Operazione aneurisma toraco-addominale

Buongiorno,
da un paio di settimane è stato diagnosticato a mio padre, 70 anni, un aneurisma all'aorta addominale di 5.8cmx5 ed un aneurisma nell'aorta in zona toracica. Mio padre 4 anni fa ha avuto un ictus dal quale è riuscito a riprendersi piuttosto bene dopo mesi di riabilitazione e tanta forza di volontà( parla bene, cammina anche se a fatica a causa della paresi che ha colpito la parte destra e che ha parzialmente recuperato) ma purtroppo l'ictus ha causato atrofizzazione del rene destro e è emerso anche un aneurisma dell'aorta addominale di 4.7cm.
Fino ad oggi è stato in cura presso la nefrologia della mia città con buoni risultati; prorpio grazie ai controlli periodici legati alla funzionalità renali (aumento della creatinina) ci si è accorti ora che l'aneurisma è diventato di 5.8cm ed in più vi è un altro aneurisma a livello toracico.
Dopo vari accertamenti ( 12gg) fra cui TAC e RM con liquido di contrasto, ecocardiogramma ed esami ai polmoni, ci hanno posto di fronte a questa scelta:
1 - non operare con un rischio di rottura del 30% annuo e conseguente morte quasi certa;
2 - operare con tecnica trazionale ( l'endoscopia è stata esclusa perchè sono presenti dei trombi che potrebbero distaccarsi e causare la morte del paziente) ma le probabilità di superare i primi 30gg post intervento sono del 70%; inoltre vi sono tanti altri possibili complicazioni quali rimanere su una sedia a rotelle, problemi polmonari, infardio del miocardio, sicuramente dialisi.
L'operazione consiste nella sostituzione di un tratto di aorta di circa 50cm compresi tutti i vasi sanguigni che irrorano tutti gli organi vitali nel nostro corpo ( reni, milza, stomaco, etc) e gli arti inferiori; credo che si possa parlare di trapianto con protesi.
A questo punto la decisionedi mio padre (quasi forzata dalle prospettive di vita che ci hanno illustrato) è stata quella di operarsì immediatamente e per questo vi chiedo:
ci sono dei dati relativi alla prospettiva di vita di persone che hanno subito questo tipo di intervento? quanti anni mediamente si riesce a vivere?
Il chirurgo cardio vascolare mi ha fatto vedere i dati statistici mondiali relativi a questo tipo di intervento dai quali emergono le percentuali di rischio che ho citato in precedenza ma mi piacerebbe capire come sarà il decorso post-operatorio, e soprattutto se esiste una relazione tra la "robustezza" fisica ( cuore, polmoni etc) del paziente ed le possibilità di superare l'intervento senza complicazioni?
Quanto tempomediamente occorrerà per ristabilirsi da questo tipo di intervento? intendo quanto tempo sarà la degenza ospedaliera e quanto tempo occorrerà prima di riprendre a fare le stesse cose di prima anche se con ritmi molto inferiori?
Dove posso trovare articoli che trattano questo tipo di intervento? Attendo un vostro consulto e vi ringrazio in anticipo.

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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
Gentile Utente,

la chirurgia del tratto toracoaddominale dell'aorta rappresenta la tipologia in assoluto più complessa degli interventi di chirurgia vascolare in quanto richiede la sostituzione non solo dell'aorta ma di tuuti i vasci viscerali che da essa originano.
E' necessaria l'apertura di torace, diaframma ed addome.
L'intervento dura a lungo ed i rischi sono molteplici (sanguinamneto, ischemia di organi, problemi polmonari, cardiaci etc). I tempi di recupero variano ma un ritorno ad una situazione quo ante richiede mesi.
E' altresì vero che un intervento di tale tipo in urgenza (in caso di rottura dell'aneurisma toraco-addominale) lascia pochissime possibilità di sopravvivenza.
Dare consigli è impossibile ma se ha dubbi ne parli ancora con i chirurghi che seguono il papà e soprattutto ne parli con il poapà per capire esattamente quello che è il suo desiderio che alla fine deve essere l'elemento + importante nel prendere qualsiasi decisione.
cordiali saluti,
massimiliano zaramella

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie per la disponibilità e le spiegazioni.
Abbiamo lasciato che mio padre decidesse con la massima tranquillità sapendo che noi ( io e mia mamma) lo avremmo appoggiato completamente qualunque decisione lui prendesse; essendo una persona molto coraggiosa e decisa dopo un paio di giorni ci ha comunicato di volersi operare. Io, nel frattempo, mi sono posto la stessa domanda nel caso il paziente fossi stato io tra qualche anno e sono arrivato alla sua stessa decisione; credo che il motivo sia il non poter attendere di morire senza fare nulla per tentare di avere un futuro con le persone che ami.
Le chiedo ancora qualche informazione:
1 - ci sono articoli che trattino questo tipo di intervento ( credo sia catalogato come terzo tipo) con eventuali statistiche associate?
2 - che aspettativa di vita potrebbe avere una persona sottoposta a questo tipo di intervento?
3 - può segnalarmi qualche articolo nel quale capire come è fatta l'aorta, quali vasi sanguigni sono interessati al tratto operato per avere un idea più approfondita della situazione?

Il chirurgo col quale ho parlato mi ha mostrato sul suo pc i dati staticiti mondiali relativi a questo tipo di intervento con immagini di un operazione simile; sarebbe interessante poter leggere con più tempo queste informazioni, lei riesce a trovarle ?

Grazie ancora per il servizio e la disponibilità.

Buona giornata