Disturbi di erezione e probabile prostatite

Cari dottori,
vi ho contattato già alcune volte ma ora che sono finalmente andto dal medico posso dirvi finalmente quale sia il mio problema: prostatite.In effetti al dottore ho elencato la mia situazione,come ho fatto anche con voi,e con una visita mi ha diagnosticato la prostatite e che i disturbi di erezione potrebbero essere collegati ad essa. Quindi per prima cosa ha deciso di curare la prostatite per vedere se ci fosse stato un miglioramento in entrambi i sensi. Siccome la prostatite può nascere anche da mallattie sessuali, ho fatto tutte le analisi. Nel frattempo(nel tempo tra le analisi e i risultati di esse)ho assunto idi-prost ogni mattina per 10 giorni.Le analisi alla fine sono uscite perfette, non c'era la presenza di questi batteri e ormoni, testosterone tutto perfetto.Da lunedì ho iniziato la terapia vera e propria per curare la prostatite continuando ad assumere idi-prost al mattino, poi prebiolac flaconi a stomaco vuoto prima di pranzo e dopo pranzo ciproxin 1000mg a RM per 6 giorni.Ci sono dei grandi miglioramenti sia dal punto di vista della prostatite che dell'erezione.Per quanto riguarda la prima i disturbi sono diminuiti, per l'erezione è migliorata nell'ottenimento e anche un pò nel mantenimento,cmq non è ancora al top, oltre tutto di erezioni mattutine ancora poco o niente.Secondo voi il problema dell'erezione può andare via con la prostatite o c'è qualche altro problema a livello psicologico o fisico?
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
ritengo che i problemi erettivi psicogeni si rimuoveranno con il tempo con la nuova condizione di benessere.
Rimanga in cura dal collega che l'ha già in cura.: la continuità di cure è indispensabile per un buon risultato clinico.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore come lei stesso già ha notato i miglioramenti ci sono e pertanto il mio consiglio è di portare a termine la terapia che il collega le ha prescritto e successivamente fare una rivalutazione proprio con lui che l'ha visitata e conosce la sua situazione di partenza. Quanto al deficit erettile le assicuro che risolti i problemi prostatici e riacquisita la giusta serenità mentale tutto sarà per lei più semplice, anche un ritorno alla normale funzione, se ciò così non fosse, il collega urologo che la segue certamente saprà indicarle la via diagnostica e terapeutica da seguire per un recupero ottimale della funzione.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
concordo con i colleghi

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Grazie per le risposte, anche il dottore che mi ha in cura la pensa come voi. Volevo farvi una domanda:ma il mio stato mentale provoca problemi nelle erezioni notturne e mattutine?
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
molto spesso è la stessa prostatite che causando dolori e disturbi provoca anche un problema di tipo psicologico a carico dell'erezione , la cosa sicuramente si metterà a posto le consiglio cmq anche di parlare con l'eventuale partner in modo che non le crei delle anzie

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Cari dottori i miglioramenti ci sono, questa sera ho avuto un rapporto con la mia ragazza quasi tutto normale se non fosse per il fatto che la mia erezione non è proprio al 100% oppure lo è e io non me ne accorgo, ho questa strana sensazione.Mi chiedo se questa prostatite abbia potuto provocare altro tipo un varicocele, anche se il mio dottore non l'ha proprio considerata questa ipotesi.
Grazie per la vostra disponibilità
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore 27736,
continui a godersi i miglioramenti che sicuramente continueranno. Il varicocele non può essere determinato da una prostatite
cari saluti
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dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Dottori oggi termino l'assunzione di antibiotici, è l'ultimo giorno prescritto, ma miglioramenti ci sono ma non è tornato ancora tutto come prima,sia per l'erezione che i piccoli fastidi dovuti alla prostatite.Cmq quello che volevo chiedervi ma questi miei problemi di erezione sono dovuti a cause psicogene o potrebbero esserci altri motivi?
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
ci sono anche motivi organici di disfunzione erettile che vanno valutati dall'andrologo ma considerata l'età e la situazione contingente non escluderei un'influenza psicologica

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
dottori purtroppo la cura è finita ma i fastidi dovuti alla prostatite non sono andati via.Continuo ad avere dei dolori all'osso sacro.Per quanto riguarda l'erezione per averla spesso devo stringere le natiche,mi sento di avere come una pallina nell'ano.ma tanto tempo ci vuole per curare una prostatite?
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregio le avevo già risposto precedentemente, indicando la causa del suo problema, che risiede in una infezione da Chlamidia, batterio intracellulare, di difficile dimostrazione, per questa sua caratteristica, ma altri agenti patogeni, virali, possono essere implicati. Tutto questo necessita di accertamento più accurato, specifico, non sui secreti, dove questi, intracellulari, non passano, ma con analisi specifiche che vadano ad analizzare il sistema immunitario nel suo complesso, individuando quelle alterazioni che hanno permesso l’impianto e la permanenza di questi agenti patogeni, che non solo albergano nell’apparato urogenitale, ma anche in altri organi. Tutti questi devono essere eliminati, dopo la loro individuazione. In medicina biologica, ogni organismo, ogni agente patogeno, che genera sintomi particolari, rappresentano farmaci specifici, che vanno predisposti sulla persona in esame.

Lei continua a porre domande inerenti sempre sullo stesso argomento, su cui avevo già risposto, prostatite, mancata erezione, di nuovo prostatite, è sempre lo stesso agente eziologico e lo stesso problema, il suo disturbo deriva dalla presenza di agenti patogeni intracellulari, compresi i virus, che vivono dentro le cellule, quindi difficilmente, passano nei secreti, dove non possono essere individuati, quindi lei può fare tutti gli esami possibili e immaginabili, sulle urine, sullo sperma, su quello che vuole, non verranno mai individuati, a meno che non passino nello spazio intercellulare, escano dalle cellule; lei potrà solamente individuare quegli agenti patogeni che vivono negli spazi intracellulari, come quel enterococcus casselflavus, che poca importanza ha, è solamente superficiale, quello che si vede, con esami approssimativi, senza indagare la profondità dell’iceberg, dove effettivamente esiste la causa del sio problema.

Quel virus che lei vuol debellare va cercato in maniera precisa, senza fermarsi a quel batterio enterococco, che ha pochissima importanza. Effettivamente, la mancata terapia appropiata le ha creato problemi con la sua ragazza, e ne procurerà con le altre, non è assolutaemnte psicologico, ma effettivamente fisico, la presenza di agenti aptogeni intracellulari, che vanno attentamente cercati e portati via. Questi sono la causa delle sue mancate erezioni, non certamente quel batterio, ma nememno la psiche, che purtroppo viene costantemente imputata.

Tutte le persone che hanno il suo stesso problema, hanno infezioni create da agenti patogeni intracellulari, quando questi vengono rimossi dall’organismo, questo risponde in maniera fisiologica ripristinando le sue funzioni fisiologiche.

Gli antibiotici non hanno alcuna influenza su questi, pertanto occorre rivolgersi a terapie che hanno azione sul sistema immunitario, che è l’unico che può arrivare così lontano.

saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it

[#12]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La Chlamidia è un batterio intracellulare, quindi non passa nei secreti, non è evidenziabile con tamponi o altre metodiche, quindi la negatività non esclude la sua presenza. Inoltre ho parlato di altri agenti patogeni, sempre intracellulari, fra cui i virus, che non vengono mai cercati.
Non sempre si contraggono con i rapporti sessuali, ma sussistono molte altre possibilità.
Inoltre prima di quei tre anni, mai avuti rapporti sessuali?
La cosa importante, non è come si contraggono gli agenti patogeni, ma come si eliminano.
Lei miglioramenti con gli antibiotici non li ha ottenuti, considerando anche la resistenza che si verifica, per cui ormai, poiché usati spesso a sproposito, non funzionano più, ma specialmente contro i virus non hanno alcun effetto.
La ricerca va sempre eseguita per accertare le cause che hanno determinato la patologia, poiché in medicina biologica, ogni agente patogeno, che ha creato il problema in quella persona, ha uno specifico farmaco, quindi è importantissima l’analisi completa di tutto l’organismo della persona in esame, per giungere alla terapia adeguata.

saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it
[#13]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregio, gli esami sono susseguenti al ragionamento clinico e diagnostico, comprendono quelli di medicina biologica, integrati con quelli di medicina convenzionale, che sicuramente, il suo andrologo/urologo conoscerà perfettamente, per poter individuare quali agenti patogeni sono interessati, senza ricorrere alla analisi dei secreti che non è attendibile, soprattutto per la ricerca dei virus.
Quelli di medicina biologica mi sono molto utili, poiché in tempo reale, mi permettono di accertare quali agenti patogeni sono presenti, soprattutto i virus, in quali organi albergano, ma principalmente, la terapia adatta per eliminarli completamente dall’organismo e riportarlo al suo funzionamento fisiologico.

saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it


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