Laparocele mediano plururecidivo

Buongiono.
Dopo un intervento nel 2005 di ernia ombelicale in laparoscopia, contestuale all'asportazione della colecisti, ho subito altri 5 interventi di laparocele mediano, con cadenza annuale.
Sistematicamente, già dal 3° al 5° mese dal giorno dell'intervento, il problema si ripresentava nel suo dramma. Nel terzo intervento addirittura lo strappo di un punto interno di sutura l'ho sentito nel momento in cui mi passavano dalla lettiga al letto di degenza.
Il 1°, il 5° ed il 6° intervento li ho fatti a palermo, il 2°,3° e 4° intervento li ho fatti a trapani, ed ogni volta "aprivano" sempre di più.
L'ultimo intervento è stato un calvario, già dal momento dal risveglio dall'anestesia, con conseguenze pesanti durante la convalescenza a causa di un batterio maledetto contratto durante la degenza, che ha portato il mio medico di famiglia a sospettare una necrosi dei reni ed a consigliare un ricovero d'urgenza.
A tutt'oggi, a distanza di 6 mesi dall'intervento, oltre ad essersi ripresentato il laparocele, non mi sono ripreso completamente. In parole povere mi sento uno straccio e non mi riconosco più come quello che ero fino al momento prima di quest'ultimo intervento. Ho navigato e letto moltissimo le singole esperienze e le recensioni in materia. capisco che non ci sarà mai una soluzione definitiva al mio caso. Adesso sono avvilito e preoccupato. Che mi consigliate di fare ????

Ho 55 anni, sono stato un'atleta nazionale nel settore del sollevamento pesi (al naturale e non anabolizzato).
Un problema serio, che sicuramente influisce sulla recidiva del laparocele è il ventre sempre dilatato. E se non mi muovo fisicamente non metabolizzo niente e gonfio come una botte.
Per ridere un pò: faccio la dieta del cinese povero (latte, riso, frutta e verdure cotte e a volte quella del cinese ricco: yogurt probiotico "LC1, Actimel,Activia. Ho eliminato bibite gasate,insaccati,biscotti quasi eliminato pane e pasta, dolci, gelati,fritture, panini imbottiti...insomma mi resta solo da piangere.
Ma malgrado ciò, ogni volta che vado ad un consulto medico (cardiologo, eco, radiologo, chirurghi, altri specialisti) mi dicono tutti che devo mettermi a dieta perché sono troppo grosso. (peso 110 kg e sono alto 1,82)costituzione robusta come già detto da ex atleta.
Ed anche se faccio attività fisica giornaliera molto leggera (per riuscire a far funzionare il metabolismo) e sono "no a dieta ma a digiuno" non perdo un Kilo neanche se mi metto a piangere a testa in giù.
Scusandomi per il disturbo e le lagnanze aspetto Vostra gentile risposta.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Immagino gli intervento siano stati eseguito utilizzando materiale protesico.
La plurirecidivita' aumenta ulteriormente il rischio di recidiva.
Detto questo, un laparocele ampio, non complicato, non è necessariamente un' indicazione all' intervento chirurgico se non sintomatico, anche in considerazione di quanto sopra scritto, tuttavia se si decide di affrontare il problema, l' unica soluzione proponibile è la chirurgia, sicuramente con protesi e, se possible, per via laparoscopica. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Egregio Dottore
La ringrazia per la sua solerzia nel rispondere alla mia richiesta.

Tutti gli interventi sono stati effettuati in anestesia totale.
Nel primo intervento non è stata utilizzata alcuna protesi.
Nel 2°,3° e 4° intervento, tutti a trapani, mi è stato detto che è stata impiantata la protesi.
Così come nel 5° e 6° intervento.

Comunque, indipendentemente da ciò, "acqua passata, che mi consiglia di fare appena la fuoriuscita delle visceri sarà tale da non poter più sopportare il dolore che si genera??
Emigrare ??? Sicuramente si anche perché quì questi interventi li fanno " acielo aperto". La laparoscopia per questi tipi di interventi Non li fanno.

E se non sono troppo impertinente, a questo punto che protesi chiedere di impiantare?
Inoltre tutte queste anestesie totali patite in pochi anni che conseguenze creano al mio corpo.
Ed ai polmoni ??? (non ho più quella resistenza alla fatica; e si che avevo una bella capacità come accertato nelle varie sperimetrie effettuati dai pneumologi e dalle prove da sforzo effettuati dai cardiologi) sembra che i polmoni si siano messi "in ferie".
Ho sentito, in un programma di medicina sulla Rai, e successivamente letto in una recensione medica, che è causa di perdita della memoria e che è anche causa del morbo di Parkinson (se non vado errato o l'Alzheimer non ricordo bene).
Una cosa è certa: la memoria da più di tre anni fa i capricci (non ricordo i nomi delle persone o quello che devo fare subito dopo aver aver iniziato un lavoro ad esemp.: mi sposto in una stanza per fare un qualcosa ma arrivo lì e mi blocco perché non ricordo più quello che mi ero prefissato di fare. E ciò succede spessissimo, il 70% delle volte. Comunque,...... mi affido a Lei.
E grazie della pazienza che mi accorda. Con ossequio.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Per l' aspetto chirurgico, il collega che la visita potra' rispondere alle sue domande relative alla via di accesso ed al tipo di protesi.Relativamente all' anestesia, credo corretto porre il quesito ai colleghi anestesisti. Auguri!

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