Monociti alterati

Buongiorno scrivo per mio marito. Uomo di 33 anni; ha fatto un controllo di routine negli esami e sono risultati alterati i monociti; il valore massimo consentito era 10, mentre a lui è risultato 10,1.

Il nostro dottore ha detto che non è nulla; successivamente a distanza di circa due settimanae siamo andati all'avis per donare visto che siamo donatori abituali. Anche li sono risultati alterati i valori dei monociti; il valore massimo di riferimento era 9, quello di mio marito 10,5.
Tutti gli altri valori del sangue erano nella norma.
Cosa può indicare questa alterazione?
Nono so se può essere legato in qualche modo lo stato di salute di mio marito, visto che fino a qualche mese fà aveva problemi di pancia gonfia e andando in bagno le sue feci non erano proprio solide.

Il dottore disse che si trattava di un semplice problema allo stomaco e gli disse di prendere l'enterogermina e fare un po di dieta alimentare.Cosi è passato.
Ma i monociti alterati sono segno grave id qualcosa?
Sa mio marito si sta proccupando un poco.
Grazie per la risposta.
Saluti
[#1]
Dr. Massimo Scorretti Ematologo, Cardiologo, Biochimico clinico 241 12 5
Gentile signora, il livello dell'alterazione monocitaria "sofferto" da suo marito e da lei evidenziato può essere definito ai livelli superiori della norma (anche se li supera di un pò). tali anomalie se non collegate ad altre sintomatologie non sono sufficienti per determinare una reazione di allarme. Dica a suo marito di verificare di tanto in tanto questo valore, ma per il resto non mi sembra il caso di allarmarsi.
Mi faccia sapere
Cordialmente
dott. Massimo Scorretti

CORDIALI SALUTI
dott. Massimo Scorretti
Cardiologo Ematologo

[#2]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Suo marito dopo controlli ripetuti, presenta un aumento dei monociti, insieme a “visto che fino a qualche mese fà aveva problemi di pancia gonfia e andando in bagno le sue feci non erano proprio solide.” Deve spingere ad indagini più approfondite, per rispondere alla domanda come mai ad un certo punto il sistema immunitario ha cominciato a rispondere a qualcosa con l’aumento dei monociti e con disturbi intestinali. Molta attenzione va sempre prestata a quei sintomi che apparentemente non indicano niente di preciso, non conducono ad una diagnosi precisa, ma manifestano una iniziale alterazione, che va attentamente cercata, niente va trascurato per attuare una prevenzione; le patologie, non vanno fatte accadere, quindi particolare attenzione va prestata.
Pertanto l’indagine va condotta sulle cause che hanno determinato i disturbi intestinali e hanno provocato il rialzo dei monociti; importante poiché gli esami di laboratorio vanno sempre letti secondo lo spostamento che è stato accertato verso il limite alto o basso, da qui deve sempre incominciare il ragionamneto diagnostico, integrato con i sintomi clinici, anche quelli minimi, che vanno indagati attentaemnte, poiché la persona potrebbe averli dimenticati o ritenuti poco importanti, quindi non riferiti.
E’ l’analisi dei sintomi vaghi e aspecifici, strani, inusitali, peculiari, che si sono manifestati, che conducono all’accertamento e alla prevenzione.

saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it


[#3]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Gentile Signora,

mi trovo perfettamente d'accordo con il collega Scorretti; ripeta periodicamente l'emocromo ma non si allarmi per questo valore lievemente al di sopra della soglia massima.

A. Baraldi

Un saluto

A. Baraldi

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottori, grazie per la vostra risposta.

Vorrei fornirvi altre informazioni che non so se possono essere utili; il valore alterato dei monociti che vi ho indicato è quello espresso in percentuale; mentre quello dei monociti non in percentuale aveva come risultato 0,74+ (VALORE MASSIMO 0,90).

Vorrei capire, cosa indica quel segno + vicino il valore? ho fatto vedere le analisi al nostro dottore generico che non sa cosa indichi quel segno.

Inoltre ho dimenticato di dirvi che un anno fà, anche io quando ho fatto le analisi è risultato alterato il valore dei monociti; il mio dottore mi fece quindi fare l'esame delle mononucleosi ma risulto che già l'avevo avuta tanto tempo fà.Poi lo rifeci ed era nella norma.

Può essere un segon indicativo di qualcosa? scusate che insisto ma sono un po proccupata.
Mi consigliate quindi di far rifare a mio marito le analisi fra un pò?
Lalterazione è lieve? è normale che possa uscire un pò alterato o è segno di qualcosa? e cosa?

Grazie per le risposte

Un saluto

Francesca.
[#5]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Gentile Signora,

I valori delle cinque popolazioni cellulari nella formula leucocitaria ( neutrofili, linfociti,eosinofili, monociti e basofili ) sono espressi sia in percentuale che in valore assoluto; quindi il valore di 0.74 * 1000 ( l'asterisco indica il segno di moltiplicazione ) significa che il valore assoluto dei monociti era 740 che rappresentava il 10.5% del numero totale dei globuli bianchi che , anche se lei non lo indica, dovrebbe essere di circa 7400. Se il valore massimo dato dal laboratorio era di 0.90, rientra pienamente nel limite. Sono molte le patologie che possono portare ad un aumento del numero di monociti, ma in modo molto piu' marcato di quello da lei riscontrato. Ribadisco quanto da me precedentemente detto: ricontrollare l'emocromo a distanza di tempo e assolutamente non allarmarsi perche' lo scostamento e' molto lieve.

Un saluto

A. Baraldi

[#6]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Inoltre ho dimenticato di dirvi che un anno fà, anche io quando ho fatto le analisi è risultato alterato il valore dei monociti;………..
Lei ha tralasciato una informazione importantissima, ha avuto la mononucleosi, quindi quel valore dei monociti ancora lievemente alterato, ha il significato della continua presenza del virus, intercettato continuamente dal sistema immunitario, che risponde con l’aumento dei monociti, infatti non per niente la malattia si chiama mononucleosi infettiva.
“mi fece quindi fare l'esame delle mononucleosi ma risulto che già l'avevo avuta tanto tempo fà.Poi lo rifeci ed era nella norma.” Forse sussiste una certa reticenza a mettere esattamente i valori riscontrati negli esami, pensando che non abbiano valore, ma come vede, una interpretazione corretta ed adeguata degli esami conduce sempre molto lontano, inoltre il solito “nella norma” non è assolutamente valido, gli esami si leggono ormai in modo completamente diverso, rispetto ai cosiddetti valori normali, soprattutto in base anche alla clinica della persona.
Ormai la ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che il virus di Epstein Bar, ha la caratteristica di permanere latente nell’organismo per molto tempo, albergando nelle cellule prevalentemente del sistema linfatico, ma anche in molti altri organi. Da qui cominciare a procurare danni, nei soggetti predisposti. Non è più valido il discorso, e non è una giustificazione, “lo hanno tutti, passa da solo”; poi se non passa? Se rimane latente e conduce alla patologia? Non conviene assolutamente aspettare che si verifichi la malattia, conviene sempre prevenirla, possedendo le armi per poterlo fare; chiaramente, se queste possibilità non si conoscono, il virus viene trascurato, non vengono consderati piccoli segni, sintomi, alterazioni degli esami, come i monociti, che invece potrebbero far scattare la terapia preventiva per portarlo via.
Tralasciare anche minimi sintomi, vaghi, aspecifici, che porebbero sembrare insignificanti, non conviene mai, applicando su questi tutto il ragionamento clinico e diagnostico, posso ottenere indicazioni preziose per applicare la prevenzione; le malattie non si deve aspettare che si sviluppino, occorre sempre intercettarle precocemente ed intervenire immediataemnte.
Come vede, una semplice constatazione, anche un lieve scostamento, conduce molto lontano, applicando il ragionamneto clinico diagnostico congruo.

saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it

[#7]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Gentile Signora,

stia tranquilla, faccia ripetere l'emocromo a suo marito a distanza di tempo e non si curi di teorie che non hanno alcun fondamento scientifico, naturalmente parlando di SCIENZA UFFICIALE. Meno male che la maturita' di chi partecipa a questo forum fa si che le persone sappiano riconoscere chi fa interventi in campo medico in modo serio e professionale.
Grazie


A. Baraldi
[#8]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottor Baraldi, la ringrazio per avermi rassicurato ma cosa vuol dire cvio che ha detto l'altro Dottor Moschini?

Che vuol dire che c'è una malattia in atto? grave?che ci puo causare problemi? sono un pò confusa.

Grazie per le risposte

Saluti
[#9]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Signora,

a parer mio non c'e' nessuna malattia in atto da doversi preoccupare; ne parli con il suo medico di famiglia ma stia tranquilla; il punto e' che io pratico la medicina tradizionale e non altri tipi di medicine nelle quali non credo.

Saluti

A. Baraldi
[#10]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

La medicina tradizionale, sui testi di medicina, in letteratura internazionale, mi dice che l’aumento dei monociti ha il significato di una probabile infezione creata dal virus di Epstein Barr, ma molte altre patologie, possono essere interessate, per esempio può essere consultato Robbins e Cotran; pertanto, trascurare senza andare ad eseguire accertamenti più accurati, non mi sembra appropriato.
Lei sicuramente, può non presentare alcuna patologia in atto, ma sicuramente, se il sistema immunitario ha reagito con una produzione lievemente elevata dei monociti, sicuramente qualcosa che lo sta disturbando esiste. Eseguire accertamenti approfonditi, sicuramente può fornire maggiore rassicurazione e chiarire esattamente l’origine e le cause della alterazione dei monociti.

La trascuratezza, non fa parte né della medicina convenzionale, né della medicina biologica. L’accuratezza delle indagini che attualmente ho a disposizione, sia di medicina tradizionale, che di medicina biologica, ma io la chiamerei con un solo termine MEDICINA, mi mettono nella condizione di poter prevenire malattie che si potranno verificare molti anni dopo, ragionando clinicamente su sintomi che apparentemente, potrebbero sembrare trascurabili, ma invece conducono a soluzioni veramente interessanti che riguardano la prevenzione, che fondamentalmente costituisce uno dei maggiori capisaldi della medicina, ma prevenzione non significa aspettare a diagnosticare la malattia quando inizia, ma mettere in atto tutte le conoscienze per non farla accadere. Questa è l’indicazione fondamentale che ha sempre condotto la mia professione nella medicina, lo studio che ho applicato.
Confondere o scambiare la medicina biologica per una non medicina è il più grosso errore che può essere compiuto, perché integrandola con la medicina tradizionale offre moltissime soluzioni altrimenti non attuabili.
Confondere e pensare che un medico biologico sia qualcosa di diverso è un altro grave errore, perché lui studia il doppio o il triplo, ed applica sia il ragionamento tradizionale che quello biologico, proprio per avere più armi per risolvere le problematiche della persona che presenta alterazioni nel suo organismo e nel sistema immunitario.

saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it





[#11]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Un lieve aumento dei monociti puo'avvenire e l'esperienza clinica lo dimostra, senza che quel paziente vada incontro nella sua vita a qualsivoglia malattia poiche' uno stimolo lieve e temporaneo del sistema linfatico imunitario non deve dipendere necessariamente da qualsivoglia agente infettivo. Di persone che hanno lievi aumenti dei monociti ne vedo tante ma la stragrande maggioranza (99%) non andra' incontro nella sua vita a malattie infettive di vario tipo. Ipotizzare per qualunque persona che abbia un lieve aumento di questo valore o di altro che nella sua vita andra' incontro a chissa' quali patologie, per me, oltre a non avere alcuna valenza scientifica, e' soltanto creare allarmismo ingiustificato e sottoporre il paziente a terapie che non hanno alcuna valenza scientifica e che non rispondono a nessun criterio di scientificita'. Scusate ma per me tutto questo si potra' chiamare in altro modo ma NON E' MEDICINA.


A. Baraldi
[#12]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
La prevenzione primaria si attua nei confronti di qualunque agente chimico, fisico ,biologico che possa interagire con un individuo portando questo ad un aumentato rischio di una determinata patologia.
Faccio un esempio: il fumatore non andra' sicuramente incontro a gravi patologie se non smette di fumare ma avra' rispetto ad un soggetto che non fuma un maggiore indice di rischio perche' c'e' un rapporto diretto e dimostrato tra fumo e patologie conseguenti; questo vale per tutti gli agenti ( chimici fisici e biologici ): ci deve essere un rapporto diretto e dimostrato del rischio. Un ultimo esempio: l'inalazione di fibre di amianto esporra' quel soggetto ad un alto rischio di sviluppare tumori pleurici e polmonari ( rischio diretto e dimostrato ).
In questo sito ho letto teorie assurde prive di qualunque scientificita': vaccini che non devono essere fatti per i gravi rischi che comportano ( se cosi' fosse i benemeriti che li hanno scoperti sarebbero stati gia' condannati all'ergastolo per attentato alla salute pubblica e strage ) dimenticando invece i milioni di persone sottratti a malattie come VAIOLO, DIFTERITE,POLIOMIELITE ecc. ecc.; ho avuto modo di leggere stupefacenti elucubrazioni mentali su valori di laboratorio da non doversi leggere nell'ambito del range di normalita' ma in base a fantomatici scostamenti dal minimo e dal massimo ( a questo punto mi verrebbe voglia di dire, e mi si permetta la battuta scherzosa: perche' non tenere conto anche della luna piena ? ); ho letto di esami di tipizzazione linfocitaria da doversi fare a raffica anche per un banale raffreddore (con
quello che costano !!! ),di persone che per un banale rialzo di qualche parametro di laboratorio andranno incontro SICURAMENTE nella loro vita a sviluppare una qualsivoglia patologia e anche grave, di pazienti che con problemi ortopedici si vedono tirare in ballo problemi di tiroide, di ragazzi che con piccoli problemi di varia natura facilmente risolvibili dai vari specialisti del campo devono invece preoccuparsi perche da li'a dieci o vent'anni si ritroveranno con chissa' che malattie. Mi fermo ma chiedo agli Utenti e Colleghi: ma questa per voi e' MEDICINA ? Io la chiamarei divinazione, esoterismo ma non MEDICINA.

Grazie a tutti

A. Baraldi
[#13]
dopo
Utente
Utente
Dottore buongiorno, grazie per le risposte. Fra un po farò rifare gli esami a mio marito e la terrò informato.

Buon lavoro

Saluti

Francesca.