Cisti nel pene

gentilissimi dottori.
da qualk mese ho riscontrato la formazione di una cisti o una pallina sottocutanea all'interno del pene. il punto in cui si trova è a metà dell'asta leggermente a sinistra rispetto all'uretra.il rigonfiamento si nota esclusivamente con il pene in erezione. toccandolo esso si sposta leggermente le dimensioni sono di 3 mm circa ma noto che sta aumentando se pur lentamente.con il pene a riposo scompare completamente. in realtà la pallina, ((o ciste) è sempre li sottopelle ma giustamente non essendo la pelle del pene tesa adeguatamente non si nota.non provo dolore ma trattandosi del mio pene sono al quanto preoccupato. ho già intenzione di andare da un andrologo e fare i giusti accertamenti. ma vorrei sapere in anticipo se mi devo preoc. o meno, se è normale e a cosa si va incontro. ringrazio anticipatamente chiunque mi risponda saluti Salvo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

potrebbe essere molte cose la "pallina" che hai notata; ad esempio un cisti sebacea oppure una semplice cisti od altro ancora.

A questo punto bisogna, come già da lei intuito, conoscere e consultare in diretta il proprio andrologo di fiducia.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
comincio con il ringraziare per la rapidità con la quale mi è stato risposto. vorrei comunque venire a conoscenza di come si dovrebbe intervenire in questi casi. nel caso in cui si tratti di una ciste come si dovrà procedere? da cosa dipendono e come si eliminano? chirurgicamente o in altro modo? e in tal caso rimarranno segni o cicatrici? ricordo che a livello epidermico non appaiono segni di pustole o rossori di alcun genere.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

mi sembra la sua una situazione un pò "confusa" perchè quando si parla di cisti a livello del pene i problemi possono essere veramente numerosi, semplici o complesi e quindi, per evitare di scriverle un trattato di andrologia, il consiglio più semplice e corretto è quello di sentire un diretta un esperto andrologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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dopo
Utente
Utente
caro dottor Beretta
non richiedo un trattato di andrologia, lungi da me chiederlo. volevo delle delucidazioni in merito ai classici metodi di intervento in casi di cisti. immagino che gli interventi possano essere più d'uno ma non credo siano infiniti o tali da dover richiedere un trattato. la mia richiesta è abbastanza semplice non "confusa" vorrei sapere quali sono i casi più comuni di cisti "quelli più diffusi per intenderci ci saranno delle statistiche" e come si interviene per eliminare il problema. insomma in quali casi si asporta chirurgicamente e quali altri metodi esistono. non richiedendo un trattato mi aspettavo almeno qualche piccola indicazione su come nella maggior parte dei casi si è intervenuto. per sentirmi dire vada da un andrologo e si faccia visitare avrei potuto chiedere a mio cugino bertoldo che fa il muratore. da un medico e all'interno di un sito di medicina mi aspetterei oltre che il "vada da", conclusione alla quale chiunque dotato di cervello riesce ad arrivare,qualche indicazione medico scientifica più precisa. cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

forse non mi ha capito non è la sua richiesta ma la sua situazione clinica "confusa", nel senso che alla parola "cisti" sul pene un andrologo può pensare ad una miriade di situazioni cliniche che vanno da una semplice cisti che generalmente non si tocca ad un problema più complesso, come una Indurazione Penis Plastica o morbo di La Peyronie oppure ad altre cose più importanti, anche di natura oncologica (meno probabile da quello che sembra dal suo racconto) od altro ancora che purtroppo non riuscamo a capire dalla descrizione che lei fa del suo problema.

Quindi quello che possiamo dirle di ragionevole, da questa postazione è di consultare in diretta, senza perdere altro tempo, un esperto andrologo.

Fatta poi la valutazione andrologica potremo ridiscutere con lei delle conclusioni diagnostiche e/o delle indicazioni terapeutiche più mirate ricevute dal collega che ha avuto la fortuna di valutarla in diretta.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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