Anestesia locale e calo della pressione

Buongiorno a tutti i medici.
Scrivo per avere un parere su un problema avuto durante un piccolo intervento chiurgico di dermatologia eseguito in anestesia locale.
Premetto che, prima dell'intervento, il medico mi ha chiesto se prendessi eventuali farmaci ed io ho dimenticato di dire che saltuariamente (in particolare quella stessa mattina) prendo un betabloccante a bassi dosaggi per il controllo di extrasistole benigne.
L'intervento viene eseguito velocemente e senza problemi, al termine vengo fatto sedere per rivestirmi e dopo 5 minuti sono pronto per alzarmi ed andare via.
Dopo pochi secondi in piedi però avverto un forte giramento di testa, sento le forze venir meno, brusco annebbiamento della vista e diminuzione delle pulsazioni: mi fanno quindi sdraiare subito. Rimango quindi sdraiato per diverso tempo e fatto rialzare progressivamente: dopo una mezz'ora tutto ok e pronto per tornare a casa.

Inizialmente dottore e infermieri liquidano il tutto con "fifa" per l'intervento, cosa che escludo completamente (ero anche tranquillo!)
Quando mi ricordo però di dire che la mattina avevo preso un betabloccante, mi confermano che è stato proprio quello a causarmi un brusco calo di pressione.

Onde evitare eventuali problemi anche in futuro (ed ovviamente la prossima volta mi ricorderò bene di riportare al dottore eventuale assunzione di farmaci!), volevo chiedere un vostro parere su quanto accaduto e se anche per Voi si può ricondurre ad un problema di interazione dei medicinali.
Quali accorgimenti inoltre posso prendere per evitare che in futuro possa ripetersi uno sgradevole evento del genere?

Ringrazio e saluto cordialmente
[#1]
Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, dal suo racconto non si comprende (anzi sembra di no) se le sia stata misurata la pressione durante l'intervento e dopo il piccolo malore e con essa la frequenza cardiaca. Se la pressione misurata era bassa allora il malore è da attribuire a ciò con quasi certezza, anche se non sono certa che sia totalmente da attribuire alla assunzione del betabloccante.
Una crisi ipotensiva infatti, può anche essere dovuta al troppo frettoloso passaggio dalla posizione sdraiata a quella in piedi (ipotensione ortostatica).
Un disturbo come quello che lei ha avuto può essere dovuto anche ad altre cause e tra queste ad una bradicardia ( diminuzione della frequenza cardiaca) da crisi vagale, fatto non insolito o raro in quelle circostanze anche se a lei sembrava di essere tranquillo, o ad extrasistolia di una certa entità.
L'assunzione del betabloccante può non essere stata la sola causa di quanto lei ha avuto, ma certamente è stata una imprudenza dimenticare di segnalarlo ai medici, che, a conoiscenza dei suoi disturbi extrasistolici e della terapia, avrebbero monitorizzato con diversa attenzione i suoi parametri vitali pur nella non gravità dell'intervento.
Ricordi che in caso di intervento bisogna riportare una anamnesi accuratissima all'anestesista poichè ciò che ci può apparire banale può non esserlo affatto.
Spero di essere stata esauriente, saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

[#2]
Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15 10
Buona sera,
I sintomi da Lei provati sono tipici di una crisi vagale (bradicardia, ipotensione e solitamente anche sudorazione).
L'assunzione di un beta bloccante può aver facilitato l'insorgenza della sintomatologia.
I beta bloccanti riducono la frequenza cardiaca e la forza contrattile del micardio. Alcuni betabloccanti hanno anche un effetto ipotensivo (nebivololo ad esempio).
Quando si assumono betabloccanti bisogna avere l'avvertenza di passare dalla posizione seduta a quella eretta con un poco di cautela soprattutto dopo una situazione di stress (intervento).
Come precauzione basta fare una breve prova prima di mantenere la stazione eretta stabilmente e se inizia a "girare la testa" rimanere seduto per qualche minuto ancora.
Per correttezza professionale non posso escludere che la sintomatologia possa essere stata innescata da una breve aritmia (indotta dallo stress e relativo aumento di adrenalina) che ha causato ipotensione.
Racconti, se non lo ha già fatto, al suo cardiologo quanto successo e senta il suo parere.

Cordiali saluti

Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

Vi ringrazio molto per le celeri e graditissime risposte.

Effettivamente mi ritrovo molto in quelli che vengono descritti come sintomi di una crisi vagale, in particolare per quanto riguarda bradicardia, un evidente pallore, la perdita di forze anche se non ho perso completamente conoscenza e infine nausea.
Ora che ricordo, anche gli infermieri mi hanno subito parlato di crisi vagale.

La pressione non mi è stata misurata nè prima nè dopo l'intervento, mentre le pulsazioni sono state costantemente monitorate.

Quello che vorrei capire, anche per sapermi regolare in futuro in occasione di situazioni simili, è il motivo per cui si sia manifestata tale crisi.

Conosco molto bene i sintomi derivanti dall'ansia e dallo stress, infatti esco da un periodo ormai risolto di attacchi di panico, ma in nessuna occasione ho mai riscontrato sintomi simili, anzi in situazioni ansiogene tendo sempre ad avere la pressione tendenzialmente alta. Non sono mai stato inoltre particolarmente sensibile alla vista del sangue o di ambienti ambulatoriali e anche in situazioni simili (ad es. dentista sempre con somministrazione di anestetico locale) non ho mai avuto problemi. Non ho inoltre familiarità con lipotomie.

Per quanto riguarda l'extrasistolia ho completato tutti gli accertamenti necessari, anche più dei dovuti a detta dei medici (ecg, holter, test da sforzo, monitoraggio pressione nelle 24 ore, ecocardiografia), tutto nella norma. Le extrasistole non sono nè numericamente nè qualitativamente importanti ma tendo comunque a percepirle: per controllare il fastidio, mi è stato prescritto all'occorrenza il rytmobeta a basso dosaggio, anche se assolutamente non necessario, e infatti l'avrò assunto sì e no una trentina di volte in tutto nell'arco di 7 mesi - comunque mai prima di un qualsiasi intervento. Proprio per questo mi sono dimenticato di riferirlo al dottore.

I medici mi sembravano comunque abbastanza preparati ad un'evenienza come la mia, tanto che a seguito del piccolo malore sono stato portato in un'altra sala dove poco prima era stato condotto un altro paziente con disturbi simili. In ogni caso, hanno minimizzato il problema dicendomi che capita molto di frequente.

Concludendo, ho letto il foglietto illustrativo del medicinale e ho visto che effettivamente il sotalolo può interferire con alcuni anestetici causando ipotensione, quindi ho subito ricondotto il disturbo che ho avuto al rytmobeta unito all'anestetico.
Avrò cura di riportare l'episodio al cardiologo appena ne avrò occasione.

Nel frattempo volevo avere anche un Vostro parere: può essere stata questa la causa? In tal caso eviterei in futuro l'assunzione del betabloccante prima di qualsiasi tipo di intervento.

Ci sono modi per prevenire crisi di questo tipo, oltre all'accorgimento riportato dal gentile Dott. Stella, magari assumendo prima (ovviamente su prescrizione media) un ansiolitico a basso dosaggio?

Grazie ancora!



[#4]
Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buon giorno, a parte riferire certamente l'episodio al suo cardiologo, per rivedere l'opportunità della terapia, prima di un eventuale nuovo intervento a mio avviso lei non dovrebbe assumere assolutamente nulla che non sia stato prescritto e/o approvato dai medici che interverranno su di lei e come già detto riferire accuratamente l'anamnesi e l'episodio occorso.
I medici le sono sembrati preparati e tranquilli perchè il suo è un episodio che capita con una certa frequenza ed anche in pazienti che non assumono betabloccanti, ecco perchè ho affermato che non sono del tutto convinta che sia quella la causa anche se è possibile che possa aver avuto un ruolo.
Sulla interferenza dei betabloccanti con gli anestetici, con le dovute accortezze non l'ho mai osservata, ed inoltre nel suo caso non sappiamo che anestetico locale le hanno somministrato ed in che quantità
Quanto alla prevenzione, oltre quanto affermato sopra, è necessario monitorare da vicino i parametri del paziente durante e subito dopo l'intervento e dare l'Ok alla dimissione ( ovviamente per interventi come quello subito ed in A.L.) solo in pieno e certo benessere.
Cordiali saluti.

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