Per il dott. giovanni ragozzino

Gentile Dott. Ragazzino,

mi farebbe piacere conoscere la sua opinione in merito a quanto sotto descritto.
Mi è stata diagnosticata un iperplasia nodulare della tiroide con tiroidite cronica autoimmune. I valori delle analisi sono i seguenti: ATATg 231,8- ANTITPO 84,4- TRAB 7,5- FT3 3,2- FT4 1,2- TSH 2,1- Calcitonina 2,0- Tireoglob 30,7- test ACTH 170HProg- CEA 1,61.
Eco tiroide: tiroide di dimensioni regolari, ecostruttura lievemente ipoecogena e disomogenea per piccole aree ipoecogene bilaterali come da tireopatia cronica autoimmune. Allobo dx nodulo isoipoecogeno di dm long 1,32 cm.
Scintigrafia: presenza di area di relativa ipocaptazione in sede basale sx. Nell' ambito parenchimale elevato rapporto organo-fondo come si osserva nelle iperfunzioni ghiandolari diffuse.
Citologico: Colloide frammista a foglietti di cellule epiteliali follicolari, rari macrofagi.
Terapia consigliata: Eutirox 25 1cp die.
Secondo Lei, è necessaria l’ assunzione del farmaco? Se non lo prendo, considerando i valori su indicati, rischio di compromettere la funzionalità della tiroide? Se inizio la terapia, c’ è la possibilità che in futuro, dopo un eventuale miglioramento dei valori, io la possa sospendere?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
[#1]
Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente,

la diagnosi è, come riportato, di iperplasia nodulare tiroidea in ghiandola eumetabolica. Nel caso inspecie, non concordo con l'indicazione all'opoterapia (Eutirox). Tale opzione è utile in presenza di ipofunzione ghiandolare (ipotiroidismo) che, nella quasi totalità dei casi richiede trattamenti "a vita".
Ritornano agli esami esibiti, è importante riportare il range di riferimento per TRab soprattutto in presenza di reperto scintigrafico di iperfunzione ghiandolare.

Saluti