Rettocele,prolasso

Egregi Dottori, buongiorno,sono di sesso maschile e come mi e' stato detto e' una cosa anomala che un maschio sia affetto da rettocele, il mio problema era (e')che non riuscivo a scaricare naturalmente, dovevo, (devo)sempre stimolarmi con le dita e avevo un fastidioso prurito anale.Dopo varie visite ed esami (colonscopia, defecografia e altri) mi e' stato diagnosticato un rettocele, causa dei miei disturbi sono stato operato. ma dopo brevissimo tempo, malgrado il chirurgo che mi ha operato sostenesse che il decorso era regolare, ho ricominciato ad avere i problemi di prima, cioe' difficolta' ad evacuare, andare piu' volte in bagno per poter sentirmi piu' leggero e notare che spesso le feci sono simili a grossi spaghetti o fettuccine. A febbraio sono in attesa di una colonscopia per ripartire con tutti gli esami.Dalle informazioni che vi ho dato riuscite a consigliarmi qualcosa? C'e' una dieta particolare o qualcosa da evitare per favorire l'evacuazione? Grazie
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Dr. Giovanni Salamina Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 151 7 1
Egregio Signore,
gli interventi per la defecazione ostruita hanno una percentuale molto elevata di successo e in particolare di soddisfazione del paziente ovviamente se sono eseguiti in caso di corrette indicazioni. Rimane una minima percentuale di pazienti insoddisfatti. Di questi alcuni potrebbero trarre giovamento con terapia riabilitative che sono eseguite diffusamente presso i centri dedicati alle patologie funzionali del pavimento pelvico e le Unità di Colonproctologia.
A sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti

Dr. Giovanni Salamina

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Utente
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Grazie per la sua veloce e cortese risposta, ma a chi e in che modo posso rivolgermi per queste terapie riabilitative, serve l'impegnativa del medico di base o altro? Grazie
P.S. abito in provincia di Padova
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Dr. Giovanni Salamina Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 151 7 1
Queste prestazioni sono spesso mutuabili. Le conviene rivolgersi ai vari centri e chiedere qual'è la dicitura che deve riportare il Medico di Base sull'impegnativa della regione dal momento che ci sono vari tipi di riabilitazione tra cui una delle piu' efficaci è il biofeedback. Mi vengono in mente centri presso gli Ospedali di San Vito al Tagliamento, Pordenone, Padova
Auguri
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Gentile Utente
Sarebbe utile oltre alla diagnosi sapere anche che soluzione chirurgica è stata adottata per risolvere il suo problema di defecazione ostruita. Questo ci permetterebbe di poter fare delle ipotesi sulle possibili cause di insuccesso. Come giustamente scrive il collega Salamina il successo e la soddisfazione del paziente nascono dalla corretta indicazione, ma aggiungerei, anche dalla tecnica adottata. Ritengo utile, confermando quando detto dal collega Salamina, abbinare alla chirurgia la terapia riabilitativa e nello specifico il biofeedbak, ma solo dopo aver escluso un residuo del prolasso rettale interno causa di defecazione ostruita. Una ridotta resezione del prolasso rettale interno e della parete posteriore del retto, quasi sempre nell'uomo, sede del rettocele potrebbero essere rsponsabili del suo problema. In merito alla decisione:( A febbraio sono in attesa di una colonscopia per ripartire con tutti gli esami), non ritego utile, se non per escludere una stenosi alta, eseguire una colonscopia per chiarire le cause della sua stipsi espulsiva. Una rettoscopia, che non richiede particolare preparazione, è più che sufficiente , per gli eventuali altri esami(manometria anorettale, defecografia di controllo, etc.), sarebbe preferibile eseguirli non prima di aver consultato un coloproctologo.
In attesa di ulteriori informazioni.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
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Grazie Dr. Salamina, e garzie anche al Dr D'Oriano, sono stto operato con il metodo starr, comunque mi sembra di aver capito che la cosa migliore da fare e' quella di andare da uno specialista colonproctologo e seguire le sue indicazioni. Tutti gli esami che indica il Dr D'Oriano li avevo gia' fatti, anzi ricordo che la manometria rettale eseguita dopo l'intervento dava esiti positivi e appunto secondo il chirurgo che mi ha operato il decorso stava procedendo bene e che secondo lui il mio cercare di evacuare aiutandomi con le dita era diventato un vizio. Posso assicurarVi che andare in giro con un senso di pieno (sono un agente di commercio percio' non ho le "comodita'"di casa a portata di mano)da anche un po' d'ansia e alla sera quando vado in bagno devo tirare fuori dall'ampolla rettale delle feci secche, che non riesco ad evacuare naturalmente. Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Gentile Utente
Posso confermare che la S.T.A.R.R. è la tecnica valida. Concordo con la necessità di affidarsi ad un coloproctologo per valutare se esiste un eventuale residuo di prolasso interno, o altra causa, responsabile del suo disaggio.
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Utente
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Grazie mille per i consigli
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Prego , attendiamo sue notizie.
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Prof. Luigi Basso Chirurgo generale, Colonproctologo 129 6
Per cercare un centro adeguato a lei vicino le consiglio di consultare il sito della Società Italiana di Chirurgia Colorettale www.siccr.org

Prof. L. Basso
Prof. Associato c/o "Sapienza" Università di Roma
Casa di Cura "Ars Medica", Roma
https://www.colonproctologia.com/it/default.aspx

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Utente
Utente
Grazie mille