Danno disconosciuto dall'inail nel 1996

Vi scrivo perchè sono nell'impossibilità ,di onorare una visità medica in quando sono al momento in cassa integrazione.
Il mio problema è questo:nel 1996 subisco due infortuni alla spina dorsale(riconosciuti dall'INAIL con il 12% di invalidità). Faccio presente che negli anni 1979-1981-1986 subisco tre infortuni ai menischi gamba destra e sinistra con legamenti crociati in un gamba (con un totale punteggio di invalidità pari al 32%), con questi postumi risontrati con la risonanza magnetica.
Didcomalacia protusiva l4-l5di tipo circoferenziale con impronta sul sacco durale eparziale impegno forominale bilaterale. Concomita iniziale aspetto fissurato centro discale in corrispondensa degli altri interspazi esaminati. Ernie intraspongiose di SCHMORL al passaggio dorso lombare.
Io continuo ad avere nel tempo dolori su tutta la colonna ma l'INAIL continua a dire che l'ernia di SCHMORL (sul dorso) la porto dalla nascita (esame fatto nel 01/10/1996).
I dolori continuano effettuo una nuova risonanza magnetica (nel26/02/2002) ma sempre sulla parte lombare con questo referto:
In corrispondenza di l4-l5, lieve alterazione degenerativa della struttura del segnale del disco invertebrale,con presenza di circoscritta piccola protrusione discale erniaria posteriore in sede mediana che appoggia sul sacco durale.
Immodificati i restanti referti del 01/10/1996:
I dolori continuano, il mio medico richiede una lastra rachide dorso lombosacrale, perche la RM aveva tempi di prenotazione lunghi: Il referto radiografico effettuatoil 31/12/2003 è il seguente:
Modesta sinuosità sinistro versa al passaggio dorso lombare con tendenza alla curvatura contrapposta a più ampio raggio dorsale medio superiore.
Concomita anche minima accentuazione della curvatura cifotica dorsale medio inferiore,dove si segnala modestissima cuneizzazione anteriore di D8 e altrettanto lieve riduzione in altezza di D9 e D10 sede di discreto quadro degenerativo spondilo-artrosico con presenza di robuste deposizioni marginali e riduzione degli spazi interposti.
Anche i restanti metameri presentano addensate numerose limitanti somatiche con deposizioni marginali anche queste di tipo spondilo-artrosico produttivo. Non sono ririlevabili lesioni a focolaio in atto. Tono calcico sufficentemente conservato e spazi intersomatici dei metameri restanti,oltre quelli desritti, sostanzialmente conservati. Asse di carico non sostanzialmente modificato in proiezione antro-posteriore. Sincondrosi sacroiliache normodelineate.

Alla sua cortese attenzione chiedo: nel 1996 dopo due infortuni, ripetuti a distanzadi tre mesi rimane possibile se l'INAIL mi avrebbe fatto fare l'esame radiografico oppure l'RM evidenziava che l'ernia di schmorl non era dovuta dalla nascita (referto 01/10/1996) ma ad un trauma?
E possibile che nell'ultimo esame datato 31/12/2003(radiografia) i postumi evidenziati sono da attribbuire all'infortunio del 1996 oppure ai micro traumi lavorativi da lavoro pesante (Il mio lavoro da meccanico dell'industria comprende di movimentare pezzi meccanici dal peso di circa 15 kl-30 kl ripetuti nel giorno).
Con questo quadro clinico è possibile incrementare il 32% di invalidità e portarla oltre il 33%, per avere in base alla legge ritrovare lavoro dopo il termine della cassa integrazione (età 49 anni).
Cosa mi consiglia?
saluto con ringraziamenti.
MAURIZIO
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Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
devo dirle che la cosiddetta ernia di schmorl è da taluni inquadrata come conseguenza di microtraumi, ma in realtà essa non dovrebbe essere classificata enanche come una condizione aptologica.
IL termine "ernia" è assolutamente improprio e meglio sarebbe definirla come noduli.L'ultima parte, quella clou, della sua lettera non è chiarissima ed è difficile poterle dire come incrementare una malattia degenerativa quale l'artrosi o fgli esiti degli altri infortuni sul lavoro.La sua valutazione INAIL è basata sugli esiti e un maggior quantum potrebbe essere legato solo ad un peggioramento obiettivamente evidenziabile legato alle stesse patologie oggetto del contendere o comunque in netto nesso di causalità con esse.
Appare oscuro, perchgè da lei non ben chiarito, inoltre, l'atteggiamento del medico competente e della fabbrica a proposito di un'0eventuale cambio di mansioni
Altre condizioni mi paiono impossibili non avendo lei ripreso, se ho ben inteso, alcuna attività lavorativa dal 1996.Ben felice di risponderlòe in maniera più esaustiva se vorrà precisare meglio la sua attuale situazione clinica.