Anestesia per Osteoma Osteoide

Salve sono una donna di 42 anni il mio problema è un osteoma osteoide alla faccetta della L5 , bene dovendo sottopormi a trattamento di termoablazione , ho chiesto che tipo di anestesia mi sarebbe stato praticato e in un primo momento il radiologo interventista mi ha risposto che si doveva decidere con l'anestesista ,ma la scelta ricadeva o su un epidurale o una sedazione profonda accompagnata da una locale, ma ad una settimana dall'intervento premetto che sto morendo per il dolore di questo osteoma e me lo porto addosso da 10 mesi anche se mi è stato diagnosticato solo da 4 mesi ( prima i medici brancolavano nel buio ) , bene come stavo dicendo ad una settimana dall'intervento, vado al prericovero eseguo tutti gli esami del sangue e ecocardiogramma e spirometria, ma poi a colloquio con l'anestesista , questa mi riferisce che non mi sarà fatta nessuna anastesia generale perché nella sala della radiologia interventistica dell'ospedale dove devo fare la termoablazione non sono attrezzati per AG , inoltre non mi sarà fatta assolutamente nemmeno una sedazione profonda perché dice che in posizione prona è molto pericolosa perché non riesce a controllare le vie aeree ( mentre il mio oncologo dice che si può fare tranquillamente anche prona )
e in conclusione mi dice l'anestesista che lei sarà presente solo per eventuali complicanze ai fini giuridici, ma che l'anestesia mi sarà praticata dal radilogo interventista in forma di anestesia locale . Ora le mie domande sono 3
1) in anestesia locale si può arrivare alla faccetta della 5 vertebra lombare e trapanare per arrivare all'osteoma e praticare 5 minuti di termoablazione a 90 gradi senza sentire dolore ?
2) anche se fosse possibile ciò che ho scritto nella prima domanda , io potrei comunque avere paura e tremare o avvertire il freddo del tavolo o dell'ambiente circostante e tremare ( ricordo che in travaglio per il parto tremavo , poi ho partorito naturalmente e benissimo soglia di dolore alta la mia ) , ma comunque potrei compiere movimenti involontari e la termoablazione mie richiede estrema precisione , quindi necessito di una sedazione .
3) in posizione prona si può effettuare anche la sedazione profonda ed è consigliabile ?
Voglio aggiungere che soffro di rinite vasomotoria e di lieve asma di probabile componente allergica dopo la visita dello pneumologo mi è stato prescritto INNUVER spray mattino e sera per 7 gg ovvero fino all'intervento che a questo punto non so se farò più in questo ospedale causa paura della NON ANESTESIA . HO PAURA DEL DOLORE O CHE PER UN MOVIMENTO INVOLONTARIO L'INTERVENTO NON RIESCA BENE . STO SOFFRENDO TROPPO GIA' CON IL DOLORE DELL'OSTEOMA OSTEOIDE CHE DI NOTTE MI UCCIDE !
Grazie fin d'ora per la vostra gentile ed umana risposta , le fragilità di noi pazienti dovrebbero essere comprese da chi è in una posizione di forza spirituale intelletuale o fisica che sia !
Saluti
impaurita addolorata .
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile signora buon giorno, mi trovo perfettamente d'accordo con l'anestesista che l'ha visitata: una sedazione profonda in posizione prona può comportare dei problemi di gestione delle vie aeree.
Mi spiego meglio: in sedazione profonda, che comporta il respiro spontaneo senza presidi, ci possono essere dei "momenti di apnea" e quindi, se le vie aeree non sono di agevole accesso, dei problemi.
Inoltre una sedazione profonda non è una A.G., ma richiede un minimo di apparecchiature di controllo per la sicurezza del paziente che in Radiologia forse non ci sono, anche se dove un anestesista fa una assistenza ad una a. locale, un minimo di strumentazione ci dovrebbe essere, perché in mancanza di essa un anestesista è del tutto inefficace.
Mi spiace contraddire il suo oncologo, ma ciascuno ha le sue competenze.
Del resto se questi sono i protocolli operativi di quell'Ospedale vuol dire che si può fare, ma i pazienti sono diversi tra loro e Lei ha tutto il diritto di avere paura e quindi dovrebbe essere possibile una flessibilità organizzativa.
Che dire? Provi a parlare col suo oncologo per vedere se si può eseguire la procedura in ambiente attrezzato per garantirle il confort di cui ha tutto il diritto non disgiunto però dal massimo della sicurezza.
Cordiali saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
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Dottoressa Anna Maria Martin

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