Infarto e bypass

Buonasera,
avrei bisogno di chiarimenti riguardo la situazione di mio padre, 57 anni,diabetico, che ha subito nel dicembre scorso un infarto non Q con operazione di triplice bypass. Rileggendo la coronarografia effettuata prima dell'intervento ho notato che oltre alle lesioni sull'IVA, su cui si è intervenuto con AMI, e di quelle sulla Cdx e sulla MO su cui invece si è intervenuto con BPAC venosi, era presente anche una lesione subcritica del tronco comune di cui non trovo riferimenti nei report dell'intervento cardiochirurgico. Avendo letto che le lesioni del TC sono particolarmente pericolose, mi chiedo se il bypass sull'IVA "scavalca" già la lesione al TC oppure non si è intervenuto sulla stessa perchè ancora subcritica? La situazione di papà oggi a 10 mesi dall'intervento è molto buona: l'eco mostra una FE del 58% e il test da sforzo effettuato in luglio ha avuto esito negativo, tuttavia ho questo dubbio sul TC che mi tormenta.
Inoltre, abusando della vostra cordialità, vorrei chiarimenti in merito alla correlazione tra cardiopatia ischemica e infezione da HP, perchè lo stesso è stato riscontrato a papà quest'estate e successivamente curato con terapia antibiotica.
In attesa di una vostra risposta e scusandomi per la prolissità vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
in genere l'intervento cardiochirurgico di by-pass avviene su lesioni estremamente critiche, quindi è altamente probabile che la lesione sul TC non sia stata effettivamente trattata perchè non ritenuta a rischio. E'ovvio che il paziente va monitorato cardiologicamente oltre con la visita anche con test da sforzo sequenziali. A tutt'oggi non v'è una stretta correlazione tra l'infezione da HP e lo sviluppo di una cardiopatia ischemica.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
mi scusi se la disturbo ulteriormente, ma adesso è sopraggiunta l'ennesima preoccupazione.
Due giorni fa papà si è svegliato con un forte mal di schiena e dolori alle ossa. Successivamente è sopraggiunta la febbre, in prima serata fino a 38,5 (oggi invece il max è stato 37,5). Per il resto non ha altri sintomi, nè tosse, mal di gola, raffreddore o altro,tranne il bisogno di urinare frequentemente. Al medico di base papà ha detto di aver avvertito, nei giorni precedenti, bruciore durante la minzione. Il medico ha ritenuto che si trattasse di infezione alle vie urinarie e lo sta curando con antibiotici e antipiretici. Tuttavia papà è cardiopatico e diabetico, per cui a rischio di complicanze in caso di virus hn1. Lui di andare in ospedale nemmeno vuole sentirlo...Come faccio a capire se devo allarmarmi? Oggi ho misurato la pressione ed era regolare (135/70) e non ha alcun sintomo riferibile al cuore. Scusi ancora il disturbo...so di essere una figlia troppo apprensiva! Grazie
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
In effetti se le condizioni cliniche sono comunque costanti non vedo perchè porsi il problema di un eventuale ricovero ospedaliero. La vaccinazione antinfluenzale è vivamente consigliata.
Saluti

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