Acido lipoico e iperglicemia

Mio padre già da qualche anno presenta delle alterazioni della glicemia a digiuno (120/130). Non è mai stato indagato con altri esami e non ha mai preso terapie al riguardo. Avendo a disposizione un misuratore di glicemia, per caso due settimane fa abbiamo riscontrato una glicemia di 196 dopo due ore dal pasto, quindi nei giorni successivi è stata misurata la glicemia a digiuno e una post prandiale (due ore). I risultati sono stati di una media di 120/130 a digiuno e 160 post prandiale senza usare nessun accorgimento nella dieta. Conoscendo l'acido lipoico come integratore ho deciso di provare a farlo assumere a mio padre in dose di 500 mg al giorno col risultato che da quando lo prende le glicemie si sono normalizzate: circa 110 a digiuno e sui 120 postprandiale come media. E' possibile che questo integratore abbia avuto questo effetto già dopo poco l'inizio dell'assunzione? Nel frattempo comunque siamo in attesa di eseguire il controllo dell' Hb glicata. Grazie
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 722 29
Gentile Signora, dubito fortemente che l'acido alfalipoico riesca a ridurre in modo così rapido la media glicemica. Tuttavia è dotato di una spiccata azione antiossidante e in qualche modo si trova coinvolto nella regolazione della glicemia del sangue, influenzando un fattore plasmatico, il GTF (glucose tolerance factor), che potenzia l’attività dell'insulina (tale potenziamento è espletato maggiormente dal cromo). Per questo motivo viene ipotizzato il suo uso come ipoglicemizzante naturale, ma gli studi scientifici che arrivano a questa conclusione, sono poco convincenti ed eseguiti non su esseri umani ma su cavie di laboratorio. Invece è dimostrata con due trial importanti e seri (il Sidney e il Sidney 2), la sua capacità di agire efficacemente sulla neuropatia diabetica, anche se come mia impressione personale, non sono tutti i pazienti a trarne giovamento; forse, anche per la scarsa compliance alla prescrizione (va assunto lontano dai pasti se no viene inattivato).
Sono d'accordo sul procedere con l'iter diagnostico per suo padre, ma non mi fermerei alla semplice determinazione dell'emoglobina glicosilata.
Dopo di che, consulterei un diabetologo, per prendere in considerazione un trattamento farmacologico tradizionale.
Non farlo sarebbe "inerzia terapeutica", atteggiamento combattuto dalle nostre Società Scientifiche (A.M.D. e S.I.D.).
Restando a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, le invio i miei più Cordiali Saluti.

Dott. Mario Manunta
Senior Clinical Diabetologist
Scuola Educatori in Diabetologia AMD

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta più che veloce.
Avevamo già intenzione di andare dal diabetologo, la mia era più una curiosità (di lavoro sono infermiera, mi sembrava molto strano l'effetto di questo integratore, magari fosse così, avremo risolto una grave patologia come quella del diabete!)
Cordiali saluti.
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