Tendinopiatia calcifica

Soffro da oltre una settimana di una dolorosissima infiammazione alla spalla dovuta alla presenza di una "grossolana formazione calcifica nelle parti molli verosimilmente borsali a livello del trochite omerale" (rx del 19/1). La RMN evidenzia: "all'interno del cavo atricolare minima quota liquida che ne distende i recessi capsulari. Discreta iperintensità di segnale della giunzione miotendinea del muscolo sovrascapolare, come per lesione da attrito di grado moderato" In riferimento alla formazione calcifica la RMN evidenzia "discreto edema delle strutture capsulari adiacenti. Note degenerative interessano il cercine glenoideo". Sto effettuando da 5 gg sedute di kinesi passiva, associate a laserterapia, algomion, ultrasuoni freddi, massaggio shatsu. Putroppo il dolore non accenna a cessare. Vi chiedo, stante la nota ciclicità del fenomeno, se non sia a questo punto opportuno, una volta asciugatisi gli edemi, procedere ad un intervento di pulizia del tendine, che ponga fine una volta per tutte alla mia patologia. Lo specialista mi ha consigliato un altro rx fra 30 gg per poi valutare il da farsi. Io sono al limite della sopportazione e vado avanti con 2 bustine di Voltfast al giorno. Grazie
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Dr. Giampiero Fichera Reumatologo, Medico internista 79 1
Da quanto esposto lei ha una periartrite scapolo-omerale o della spalla. Tale patologia, purtroppo, richiede molto tempo e pazienza prima di essere domata. Innanzi tutto: tenga in attività la spalla senza sovraffaticare l'articolazione (istintivamente si tende a tener ferma la spalla: è un errore che spesso facilita calcificazioni e limitazione funzionale), poi potrebbe giovarsi di cicli di ultrasuoni e probabilmente cicli di iniezioni intrarticolari.

Giampiero Fichera

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dopo
Utente
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Grazie Dr Fichera, continuerò nella fisioterapia, che mi pare stia facendo lentamente regredire il dolore e mi aiuta nello scongelare la spalla (infatti, come Lei dice, per paura di farmi male, non la muovevo quasi più). Tuttavia, all'esito del prossimo radiogramma, fra circa 20 gg, lo specialista non ha escluso un intervento. Se questo fosse risolutivo, lo farei senza indugio. La mia pazienza, che Lei dice giustamente si deve avere in patologie tipo quella che mi affligge, in caso di recidiva fra qualce mese, potrebbe anche esaurirsi...
Cordialmente
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Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Gentile utente,
tenga presente che le calcificazioni della borsa subacromiale possono formarsi così come scomparire dato che sono causate dalla precipitazione di sali in soluzione. Prova ne sono le "apparizioni" e le "scomparse" in radiografie successive. E' per questo che il suo ortopedico le ha fatto ripetere le radiografie. Tenga inoltre presente che in fase acuta (se il dolore è molto fastidioso) è possibile infiltrare (una volta sola, data l'età) l'articolazione con buon beneficio. La semplice tendinite calcifica a mio parere non è una indicazione all'intervento, ma alla fisioterapia che deve essere condotta con competenza e per 2-3 mesi almeno.
Cordialità

Dr Simone Cigni

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Cigni. Infatti...lo specialista mi ha detto che non devo farmi prendere dalla frenesia di operarmi, essendo questa una patologia che ha le sue fisiologiche fasi. Sto seguendo il consiglio di fare fisioterapia, in uno dei migliori centridi Roma e francamente ne sto traendo grandi benefici. La fase acuta è passata e ho ripreso una discreta mobilità articolare. La prox settimana farò anche le onde d'urto, adesso che il dolore è passato. Rimango comunque piuttosto preoccupato di dover affrontare...fra mesi, un'altra crisi. Non so se psicologicamente sarei pronto a passare 20 gg come quelli appena trascorsi. Ma è davvero così probabile una recidiva?