Occlusione carotidi

Sono un dirigente della P.A., ho 59 anni e vivo a Torino.
A seguito di tre episodi di amaurosi (rispettivamente negli anni 2007, 2008 e, per ultimo, nel luglio 2009), per sospetto TIA calcarino, mi è stata recentemente diagnosticata l’occlusione totale all’origine della carotide interna destra.
A sinistra la carotide comune è regolare fino al bulbo, ove si riconosce una placca fibrosa parzialmente ulcerata, responsabile di una stenosi al 50% ma che non impegna il lume né della carotide interna (che ha un calibro di 5-6 mm in tutto il suo decorso) né dell’esterna.
A destra le carotidi comune ed esterna sono regolari.
L’aorta toracica ed i tronchi sovraortici sono di regolare calibro e morfologia, fatta eccezione per una placca ulcerata a circa 3 cm dall’origine del tronco anonimo, a larga base di impianto, sulla parete laterale, estesa longitudinalmente per circa 1 cm, che riduce il lume di circa il 20% ed è priva di significato emodinamico.
Il chirurgo vascolare al momento non ritiene opportuno un intervento di TEA (né d’altro tipo), essendo la stenosi inferiore al 70 %, rinviandolo eventualmente all’esito di un ulteriore ecodoppler dei TSA da eseguirsi tra 4 mesi.
In questo quadro di situazione nutro qualche perplessità sull’adeguatezza di tale orientamento e sarei molto grato se potessi ricevere qualche qualificato parere in merito.
Soggiungo che sono in terapia farmacologia per contrastare ipercolesterolomia ed ipertensione.
Peraltro nel 2006 ho subito la resezione segmentaria del lobo inferiore destro del polmone (sospetto carcinoma) e nel 1997 la splenectomia per echinococcosi.
Ringrazio sentitamente.
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Dr. Vincenzo Sica Chirurgo vascolare, Cardiochirurgo 7
Credo che le sue placche ulcerate ,invece vadano trattate,in quanto da esse possono staccarsi degli emboli che possono causare danni cerebrali importanti.Il trattamento potrebbe essere anche un'angioplastica con eventuale stent almeno in quella che riguarda il bulbo

Dr. vincenzo sica

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio sentitamene.
Proprio esplorando nei consulti reperibili su quest'utilissimo portale mi era sorto il dubbio sull'adeguatezza del rinvio, stante la natura della placca.
Anche tramite la compagnia assicurativa, sto prendendo contatto con centri d'eccellenza del nord italia.
Con i più cordiali saluti.
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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
Gentile utente,

sarebbe opportuno, prima di prendere una decisione circa la correzione della stenosi carotidea sinistra eseguire, se nion già fatto una TAC cerebrale per essere sicuri che la sua sintomatologia possa essere legata alla carotide sinistra e non magari in coincidenza della occlusione della carotide interna destra.
Inoltre qualora si decida per la correzione, un approccio endovascolare (stenting carotideo) è da valutare attentamente vista la sua giovane èta.
cordiali saluti massimiliano zaramella

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Utente
Utente
Egregio dr Zaramella, nel ringraziarLa di vero cuore, colmo la lacuna di non aver precisato quali strumenti diagnostici siano stati utilizzati.
In data 30 luglio ho effettuato, in unico contesto, AngioRMN dell’encefalo, con mdc; RMN cervello ed encefalo, con mdc; Angio RMN dei vasi del collo.
Il 31 successivo Angio TC con apparecchiatura spirale e TC collo con mdc (da cui ho tratto quanto riportato in epigrafe).
A seguire, in data 23 settembre, Ecodoppler aorto iliaco ed arti inferiori, così refertato: “Tutti i distretti esaminati presentano calcificazioni parietali. Non si evidenziano dilatazioni aneurismatiche o stenosi dell’aorta sottorenale e degli assi iliaci; si segnalano apposizioni trombotiche parietali a livello dell’aorta addominale, con spessore di 3 mm. Bilateralmente non si rilevano stenosi del distretto femoro-popliteo; la vascolarizzazione distale è sostenuta dai rami della biforcazione con flusso diretto”.
Infine, il 28 settembre (su richiesta del chirurgo vascolare ed in funzione di un probabile intervento di TEA), visita cardiologia con ECG, della quale riporto le note più significative: “ Asintomatico per angor, dispnea, e cardiopalmo. ECG nella norma. EOC nella norma. PAOS 140/70 mmHg. Conclusioni: cardiopatia ipertensiva. Non controindicazioni assolute di carattere cardiologico all’intervento di TEA carotideo, utile ergometria” .
Ciò nonostante, il chirurgo vascolare non ha ritenuto quest’ultima necessaria e, con una certa sorpresa da parte mia, ha giudicato al momento non opportuno il trattamento della stenosi.
Soggiungo che nel frattempo è intervenuta quel che a me ed al medico di base sembra, per i sintomi tuttora perduranti, una “claudicatio intermitens”, esclusa però dal medesimo chirurgo sulla base dell’ecodoppler del 23 settembre.
Sono un po’ sconcertato e, pur consapevole dei limiti di questa consulenza a distanza, desidero rinnovarLe la mia gratitudine.
Al momento, oltre ad aver smesso di fumare (ahimè tardivamente!), assumo Plavix 100, Torvast 40, Eskim 1000 (3/die),cardioaspirina e Micardis 40, più il gastroprotettore (Pantorc 20).

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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
L'RMN E LA TAC CEREBRALE HANNO EVIDENZIATO LESIONI ISCHEMICHE E SE SI IN CHE EMISFERO?
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Utente
Utente
Gentile Dr Zaramella, le riporto il contenuto del referto della TC encefalo basale del 29 luglio 2009, che ha preceduto gli esami suddetti:
“Non si evidenziano lesioni a focolaio né in sede sovra né sotto tentoriale. Vi è minima atrofia cortico-sottocorticale nel vertice. Il sistema ventricolare è regolare. Le strutture della linea sagittale mediana sono in asse. Le orbite presentano regolare morfologia, così come i nervi ottici”.
Il successivo esame complesso del 30 luglio, è così refertato:
“Sono state ottenute immagini T1, DP, T2 e FLAIR pesate, sequenze pesate in diffusione, sequenze angio 3D- TOF per lo studio del circolo intracranico e sequenza angio di vasi del collo in corso di infusione veloce di mdc paramagnetico, seguita da sequenza volumetrica sull’encefalo.
Le strutture della linea mediana sono in asse.
Il quarto ventricolo è mediano, di morfologia e dimensione nella norma. Il sistema ventricolare sovra tentoriale è in sede, simmetrico e di dimensione normale.
I solchi della convessità e le cisterne della base hanno regolare ampiezza.
Si evidenzia multiforme area di iperintensità di segnale nelle sequenze a TR lungo nella sostanza bianca del centro semiovale di sinistra, priva di impregnazione dopo mdc, verosimile espressione di gliosi di natura aspecifica.
Si apprezza piccola lacuna nella testa del nucleo caudato destro, di verosimile natura ischemica.
Non si evidenziano alterazioni del segnale del restante tessuto encefalico, sia in sede sovra che sottotentoriale.
L’angio RM evidenzia occlusione dell’arteria carotide interna destra all’origine.
E’ sostanzialmente regolare il decorso e la morfologia dei restanti vasi del collo e non si evidenziano immagini riferibili a formazioni aneurismatiche nel circolo intracranico”.
Non so se ciò soddisfa la Sua domanda, non ho altri referti.
In ogni caso la ringrazio ancora caldamente per la Sua attenzione.
Cordiali saluti.
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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
gentile Utente,

dagli esami eseguiti di cui mi ha riporato l'esito sembra che le lesioni ischemiche sicure riguardino solo l'emisfero cerebrale destro (di pertinenza della carotide interna destra) mentre non vi sono evidenze sicure di lesioni ischemiche nell'emisfero sinistro (cosa che dovrebbe comparire se la placca ulcerata in carotide sinistra avesse embolizzato).
Credo sia questo il motivo per cui il Collega abbia per il momento soprasseduto all'intervento di rivascolarizzazione della carotide sinistra.
Sicuramente la lesione va monitorata ogni 6 mesi con ecocolordoppler.
cordiali saluti,
massimiliano zaramella
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, per non abusare del mezzo e della Sua pazienza dovrei limitarmi a ringraziarLa ancora una volta. Ma se me lo consente, vorrei chiedere se la casistica prevalente, in casi analoghi, risulti orientata verso interventi di rivascolarizzazione o sia in linea con la prima opinione espressa dal chirurgo cui mi sono rivolto.
Il tipo di placca, leggendo anche in queste pagine, sembrerebbe suggerire un approccio chirurgico pur in presenza di una stenosi inferiore al 70%.
Pur non volendo offendere la “fama” di chi mi ha valutato credo sia il caso di chiedere una “second opinion”.
Con i più distinti saluti.
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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
Le linee guida nazionali ed internazionali suggeriscono la correzione di stenosi carotidee asintomatiche per stenosi maggiore/uguale al 70% nei maschi.
In caso di sintomatologia specifica per insufficenza cerebro-vascolare legata alla stenosi carotidea l'indicazione può essere spinta a stenosi di grado inferiore anche se non vi è un'undicazione univoca e certa su tale entità di stenosi.
Analogo discorso vale in presenza di trombosi di una delle carotidi interne circa l'indicazione chirurgica della carotide "superstite" in caso di stenosi.
Da valutare caso per caso anche quelle stenosi minori del 70% ma che hanno dato segni clinici chiari e consensuali(TIA, RIND, Minor Stroke o Stroke).
Come vede il suo caso si inserisce nei quadri da valutare in maniera accurata e senza una linea guida chiara ed univoca.
Per quanto mi ha raccontato e per i referti degli esami riportati con il limite di una valutazione non diretta del paziente e della documentazione clinica e via mail credo che visto i referti della TAC e RMN cerebrale e se le amaurosi fugax hanno interessato l'occhio dx, personalmente ritengo che l'atteggiamento conservativo e di monitoraggio stretto consigliatole dal Collega Chirurgo Vascolare sia il più equilibrato e corretto.
A latere mi permetto di dirle che a Torino ci sono ottimi centri di Chirurgia Vascolare.
cordiali saluti,
massimiliano zaramella
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dopo
Utente
Utente
Nel confermare che gli episodi di amaurosi hanno interessato tutti e tre solo l’occhio destro, desidero esternarLe che il suo giudizio chiaro, esplicito ed esaustivo mi ha molto confortato.
E’ stato un piacere averLa incontrata, anche se solo virtualmente.
Con i più cordiali saluti.