Ascesso a seguito di una piccolissima ciste sottocutanea

A seguito di una piccolissima ciste sottocutanea nella zona sotto inguinale della coscia sinistra, un infiammazione con conseguente ingrandimento della stessa, sono andato presso l'ambulatorio del medico di base (tra l'altro specializzato in chirurgia...) dove a primo impatto mi disse di non preocuparmi in quanto un "ascesso" e poi lo descrisse in forma latina... che non sono in grado di scrivere. Decise da subito di comprimerlo manualmente fin tanto che una liquido giallastro fuouscì dalla zona in questione... poi mi disse di non preocuparmi in quant molto frequente... d' accordo di rivedersi dopo 3 giorni in ambulatorio. Ma la stessa sera, dolori, gonfiore quanto una saponetta, e probabilmente qualche linea di febbre, la mattina scrivo una mail al Medico, e mi convoca subito. Anestesia locale, bisturi, incisione , spurgo. Sembrava tutto ok in quanto mi disse che la ciste era fuori uscita!!! mi lascia una garza inserita come drenaggio poi copre il tutto con una garza. Adesso dopo 3 giorni vado alla 1à medicazione, con fare deciso mi strizza la ferita dopo aver rimosso la "garza drenaggio" un dolore atroce, non sono all'altezza e mi lamento.... lui mi dice che dobbiamo insistere perchè dobbiamo fare uscire la ciste... al che chido "ma non me l'aveva rimossa dopo l'incisione..." risposta: e uscito solo un piccolo pezzettino... e mi invita ad eseguire ulteriori spremiture anche a casa !!! così magari esce anche la famosa "ciste"... Guardate io mi trovo con una garza conficata nella ferita (lui ha aggiunto poi di tenerla sempre umida con una soluzione al 2% di amuchina) un gonfiore pari ad un "kiwi" e con una paura incredibile che magari la ferita si rimargini con la ciste ancora dentro.... sono disperato e tra 1 giorno dovro tornare in ambulatorio per la seconda "manipolazione"... se questa ciste non viene fuori???? datemi un parere ringrazio anticipatamente. Saluto.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

il trattamento di una cisti sebacea suppurata (come sembra di poter interpretare il suo caso) prevede l'incisione e il drenaggio del suo contenuto; le successive medicazioni hanno lo scopo di portare a "guarigione" la fase suppurativa. Un successivo intervento sarà poi necessario per la definitiva asportazione "a freddo" della cisti.
Solo in casi eccezionali e fortunati è possibile procedere alla rimozione per intero (e con manovre chirurgiche) della cisti nel corso dell'intervento di incisione e drenaggio e ottenere così una guarigione definitiva.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Intanto ringrazio, poi devo dire che proprio su consiglio del mio Medico a casa un paio di volte al giorno mi "massacro" con delle "strizzature" dal sotto verso esterno chiaramente senza togliere il drenaggio anche perche ricordo che la zona interessata è appena sotto l'inguine della coscia sinistra leggermente posteriore e non riesco a vedere l'incisione... ma più di così non sono capace... poi se il Medico vorrà manipolarmi anche con l'asilio del "bisturi" spero che mi faccia un'anestesia locale... altrimenti sarà molto dura perchè non riesco asoffrire e a stare fermo, non sono mica un manichino, Lui mi ha già richiamato che protesto troppo in merito alla medicazione, ma: strizza, entra nella ferita con non so che cosa... Beati coloro che riescono a soffrire... a me fa svenire !!!! Poi mi scusi l'eventuale rimozione a freddo, sempre ambulatoriale? Eventualmente a che distanza dalla possibile guarigione? Comunque mi disse che un pezzettino era venuto fuori, come devo interpretare questo particolare...!!!? Ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DELLA DISTANZA e senza voler interferire con le valutazioni del Collega che la sta curando, mi permetterei di consigliarLe di astenersi dall'ulteriore "spremitura" dell'ascesso che, se sufficientemente drenato (aperto), potrà avvalersi vantaggiosamente dell'applicazione di borsa calda per una più rapida risoluzione.
Sul destino della cisti si potrà fare una valutazione solo ad esaurimento della fase infiammatoria (ferita guarita ricoperta da cute senza segni di infiammazione). La sua verosimile persistenza si avvarrà della rimozione con un intervento ambulatoriale in anestesia locale e senza ulteriori sofferenze.
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Utente
Utente
Ringrazio , magari tra qualche tempo aggiornerò la discussione sperando in sviluppi positivi, contribuendo magari a colmare la normale "ignoranza" nei casi tipo il mio, in quanto ho trovato nel archivio di discussione molto materiale, ma sopratutto sul tipo di cisti o ascessi del "fondo schiena" o alla schiena stessa... quindi ringrazio nuovamente il Medico intervenuto e vediamo un pò. Salute a tutti.