Sbalzi di pressione: quali conseguenze e rimedi

Sono un uomo di 37 anni, con madre soggetta ad ipertensione cronica. Dopo alcuni episodi di sbalzi pressori tra maggio e giugno, ho effettuato elettrocardiogramma e test da sforzo: entrambi negativi. Il mio medico non mi ha prescritto nessuna terapia addebitando gli episodi a un periodo di stress e ansia, consigliandomi di distrarmi e fare del leggero podismo. In effetti ho poi trascorso bene l'estate con una media pressoria di 125/75 (a volte anche inferiore).
Adesso purtroppo temo di essere tornato nella fase precedente: ho anche riscontrato a casa valori come 159/93, salvo poi scendere nelle misurazioni effettuate nei minuti immediatamente successivi (o in seguito a 20' di podismo). Si tratta dunque di valori determinati sempre dall'ansia? Quando ci si deve realmente preoccupare dei valori pressori, al di là delle possibili cause scatenanti? Cosa consigliate in merito?
Vi ringrazio molto per l'attenzione e la cortesia.
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Dr. Giuseppe Pugliese Cardiochirurgo 89 3
prova a fare un holter pressorio, e tutti gliesami ematichi e strumentali che possano escludere una ipertensione secondaria. (funzionalità renale, stenosi arteria renale, ostruzione vie del tratto urinario inf. esami tiroidei, funzionalità e morfologia surreni..)se tutti negativi e il problema persiste comincia a seguire un regime dietetico per ipertesi e povero di sale. se i valori non tendono a normalizzarsi non ti resta che la terapia medica..

Giuseppe Pugliese

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la tempestività e la chiarezza della risposta già data e chiedo ancora un chiarimento perché sono molto preoccupato e temo in questo modo di peggiorare la mia situazione.
I miei valori pressori rientrano in alcuni casi, se interpreto correttamente, nel range cosiddetto di “Ipertensione lieve di grado 1” (questo nella situazione già descritta, vale a dire: uomo, 37 anni con madre ipertesa cronica, non fumatore né bevitore, faccio saltuaria attività fisica, peso 70 kg e sono alto 1,75 e talvolta, forse per momenti di stress o ansia come questo, riscontro picchi di 150/95 di pressione salvo poi scendere di molto nelle misurazioni immediatamente successive).
Domanda: devo preoccuparmi e prendere in considerazione l’ipotesi di una terapia anche se il riscontro di tali valori è sporadico nella giornata? In altre parole: quando i valori possono essere ritenuti “dannosi” e “preoccupanti”? Lo sono solo se alti e continui, o anche se alti e registrati saltuariamente e al di là delle possibili cause scatenanti (ansia, stress, “sindrome della prima misurazione”)? Grazie molte per la cortesia ed il prezioso servizio che fornite che dovrebbe a mio giudizio avere più riconoscimenti.
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Dr. Giuseppe Pugliese Cardiochirurgo 89 3
i danni da pressione sono cronici e solo raramente acuti ma per valori eccessivamente alti e in soggetti con particolari anomalie. gli organi bersaglio sono il cuore, la retina e il rene. percui i suoi valori per, causare tali danni, dovrebbero essere superiori alla norma per la maggior parte del tempo.

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