisione e plastica di allungamento del frenulo". Riporto il risultato dell'esame del liquido seminale che ho fatto di recente (23 anni):
Astinenza 3 giorni (3-5)
pH 6,80 (7.2-8.0)
Tempo trascorso dal prelievo 60 min'
Aspetto proprio
Volume 6,0 ml (1.5-5.0)
Viscosità aumentata ++
Fluidificazione finemente irregolare
NUMERO SPERMATOZOI per ml 51,250,000 (normospermia oltre 20 M/ml)
Totale nell'eiaculato 307,500,000 (oltre 40 milioni)
MOTILITA'
Immobili 45 %
Motilità agitata in loco 5 %
Motilità discinetica 25 %
Motilità rettilinea 25 %
MORFOLOGIA
Normali 59 % (maggiore 35 %)
Atipie della testa 12 %
Atipie del collo 6 %
Atipie dell coda 6 %
Atipie composite 14 %
Forme giovani 3 %
ALTRI ELEMENTI: Alcune zone di spermioagglutinazione, leucociti 5-6 x c. m..
SPERMIOCOLTURA: Assenza di germi patogeni
E' quasi sovrapponibile a quello di 5 anni fa (pre intervento), l'unica differenza chiara è che allora il pH era 8,30. Per migliorare la qualità dell'eiaculato, il medico di base mi ha detto di fare cicli (2-4) di "bioarginina" 2 volte al giorno per 20 giorni a mesi alterni: febbraio sì, marzo no, aprile sì, maggio no, ... Ho iniziato 10 giorni fa. Il problema è che in questi 10 giorni ho notato un paio di cose: il volume dell'eiaculato mi pare minore, il piacere durante l'eiaculazione è sicuramente minore. In pratica ora provo meno piacere e solo nel primo picosecondo, mentre prima era di più e durava tutta l'eiaculazione (secondo me complice un eiaculato più abbondante). Vorrei chiedere che cosa ne pensate e se mi consigliate di sospendere o proseguire. Infine vorrei cogliere l'occasione per chiedere un parere sul risultato dell'esame del liquido seminale fatto e far presente una cosa che non so se possa aiutare a chiarire il quadro. Da quasi un anno ho notato grumi giallastri gelatinosi nell'eiaculato. Un noto urologo della zona (scomparso di recente) mi ha parlato di globuli bianchi, visitato, diagnosticato una prostatite, detto di non preoccuparmi e di prenderla come un raffreddore della prostata, e detto di assumere un integratore alimentare vegetale. Con la terapia non è cambiato nulla, ma mi ha detto di lasciar perdere ché se ne andranno da soli. Non convinto, ho chiesto al medico di base. Mi ha detto che non ne aveva la più pallida idea, ma che quell'urologo era professore universitario e di fidarmi. Ma secondo lui forse erano le "zone di spermioagglutinazione" del risultato dell'esame del liquido seminale. Però non mi ha convinto: quella nota (ed anche quella sui leucociti) c'era anche nel risultato di 5 anni fa ed io non avevo questi grumi. Grazie per l'ascolto.
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Qualcosa non ha funzionato nell'analisi: è altamente improbabile che possa esserci il 59% di forme normali con il 25% di spermatozoi con mobilità rettilinea... salvo che lo sperma non sia stato raccolto in laboratorio e non sia stato mantenuto a 37°C. In ogni caso è meglio rifarlo per verificare quei dati, eseguendo l'esame con migliore attenzione. La presenza di grumi giallastri è un forte segnale di congestione infiammatoria pelvico-prostatica che va accuratamente definita nelle sue ragioni e poi adeguatamente trattata... altrimenti da sola non si risolverà mai e farà danni alla qualità spermatica oltre che alla buona funzione genitale complessiva. La domanda che sorge è: il varicocele si è risolto con l'intervento o ci sono ancora condizioni di stasi e reflusso circolatorio? Credo sia meglio che si rivolga rapidamente ad un buon andrologo che riprenda in mano la situazione ed esegua le necessarie valutazioni con la massima attenzione per poter poi attivare il corretto percorso terapeutico.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ho eseguito l'esame del liquido seminale 4 anni fa e di recente, in entrambi i risultati si fa riferimento esattamente ad un 59 % di forme normali ed un 25 % di mobilità rettilinea. Li hanno visionati la dottoressa del centro analisi ("nei risultati non vedo nulla di strano"), l'urologo di prima ("il quadro è di fertilità"), il medico di base ("qualità bassa, prendi la bioarginina") ed un altro dottore ("ti devi stare attento", ironico). E' vero che ho eseguito il prelievo a casa, ma perché questo mi hanno detto di fare al centro (peraltro rinomato in zona). Ho comunque avuto cura di mantenere il bicchierino sotto il cappotto ed affianco al cuore durante il tragitto, peraltro una volta portato al centro è stato tenuto 45' in zona accettazione prima di portarlo in zona laboratorio ma è una pratica che adottano sempre e la temperatura mi è parsa costante nelle varie zone del centro. Riguardo i grumi, non avverto sintomi particolari: sono semplicemente presenti nell'eiaculato. Mi chiedo piuttosto perché non ne viene fatta chiara menzione nel risultato dell'ultimo esame. Riguardo il varicocele chiesi di recente all'urologo, che peraltro è quello che mi ha operato insieme ad un altro dottore: "Come faccio a sapere se abbiamo risolto?". E lui del tipo: "Se il risultato dell'esame del liquido seminale è OK, non c'interessa del varicocele.". Comunque, al riguardo di "stasi e reflusso circolatorio", ricordo che mi fu detto che [qualcosa] "non è funzionale" e peraltro è stato scritto che "non si rilevano segni di inversione del flusso alla manovra di Valsalva". Non so se si riferiva a questo. Dopo queste precisazioni, che idee si è fatto? Riguardo la bioarginina, anche se da quando la prendo (una decina di giorni) avverto diminuzione di volume dell'eiaculato e piacere durante l'eiaculazione, che ne pensa? Grazie, è molto gentile.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

in base alla risposta dell'ecodoppler che esclude reflussi venosi direi che l'intervento chirurgica sul varicocele ha ottenuto il risultato sperato.
non sempre si ottenegono immediatio miglioramenti del liquido seminale.
a mio parere, a 24 anni, se non sta cercando di indurre una gravidanza lascerei oerdere terapie che hanno solo eventuali miglioramenti momentanei.
il giorno in cui troverà una ragazza con cui potrebbe pensare di avere una garvidanza e concretamente cominciaase ad avere rapporti liberi, senza contraccezione, solo allora io ripeterei l'esame seminale per vedere quale sia la sua situazione e, magari, solo allora fare terapie "generiche" per migliorare eventuali alterazioni
acri saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Non sono mai del parere che è meglio lasciar correre le cose; si rischia di trovarsi con problemi importanti a distanza di qualche anno, problemi che poi mai sono risolvibili o migliorabili nei tempi brevi di richiesta del ripristino di una buona qualità spermatica... questo ai fini della capacità fertile. Nei termini di una più generale questione di buona salute genitale e generale non è bene trascurare un eventuale stato infiammatorio a cui farebbe pensare la presenza dei grumi giallastri. Comunque è sempre e solo questione di scelte. Da quanto racconta sulla conservazione del campione di sperma, direi che l'esito dell'esame è del tutto inattendibile; certamente non è stata garantita, né dal suo cappotto e meno che mai dall'accettazione, la corretta temperatura (37 °C) per mantenere efficace la mobilità. Quindi meglio eseguire nuovamente l'esame con la raccolta in laboratorio, garantendosi che poi la conservazione sia effettuata a 37 °C: è una questione fondamentale per la buona attendibilità dell'esame, altrimenti si trovano poi risultati incongruenti e inspiegabili per i quali si attivano terapie come l'assunzione della bioarginina che a poco o nulla servono. Può essere utile per comprendere meglio la situazione spermatica la determinazione del DFI (indice di frammentazione del DNA), del HBA (capacità di adesione all'ovocito) e del s-ORP (stato ossidativo spermatico, utile per capire l'effettivo esito del miglioramento della circolazione post-operatoria). Quanto riporta dell'ecodoppler post-operatorio non è molto chiaro e bisognerebbe avere il referto per capire bene le conclusioni rilevate.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ad entrambi per le risposte. L'eco-doppler scrotale cui ho fatto riferimento è pre intervento ed il referto completo è: "Testicoli in sede, di dimensioni normali, con regolare ecostruttura del didimo e dell'epididimo. Si segnala a sinistra dilatazione dei plessi venosi peritesticolari con diametro di mm. 3,8 circa ma non si rilevano segni di inversione del flusso alla manovra di Valsalva, quadro compatibie con varicocele di secondo grado. Normali i plessi venosi peritesticolari a destra. Normale la distribuzione del segnale vascolare a livello parenchimale.". Poi, in seguito all'esame del liquido seminale di cui non ho riportato il risultato perché quasi sovrapponibile a quello più recente di cui il risultato l'ho riportato (in pratica cambia solo il pH: prima 8,30; ora 6,80), ho subito un intervento di "Legatura sub-inguinale sinistra vene spermatiche, circoncisione e plastica di allungamento del frenulo". Dopo l'intervento, non ho ripetuto l'eco-doppler. Il dottor Pozza (anche lui molto gentile) scrive che "in base alla risposta dell'ecodoppler che esclude reflussi venosi direi che l'intervento chirurgica sul varicocele ha ottenuto il risultato sperato", ma se l'eco-doppler è pre intervento nella mia ignoranza mi viene da chiedermi che cosa l'abbia fatto a fare allora se la situazione era OK anche prima. Comunque dovevo essere operato anche per fimosi, quindi ho subito 2 interventi in 1. Riguardo i grumi, l'urologo (non avendo ottenuto risultati con l'integratore alimentare vegetale che mi ha dato per 12 giorni) mi disse che non aveva senso prendere roba pesante per una cosa che a quest'età (23 anni) "viene, se ne va, è come un raffreddore della prostata". Comunque ne parlerò di persona con un andrologo e vediamo se eventualmente è il caso di fare qualcosa. Riguardo il liquido seminale, terrò presente di poter eseguire le analisi che mi ha consigliato il dottor Rando (DFI, HBA, s-ORP). Riguardo lo spermiogramma, terrò presente di poterlo ripetere in un altro centro analisi con maggior accortezza. Nella mia ignoranza però mi viene da pensare: se il campione raccolto non è stato ben conservato entrambe le volte, perché i risultati ottenuti a distanza di 4 anni sono quasi sovrapponibili? Cioè: io non posso saperlo, ma potete spiegarmi perché (come dice il dottor Rando) "è altamente improbabile che possa esserci il 59 % di forme normali con il 25 % di spermatozoi con mobilità rettilinea"? Riguardo la bioarginina, terrò presente che porta solo a "eventuali miglioramenti temporanei" (dottor Pozza) che comunque "a poco o nulla servono" (dottor Rando). Credo che continuerò per altri 10 giorni così da completare il 1° ciclo, dopodiché vedrò il da farsi. Anche se resto poco convinto della bioarginina pure perché, come detto prima, a occhio sta facendo il contrario (diminuzione di volume dell'eiaculato e piacere durante l'eiaculazione) di quello che si dice su internet. Poi magari sta effettivamente migliorando la qualità del liquido seminale, ma questo non lo posso sapere. Vorrei chiedere che cosa ne pensate dei miei ulteriori chiarimenti, grazie ancora.
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Spiegarsi bene è sempre fondamentale... a me non era comunque parso ci fosse un esame ecodoppler post-opertorio ed infatti lei me lo conferma. La presenza di vene dilatate con scarso o nullo reflusso in Valsalva dà un indice di varicocele di 1^ o 2^ grado ecografico (sono 5 i gradi) per il quale la correzione chirurgica deve essere valutata nel contesto complessivo... dobbiamo pensare che l'urologo che fece l'intervento ritenesse utile la sua esecuzione e così lo ha proposto e poi effettuato. Rimane ora utile sapere se effettivamente l'intervento abbia risolto la questione della stasi circolatoria da vene dilatate e per ciò serve un ecodoppler attento di controllo. Considerato che lo spermiogramma è stato eseguito con le medesime modalità e cioè con la medesima non adeguata conservazione, a meno di nuovi eventi, è evidente che siano sovrapponibili. Gli spermatozoi integri (normali) in un ambiente spermatico sano, con temperatura utile, devono avere mobilità progressiva rettilinea (più o meno veloce), mobilità che decade con il tempo e la riduzione della temperatura oppure per condizioni tossiche del liquido spermatico (che però finiscono nel tempo per alterare anche la morfologia). Quindi praticamente mai la percentuale degli spermatozoi normali può essere maggiore (soprattutto molto maggiore) di quella degli spermatozoi con mobilità progressiva rettilinea. Se vuole finire i 10 giorni di arginina faccia pure, ma non si aspetti nulla di reale e stabile: peraltro una alimentazione equilibrata apporta già quotidianamente la quantità di arginina necessaria alle varie funzioni dell'organismo e non serve supplementarla.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ho letto che cosa ha scritto a riguardo di "Lo Spermiogramma e l'Analisi del Liquido Spermatico - i parametri dello spermiogramma" e vorrei chiedere in conclusione un paio cose in proposito.
1. Presumo che la motilità "progressiva" del WHO 2010 sia quella "rettilinea" del risultato del mio esame del liquido seminale. Lei scrive che "i valori minimi utili ad un concepimento e ad uno stato di buona salute generale siano il valore intermedio tra 25^ e 50^ percentile (circa il 50 % di motilità progressiva)". Ho capito che dovrei ripetere l'esame, ma poniamo che una persona abbia la motilità progressiva al 25 %. Presumo che la percentuale si riferisca agli spermatozoi totali. Se gli spermatozoi di questa persona fossero 307,5 milioni/ejaculato, quelli aventi motilità progressiva sarebbero 75 milioni/ejaculato. Stesso risultato si avrebbe per una persona con motilità progressiva al 50 % e spermatozoi totali 150 milioni/ejaculato. Cioè, non dipende molto dagli spermatozoi totali?
2. Mi ha detto che "Gli spermatozoi integri (normali) in un ambiente spermatico sano, con temperatura utile, devono avere mobilità progressiva rettilinea (più o meno veloce), mobilità che decade con il tempo e la riduzione della temperatura oppure per condizioni tossiche del liquido spermatico (che però finiscono nel tempo per alterare anche la morfologia)". Pur notando che gli spermatozoi normali al 59 % del risultato del mio esame paiano "troppi" rispetto al WHO 2010 (95^ percentile: 44 %), in che modo un excursus termico può aver... migliorato il dato!? Non è più probabile che il dato errato sia la motilità progressiva al 25 %, che dipende appunto dalla variazione di temperatura? Il medico di base mi ha parlato anche della viscosità (aumentata, ++), non ho capito se abbassa il dato.
Molte grazie.
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Ovviamente la capacità fecondativa a parità di percentuale dipende anche dalla quantità di spermatozoi.... purché siano sani e integri, mobili progressivi. Tanto è che, come avrà letto, si valuta un parametro derivato statisticamente che sono gli spermatozoi efficaci, cioè normali o integri e mobili progressivi contemporaneamente, parametro che è molto più utile. E' un valore che si può derivare statisticamente su molti spermatozoi o che si può ricavare dal test di swim up. Certamente la variazione di temperatura verso valori minori o molto minori di 37 °C (in generale quelli ambientali) tende a far ridurre la motilità e quindi è possibile, anzi molto probabile, che nel suo esame quel valore sia così ridotto dalla inevitabile bassa temperatura del trasporto e del banco di ricevimento del laboratorio: in sintesi abbiamo due dati contradditori che falsano qualsiasi valutazione. Quindi è perfettamente inutile fare considerazioni su uno spermiogramma non attendibile. Se vuole ragionare sul suo quadro spermatico, lo spermiogramma va rifatto con i dovuti criteri e con l'apporto delle ulteriori valutazioni già citate.
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dopo
Utente
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