Regressione ernia inguinale sx

Buonasera,ho 54 anni;
circa un anno fa a seguito di visita chirurgica mi è stata diagnosticata l'ernia in oggetto che si presentava come una evidente tumefazione nella zona sinistra del pube all'altezza della radice del pene.Tipici i relativi sintomi(fastidio,pesantezza ma mai dolori acuti e insopportabili). Il chirurgo disse che con comodo e senza urgenza poteva essere programmato l'intervento che però non è sin'ora avvenuto a causa della chiusura del reparto opspadaliero al quale mi sono rivolto. Nel frattempo,quindi per circa un anno,ho indossato,(togliendola solo la notte), sebbene fastidiosissima, una mutanda contenitiva tipo Orione con tassello rinforzato nella zona interessata.Durante questa estate però,per ovvie ragioni di abbigliamento estivo,ho dismesso l'abitudine di indossare la mutanda di cui sopra e devo dire che nonostante i miei continui timori che la cosa potesse ripresentarsi, non ho più osservato la tumefazione ne accusato più i sintomi sopra menzionati(cosa che del resto era già via via migliorata durata l'anno). Alla luce di quanto illustrato è possibile sia avvenuta una regressione dell'ernia che mi auguro di carattere permanente e tale da scongiurare l'intervento chirurgico? Grazie delle gentili informazioni che al riguardo vorranno farmi pervenire.
SM
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
In linea di massima, un' ernia esistente non 'regredisce' spontaneamente. E' possibile che la diagnosi iniziale non fosse corretta oppure che adesso l' ernia sia meno 'evidente' ma tuttora presente.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto grazie Dr.Favara della Sua gentile risposta che mi conferma ciò che iniziavo a pensare(errata diagnosi ovvero presunta regressione dal momento che tutta la comunità scientifica sembra essere concorde sulla pressochè impossibile guarigione se non per via chirurgica).Tuttavia quella Sua espressione "in linea di massima" mi lascia ancora sperare di non dover ricorrere ai c.d. "ferri".Nel frattempo mi rimetto le mie "odiate/amate" mutande contenitive e mi risottoporrò, come penso anche Lei sia dello stesso avviso, ad una nuova visita. Ancora grazie
SM
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Prego, non ho capito tuttavia perche' vuole usare le mutande elastiche se non avverte piu' nulla.
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Utente
Utente
Indossare questo indumento elastico rivelatosi decisivo,vero o presunto, nel far rientrare la tumrefazione(sempre ammesso che di ernia si sia trattato e si tratti) mi offre un senso di sicurezza forse più in senso psicologico che non a titolo preventivo. A scopo cautelativo però,l'uso che faccio della moto, mi porta frequentemente nelle soste ai semafori e nel traffico cittadino di roma a dover poggiare a terra il piede sinistro per tenermi in equilibrio e i piccoli sforzi che ne derivano temo possano pregiudicare qualcosa. Certo è che non ne faccio più l'uso assiduo dell'anno trascorso. Staremo a sentire cosa mi diranno alla prossima visita. Grazie ancora
SM
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Mi permetto di inserirmi soltanto per farle presente che l'utilizzo di mutande elastiche come quella citata sono in linea di massima da sconsigliare ai pazienti da candidare all'intervento chirurgico; questo perche' a volte agevolano la formazione di lacinie tissutali che possono rendere piu' difficoltoso l'intervento stesso.
Diverso il discorso per quelle persone che, per qualche ragione, non verranno probabilmente mai sottoposte ad alcun intervento chirurgico; a questi pazienti le mutande elastiche possono portare qualche beneficio: non hanno certo la capacita' di riparare la porta erniaria, ma magari possono ridurre la sintomatologia dolorosa e scongiurare qualche possibile complicanza.
Naturalmente io non conosco il suo caso, quindi le scrivo solo concetti generici. Credo pero' sia venuto il momento di recarsi a Visita Specialistica Chirurgica (in un altro Ospedale, se quello a cui si era rivolto e' tuttora chiuso...) al fine di fare un punto sulla situazione che non sia soltanto basato sulle sue sensazioni, ma anche sull'obbiettivita' clinica che puo' essere dedotta soltanto appunto con una visita accurata.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
Grazie Dr.Spina per le Sue precisazioni e consigli.
SM
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Di nulla. Ci comunichi, se vuole, l'esito della visita chirurgica.
Cordiali saluti
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