Trazione di canini inclusi

Buona sera,
dall’età di 13 anni so della inclusione palatale di entrambi i canini. Purtroppo essendo stata sfortunata per quanto riguarda la salute,ho portato un busto ortopedico dagli 11 ai 19 anni per gravi problemi alla colonna vertebrale, non mi sono sentita di risolvere la situazione dei miei denti prima. Ora a 24 anni mi trovo in difficoltà perché uno dei due canini da latte, entrambi ancora in arcata, ha iniziato a muoversi. Dagli esami che ho eseguito, panoramica, teleradiografia e tac, emerge appunto questa inclusione palatale. Il canino di destra, leggermente più alto di quello sinistro è un pochino inclinato cosicché la sua corona è molto vicina alla radice di un incisivo. Il canino di sinistra è molto più basso, dalla teleradiografia si vede come la punta della sua corona sia a livello dell’attaccatura della corona dell’incisivo nato, ma sebbene perpendicolare “al terreno” essendo esattamente dietro all’incisivo nn è mai sceso. Il confronto degli esami eseguiti quando avevo 13 anni con quelli attuali rivela come i denti si siano mossi, a un occhio “non del mestiere come il mio” poco ma tutti gli specialisti che ho sentito notando questo fattore e la posizione dei denti hanno consigliato una trazione chirurgica (alcuni hanno stimato addirittura i tempi di discesa dei denti, canino destro circa un anno canino sinistro max 6 mesi). Inoltre avverto sempre come una sensazione di prurito nella zona del palato in cui si trovano i canini, il rigonfiamento è addirittura visibile a occhio, e una porzione di palato (dalla parte destra) si è tagliata (non si vede il dente).
Tutti i medici sentiti mi hanno parlato di un’unica tecnica di trazione che prevede l’ancoraggio diretto del dente mediante attacco ortodontico riportando, tramite un elastico, la trazione sull’arcata superiore. Ho iniziato la terapia presso uno studio della mia città, mi è stato applicato l’apparecchio sull’arcata superiore con attacchi estetici. Dovrei sottopormi all’intervento di sbrigliamento dei canini ma qui sorgono i miei problemi. Nonostante gli esami fatti il chirurgo non mi vuole spiegare esattamente in cosa consiste l’intervento e nelle conseguenze in termini di ripresa che questo comporta. Informandomi in internet ho appreso che il metodo scelto per l’intervento è invasivo, prevede una sostanziale perdita ossea e a volte provoca difficoltà a parlare perché il gonfiore si estende internamente. Attraverso lo stesso metodo ho appreso anche che gli attacchi estetici solitamente non sono adatti a sopportare una tale trazione.
Le chiedo se potrebbe spiegarmi in cosa consiste l’intervento, quali sono gli aspetti del post-operatorio, se la trazione con attacco ed elastico che dall’interno della bocca viene portato sugli attacchi esterni rende difficoltoso parlare e la chiusura dei denti (come secondo problema infatti ho il morso profondo a seguito del quale gli incisivi superiori coprono completamente quelli inferiori).
La ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Vincenzo Bellinvia Dentista, Chirurgo maxillo facciale, Ortodontista, Gnatologo, Microchirurgo 88
L'intervento,in genere eseguito in anestesia locale,consiste nel creare un opercolo nell'osso,dopo avere eseguito un lembo mucoso a riposizione,ovvero dopo avere "ribaltato" il pezzo di gengiva sovrastante il dente da far erompere.
Poi viene messo un piccolo attacco sul dente per esercitare trazione attaccandosi con degli elastici a catenella ai denti precedentemente bandati.
Se i canini sono vestibolari ovvero esterni il Suo morso profondo non è un problema.
Il decorso postoperatorio,ove non si presentassero complicanze,non dà particolari problemi,al di là di gonfiore e dolore,perfettamente controllabili con gli antinfiammatori.
Escluderei gli attacchi estetici.Sono più deboli,meno "precisi"(ovvero lo slot o fessura dove va l'arco si può deformare)e non più estetici,a mio parere,di quelli metallici.
Mi pare sia sulla buona strada:non demorda!
Mi faccia sapere come va.
Cordialmente
Enzo Bellinvia

DOTT. VINCENZO BELLINVIA
Medico chirurgo
Spec. in ortognatodonzia
Spec. in odontostomatologia
Spec. in chirurgia maxillo-facciale

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Dr. Silvestro Accardo Dentista, Gnatologo 74 1
concordo pienamente con il collega. anche io escluderei l'uso degli attacchi estetici a favore di quelli tradizionali. serena ed in bocca al lupo

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per la tempestiva e gentilissima risposta.
Allo stato attuale l'intervento di sbrigliamento dei canini è fissato per la fine del mese di marzo.
Non so se i miei denti sono vestibolari poichè mi è sempre stato detto di avere una inclusione palatale, ho quindi pensato fossero nel palato. Dal momento che la decisione presa dai medici che mi stanno curando è quella di sistemare l'arcata inferiore solo dopo aver eseguito la trazione presumo che i canini siano vestibolari.
Grazie ancora.
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Dr. Marco Capozza Dentista, Ortodontista, Gnatologo 636 18 3
Gentile utente
concordo con i colleghi precedenti ma le consiglio di non chiedere sostituzioni di attacchi e di affidarsi alle cure con fiducia. Gli attacchi estetici sono generalmente più fragili e forse non abbastaza estetici ma una volta applicati è meglio non rimuoverli sino alla fine della terapia.
Cordiali saluti

Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/

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dopo
Utente
Utente
Avevo chiesto gli attacchi estetici a causa del mio lavoro, sono hostess di volo su un jet privato, ritenevo avessero un minore impatto visivo, in questo senso sono soddisfatta.Ora però è sorto,almeno pare,un nuovo problema. All'inizio della terapia mi era stato assicurato che data la posizione dei miei denti era possibile iniziare la trazione lasciando in arcata i canini da latte.Nell'ultima visita le cose sembrano essere cambiate e suggeriscono una estrazione già in sede d'interveto.Questo mi creerebbe molti problemi di natura lavorativa poichè i miei denti sono piccoli e gli incisivi conoidi quindi lo spazio sarebbe visibile nn solo lateralmente ma anche frontalmente.Cosa mi suggerirebbe? Inoltre se la trazione nn portasse ad un esito positivo il creare un ponte adesivo invece di un impiamto che mi costringerebbe a un lungo periodo senza canini potrebbe essere una buona alternativa? I miei medici non appoggiano questa soluzione, come nemmeno il classico ponte, tanto che se dovesse diventare necessaria dovrei cambiare studio dentistico.
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Dr. Marco Capozza Dentista, Ortodontista, Gnatologo 636 18 3
Gentile paziente
Durante una terapia complessa, come appunto la disinclusione ortodontica di due canini, sono presenti problemi estetici, funzionali ed anche di "tecnica ortodontica", pertanto purtroppo è meglio fare effettuare le cure necessarie nella maniera più comoda possibile anche per il dentista.
Per riempire uno spazio dovuto all'estrazione dei canini da latte o anche alla successiva estrazione del canino incluso, si possono applicare denti artificiali sul filo ortodontico.
I denti conoidi possono essere modificati in maniera reversibile con composito (coronoplastica) o definitiva (per eventuali faccette in ceramica è meglio aspettare la fine della terapia).
Il ponte adesivo sui frontali, nella mia esperienza, non è da ritenere una soluzione valida a lungo termine a causa dei distacchi frequenti per interferenze occlusali.
Gli impianti sono una valida terapia e talvolta è possibile effettuare un caricamento immediato o precoce.
Sono quasi sempre possibili tempi variabili e poco prevedibili in cui non possono essere presenti i canini in arcata!
Cordiali saluti