Rottura inveterata tendine di achille in soggetto

A mio padre di 67 anni (con diabete mellito)è stata diagnosticata una rottura inveterata del tendine di Achille. E' stato visto da due ortopedici.Il primo medico che l'ha visitato suggerisce un intervento chirurgico, mentre il secondo, temendo che il decorso post-operatorio e il periodo di immobilizzazione tramite ingessatura possa determinare gravi conseguenze (ulcere, mancatmancata cicatrizzazione e infezione della ferita) data la presenza della patologia del diabete, sostiene che è meglio non intervenire. Che decisione prendere? Vi sono dei centri specializzati per questo tipo di interventi in soggetti diabetici?
Grazie
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Attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
Nei pazienti diabetici questi tipi di interventi sono più delicati ma fattibili.
Dipende dal grado di zoppia e dalle richieste funzionali di suo padre e dal compenso del Diabete...se la glicemia è stabile a valori accettabili i rischi post-operatori aumentano ma non più di tanto, anche perchè al posto del gesso possono essere usati dei tutori ortopedici che permettono la medicazione quotidiana della ferita e di eventuali ulcere.
Cordiali saluti
Dott. Gregorio Cecchi
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Dr. Alfonso De Carlo Ortopedico 165 1
Gentile utente,nei pazienti diabetici questi interventi possono essere eseguiti,ma sarebbe necessaria una valutazione clinica del paziente per comprendere di che grado e a che livello si è verificata la lesione tendinea.
Attualmente vengono utilizzate delle tecniche percutanee che prevedono un intervento a cielo chiuso e in anestesia locale con scarsi rischi per i l paziente diabetico.
mi faccia sapere.
vivissimi saluti Alfonso De Carlo

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