Tumore rene

GENTILISSIMO PROFESSORE BUONGIORNO,
LE SCRIVO IN QUANTO HANNO APPENA DIAGNOSTICATO UN TUMORE AL RENE A UN MIO ZIO.LE RIPORTO QUI DI SEGUITO IL REFERTO DELLA RISONANZA MAGNETICA.E' ANDATO A COLLOQUIO DA UN MEDICO,IL QUALE GLI HA RACCOMANDATO DI OPERARSI A GENNAIO IN QUANTO SEMBRA CHE LA MASSA SIA ANCORA CIRCOSCRITTA AL SOLO RENE E E CHE FORSE RIUSCIRA ANCHE A NON ASPORTARGLIELE IN TOTO,MA SOLO PARZIALMENTE.LEI MI PUO DIRE LA SUA OPINIONE E DIRMI COME STANNO REALMENTE LE COSE?E QUALE SARA' IL REALE DECORSO DELLA MALATTIA NEL POST OPERATORIO?

Il fegato appare ingrandito, con margini arrotondati e con caratteristiche di netta ipointensita' di segnale nella pesatura in T1 opposizione di fase, compatibile con un rilevante quadro di epatosteatosi con alcuni aspetti a "zolle" a livello del IV segmento in sede para-colecistica, si apprezza nodulazione solida di 17 mm, caratterizzata nelle varie fasi contrastografiche da arricchimento vascolare a decorso centripeto, persistente anche nelle fasi tardive, in accordo con la presenza di angioma, non si apprezzano altre lesioni focali.
Le vie biliari intra ed extra epatiche non sono dilatate.
La colecisti, regolarmente distesa non contiene calcoli endoluminali.
Il pancreas, la milza, i surreni ed il rene di sx presentano regolare morfologia e segnale RM con normale impregnazione contrastografica dei parenchimi, fatta eccezione per la presenza di sporadiche piccole cisti corticali nel rene sinistro, prive di particolare significato patologico.
Nella meta' inferiore del rene dx si documenta espanso solido con maggiore asse di 50 mm, strutturalmente disomogeneo nelle varie acquisizioni tardive, di aree necrotiche interne; le caratteristiche morfologiche, di segnale e di vascolirazzazione risultano compatibili con la presenza di lesione evolutiva di cui e' indicata escissione chirurgica.
La neoformazione presenta sviluppo in parte intra sinusale e verosimilmente infiltra e comprime alcuni calici inferiori che risultano modicamente dilatati, il bacinetto e l'uretere prossimale non sono invece ectasici.
La vena renale dx e' libera cosi' come la VCI in tutto il suo decorso sino allo iato diaframmatico. Non si apprezza versamento libero o saccato nei quadranti superiori dell'addome.
Non si rilevano linfonodi patologicamente ingranditi a livello dell'ilo renale dx ne' in sede para-cavale ed inter-aorto-cavale.
In attesadi una sua risposta,
cordialmente saluto
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Attivo dal 2009 al 2011
Nefrologo
Gentile Utente,
la Sua richiesta e' estremamente circostanziata dal punto di vista morfologico della lesione, per il fatto di aver allegato l'esame RMN di Suo zio, ma purtroppo una lesione tumorale e' caratterizzata anche da aspetti pertinenti alla biologia, che vengono chiariti dalla interpretazione di un esame bioptico letto alle microscopie. Si puo' pertanto darLe un giudizio che e' in massima parte di buon senso comune ed in parte di esperienza.
La lesione renale di Suo zio e'inequivocabilmente da rimuovere chirurgicamente, e da questo punto di vista non credo vi possano essere dubbi di sorta. Cio' che potrebbe essere dubbio e' se la resezione renale debba essere totale o meno. A tal proposito, senza un chiaro indizio sul tipo cellulare della neoplasia, ed una valutazione di tale dato da parte di un oncologo, si puo' fornire una semplice visione assolutamente personale del problema:
essendo le neoplasie del tratto urinario per una buona frequenza tessuto-specifiche, nel senso che sono legate alla tipologia cellulare che le ospita, e tendenti a recidivare di sovente in altre porzioni del tessuto uroteliale, considerando anche che se il rene controlaterale e' in buone condizioni non vi sono problemi di funzionalita' renale residua, io personalmente accetterei una nefrectomia totale.
Tenga presente che ripetuti studi scientifici hannoo sancito che in mononefrectomizzato non ha maggiore rischio di ammalare di nefropatia rispetto a chi ha entrambi i reni. E' ipotizzabile pertanto, in caso dubbio, di percorrere la strada della sicurezza chirurgica oncologica. Cordiali saluti.