Epilessia in bimbo di 2 anni e possibili cure

Il mio bimbo di 26 mesi ha cominciato a soffrire di convulsioni febbrili a 10 mesi. Durante la prima convulsione e' stato ricoverato nell'ospedale vicino casa dove fatti gli esami RMN e EEG gli è stato prescritto e somministrato il depakin.
L'esame EEG era normale mentre la RMN presentava un'ombra da ricontrollare. Successivi controlli presso un centro specializzato (Besta)hanno continuato a vedere l'EEG nella norma e L'ombra nella RMN rimpicciolirsi(era molto piccola all'inizio si va via via rimpicciolendo ad ogni controllo).Per quest'ultima viene formulata l'ipotesi di una piccola lesione di tipo infiammatorio creatasi nel primo episodio convulsivo febbrile.Viene prescritta la sospensione graduale de depakin. A 20 mesi il bimbo comincia ad avere delle assenze giornaliere di circa un secondo,inoltr le crisi convulsive sono più frequenti, ogni 10 giorni circa;richiedo un controllo e, l'EEG presenta a questo punto anomalie epilettiche, diagnosi piccolo male.

Vengono richiesti ed eseguiti accertamenti per controllare la funzionalità epatica per poter ricominciare a somministrare il depakin e in questo periodo provo a somministrare guidata dal medico omeopata un prodotto omeopatico.Le crisi convulsive diventano lunghe assenze dove il bimbo non perde conoscenza completamente ma appare come rallentato;
Ma le crisi non spariscono e quindi una volta pronti e valutati gli esami fatti si incomincia con la terapia farmacologica con il depakin. Arrivati a range terapeutico non ci sono stati risultati, le crisi periodiche tornano ad essere convulsioni e il valore dell'ammoniemia esce dai limiti arrivando a 135.
A questo mi viene prescritto di scalare progressivamente il depakin introducendo un nuovo farmaco: zarontin.
Scalo il depakin e non introduco zarontin, ma riprovo con un altro farmaco di tipo omeopatico; Ho cominciato questo nuovo prodotto il 5 gennaio le crisi sono tornate lunghe assenze e sempre più brevi;Stiamo valutando per un periodo questa terapia. Sto cercando un neurologo co un apertura verso l'omeopatia per poter controllare meglio l'evoluzione della patologia ,mi metterei subito in contatto per poterlo seguire meglio.
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Dr. Alfredo Costa Neurologo 24
Il dr. Costa ci comunica che sarebbe opportuno rivolgere la domanda ad un Neuropsichiatra Infantile. Pubblichiamo quindi questa risposta a suo nome.
Staff@medicitalia.it

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Dr. Gaspare Palmieri Psichiatra, Psicoterapeuta 40
mi associo al collega consigliando un consulto da un neuropsichiatra infantile.
so che al policlinico di modena (tel 4222111), presso il reparto di pediatria si occupano in modo competente di epilessia infantile.
pur rispettando la medicina omeopatica mi permetto inoltre di essere un po' perplesso sui possibili benefici in un caso di questo tipo.
dr gaspare palmieri

Gaspare Palmieri

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Dr. Domenico Mazzullo Psichiatra 49
Mi associo ai pareri dei miei Colleghi, di rivolgersi ad un neuropsichiatra infantile, aggiungendo di nutrire seri dubbi riguardo l'efficacia della medicina omeopatica in casi simili.
Domenico Mazzullo

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Dr. Giorgio Chiummo Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 59
Gentilissima signora, nonstante ritenga che in molte patologie l'omeopatia possa essere d'aiuto alla medicina ufficiale, ritengo però (sono anche neuropsichiatra infantile) che nel caso di suo figlio è troppo pericoloso e privo ancora di evidenze scientifiche certe l'affidarsi all'omeoterapia come terapia di scelta. In questo caso non stiamo parlando di alterazione del tono dell'umore, o di fatti allergici. La malattia epilettica ha origini e decorsi troppo importanti per rifarci soltanto ad ipotesi, e io credo che suo figlio meriti le migliori cure possibili, e anche quelle più sicure per contenere la malattia.
Consulti un buon neuropsichiatra infantile dell'università che le è più vicina e intraprenda un percorso terapeutico sicuro per il futuro di suo figlio.
Auguri di cuore.

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