Erezione durante il rapporto sessuale

Salve.Preannuncio che pur se di età abbastanza avanzata (33 anni) "non ho avuto grandi esperienze" sessuali.
Per tutti questi anni la mia attività sessuale si è limitata alla masturbazione con regolare ma non ossessiva frequenza. Con questa attività, accompagnata da fantasie erotiche e/o immagini, il pene ha praticamente sempre raggiunto una sana e consistente erezione+eiaculazione.
Ora sono con una ragazza, con cui c'è grande trasporto,intimità ed eccitazione, ma durante il rapporto, nonostante varie tentativi e aiuti da parte sua (compreso sesso orale), faccio fatica a raggiungere un buona erezione e soprattutto a mantenerla. Questo mi frena dal provare la penetrazione,perchè timoroso di non riuscire a raggiungere una sufficente "durezza" o cmq di non riuscire a mantene l'erezione.
Sembra folle ma con la masturbazione "manuale" riesco a raggiungere una consistente erezione, anche duratura e anche in assenza della partner.L'erezione arriva anche se lo stimolo manuale è della mia partner (ma in misura minore che con la mia) e addirittura più facilmente se non c'è contatto diretto con il pene (sui vestiti, quasi che l'aspetto "di trasgressione" fosse d'aiuto).
Varie volte al mattino o in altre circostanze il pene risulta in erezione, così come se mi trovo a pensare a fantasie o immagini erotiche:in quelle occasioni sono consapevole che in brevissimo tempo, con la masturbazione manuale,otterrei un'ottima erezione.
In occasione del rapporto orale(dove è "+ facile" la preparazione "manuale" prima del sesso)anche qui il pene in erezione sembra perdere un po' la sua consistenza, cosicchè la fase finale per l'eiaculazione deve essere necessariamente manuale e non necessariamente avviene al massimo dell'erezione.
Tuttavia l'eiaculazione giunge in modo soddisfacente e stimolante.

Aggiungo come informazioni (se utili) che il pene è di dimensioni nella media (18/20 cm in erezione) e che a 19 anni mi hanno diagnosticato un leggero varicocele, con dimensione di un testicolo un po' ridotta, ma che a seguito di visita andrologica.
ho eseguito una serie di esami, doppler e spermiogrammi, ma a seguito di vista andrologica mi è stato detto di non preoccuparmi e di non intervenire.
Sono una persona in salute, atletica e con una forte massa muscolare(la causa non può essere la carenza di attività fisica, in particolare dell'attività aerobica). Non fumo, non bevo e non faccio uso di droghe. Tengo, questo sì, ritmi di vita piuttosto stressanti al lavoro.

Potrebbe essere dipendente da una sorta di "assuefazione" ad un certo tipo di sessualità (masturbazione, accompagnata da fantasie erotiche o da immagini), sviluppatasi negli anni data la prolungata astinenza di rapporti con partner?
Del tipo che il mio corpo si sia abituato ad avere piacere solo ed esclusivamente in quel modo?
Immagino che possa incidere anche l'ansia derivante dall'inesperienza e dal non sapere se "funzionerà".
Ritenete che possano esserci ragioni fisiologiche?
Grazie dell'aiuto.
[#1]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,sicuramente l'aspetto psicologico e' preponderante ma,al fine di
fare chiarezza a 360 gradi e' indispensabile che,assieme allo psicosessuologo,un andrologo ponga una rigorosa diagnosi che permettera' una corretta,eventuale,terapia.Cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egregi Dottori,
nel ringraziarvi per la vostra attenzione volevo aggiornarvi sull'evoluzione della situazione.
Sono stato visitato da un andrologo.
*Esami del sangue tutto normale (colesterolo appena appena alto)
*Livelli ormonali: testosterone 6.66 (range 2.8-8.00), prolattina 7.9 (2.1-17.7), TSH 1.06 (0.25-5.00), LH 4,7 (1.7-8.6), FSH 2.8 (1.4-18.1), Estradiolo 53 (12-41)
*Ecografia dell'apparato urogenitale: tutto bene
*Ecocolordoppler BASALE arterie peniene: tutto bene
Aggiungo però che mi hanno riscontrato dei livelli di pressione un po' altini (135-95/100)... mi hanno detto che dovrò verificare e tenere monitorati i valori (per capire se possano dipendere da una certa ansietà nella misurazione). Inoltre sono nato con una lieve stenosi dell'aorta polmonare, che però non mi ha impedito di praticare sport a livello agonistico.
Come scritto nel primo consulto, mai fumato, non bevo, non mi drogo e sono in ottima forma atletica.

L'andrologo dice che stanti queste analisi, l'età, il relativo grado di esperienza, l'ansietà e lo stato di buona salute generale, le difficoltà di erezione sono probabilmente da imputare a ragioni di carattere psicologico.
Mi ha prescritto il Cialis mezza compressa da 20mg, come "aiuto", ipotizzando che tra un po' potrebbe anche non servirmi più.
In effetti io non ho difficoltà a raggiungere (sotto stimolazione, soprattutto manuale, ed eccitazione) un'erezione molto consistente.
Il mio problema è il mantenimento: cioè, p.e. sono disteso, vengo sitmolato, raggiungo un'erezione potente e mi giro per provare il cambio di posizione o cose simili) e il pene perde di consistenza.
Mi accorgo che succede anche quando comincio a pensarci.
Se il pene è costantemente stimolato manualmente dalla mia partner tende invece a mantenere un'erezione abbastanza costante e consistente (anche se una volta arrivato al "massimo", spesso perde un po' di "intensità").
Alcune volte poi mi capita di arrivare ad avere lo stimolo eiaculatorio con il pene non al massimo della sua erezione.

Ho provato una sola volta finora il cialis e devo dire che ne ho sentito l'effetto (pene ancora più duro e ingrossato, sempre dietro stimolazione ed eccitazione).
Anche in quel caso però mi è capitato, a fronte di erezioni poderose, di avvertire una riduzione di consistenza a seguito del cambio di posizione (o dell'inizio del rapporto dopo i preliminari).

Può trattarsi di un problema fisiologico (per esempio noto che l'indurimento cresce se la mia partner nella stimolazione manuale stringe il pene alla base)? o il problema è che faccio durare troppo i preliminari e invece dovrei iniziare subito il rapporto non appena sento di raggiungere la massima erezione "per sfruttare il momento"? Il fatto è che uno non sa in realtà quanto dovrebbe durare la sua erezione al massimo, per cui fa un po' fatica a capire se va tutto bene.

Altra domanda: qualora dovessero riscontrare dei problemi pressori da trattare farmacologicamente, questo inciderebbe sulla capacità erettiva? e per quanto riguarda l'interazione con cialis o altri farmaci, ci sarebbe delle difficoltà (del tipo che i farmaci contro l'ipertensione potrebbe neutralizzare l'effetto del cialis)?

Vi ringrazio per l'attenzione, per i vostri cortesi riscontri e per il validissimo aiuto che date attraverso questo servizio.
Complimenti!
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