Suicidio con antidepressivi e autopsia

Gentile dottore, le pongo un quesito: un giovane muore in casa per una emorragia, quindi viene trasportato all'ospedale, dove il medico legale stabilisce la causa della morte. Questo medico segnala il decesso all'autorità giudiziaria, la quale dopo un paio di giorni darà l'autorizzazione per la sepoltura. Domando: se c'è stata la segnalazione all'autorità giudiziaria da parte del medico vuol dire che quest'ultimo era certo del fatto di trovarsi di fronte ad un decesso "non naturale", o in questi casi basta soltanto un fondato sospetto? L'assunzione di una grossa quantità di antidepressivi è compatibile con un evento emorragico mortale? In linea teorica è possibile che in caso di suicidio non venga eseguita una autopsia sul cadavere da parte di un perito nominato dal giudice, e che quindi questo possa essere sepolto in così breve tempo?
Grazie
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Dr. Paolo Porcu Medico legale 10
Caro Amico....
mancano alcuni tasselli importanti nel suo racconto, ma in linea di massima posso rassicurarla su alcuni punti fondamentali, ricordandole che è inesistente l'equazione:
MORTE NON NATURALE = AUTOPSIA:

1) l'esecuzione di un accertamento autoptico di questo tipo è di insindacabile pertinenza del magistrato che ordina perciò una cosiddetta "autopsia giudiziaria" ("autopsia diagnostica" è altro concetto, irrilevante nella fattispecie), quando dovesse ritenere opportuno, sulla base di fatti a suo giudizio di rilievo (rapporto del medico, testimonianze, indagini, etc.);

2) il "rapporto" del medico legale alla magistratura è obbligatorio(ricordiamoci che stiamo parlando del decesso di una persona giovane, probabilmente senza gravi patologie organiche, etc.), ma non per questo, ripeto, è automatica la richiesta di autopsia da parte del magistrato;

3) l'assunzione, di farmaci antidepressivi (soprattutto se massiva) è compatibile con episodi emorragici (p.es.: emorragia cerebrale).

Per concludere, sulla base di ciò che Lei racconta, ritengo che il magistrato abbia concesso il permesso al seppellimento, senza richiedere un riscontro autoptico, in quanto non ha ritenuto "poco chiara" la situazione prospettata. Cordiali saluti.
Paolo Porcu

Dott. Paolo Porcu
Dirigente Medico (ASL) nella SSD di Medicina Legale

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Dr. Antonio Frailis Medico legale, Medico igienista 11
Gentile amico,
intanto è necessario sapere se il soggetto, di giovane età, muore per una emorragia verso l'esterno ( ovvero ben visibile e già indirizzata diagnosticamente ) o interna ( ed allora la diagnosi è solo predittiva senza una autopsia ).
Perchè il soggetto è stato portato all'ospedale ? Il medico legale dell'Ospedale non può che fare una diagnosi solo presuntiva di morte se non si avvale di una autopsia fatta con tutti i crismi, attenzione tale indagine può essere fatta anche solo a scopo diagnostico, non è detto che venga imposta dal Magistrato.
Certo che, di fronte ad una morte di un soggetto di giovane età, in assenza di segni certi di malattia, la segnalazione alla Autorità Giudiziaria è sempre consigliata, anche in presenza solo di un sospetto di morte innaturale : al proposito è bene ricordare che se la morte non è naturale ( malattia compresa ) è sempre violenta ( da infortunio, da omicidio, da suicidio, da trauma stradale, ecc. ) ed ecco che, a questo punto, è necessario sapere perchè è morto il soggetto : per malattie congenite trasmissibili alla prole ( aneurismi vari, sdr. di Brugada, aritmie, displasia congenita del cuore destro, ecc. ) oppure si tratta di una morte legata ad una ipotesi di reato ? Omicidio, autosoppressione o che ?
Per rispondere al suo secondo quesito si può ragionevolmente affermare che SI, l'assunzione massiva e contemporanea di farmaci antidepressivi può mortare alla morte per emorragia cerebrale.
Nel caso di specie, da quanto da lei raccontato, si può verosimilmente raccogliere la ipotesi che il Magistrato non abbia ritenuto necessaria la autopsia, ne a fini diagnostici, ne a fini di Giustizia e, partendo da una propria convinzione o da altri elementi che noi non conosciamo, ha dato il nulla osta alla sepoltura in breve tempo.
Cordialità.
Antonio Frailis

[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Innanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte esaustive...voglio inoltre precisare che si è trattato di una emorragia esterna, con una copiosa deiezione di sangue che ha coperto una parte del volto... si trattava di un mio amico d'infanzia....ma non essendo un parente non ho potuto accedere ad informazioni ufficiali sulla causa della morte... so solo che lo hanno trovato morto nel letto con il volto imbrattato di sangue, che faceva da anni uso di antidepressivi e che da diverso tempo aveva manifestato propositi di suicidio. La famiglia con gli amici è stata molto reticente e ha parlato genericamente di una emorragia...so anche che i parenti hanno negato il consenso per l'autopsia, o almeno così mi è stato riferito. Il mio amico aveva 26 anni e lo frequentavo da quando ne avevamo 6... mi sembra assurdo che a distanza di un mese stia ancora a domnadarmi se sia stato un suicidio o no...per quanto conoscendo la sua situazione sia persuaso che si sia trattato effettivamente di un suicidio.
Ma non c'è proprio modo di accedere a delle notizie ufficiali sulla causa di morte anche senza essere un parente del deceduto? Vi ringrazio ancora e vi saluto
[#4]
Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
non solo non è possibile,ma poichè la morte non blocca, in Italia, il segreto professionale nulla è trasmissibile neanche della anamnesi vitae del soggetto e dunque....Per gli altri aspetti concordo ovviamente con i colleghi che mi hanno preceduto nella risposta in maniera talmente esaustiva che nulla è ulteriormente precisabile