Riesco a dormire più di qualche ora a notte a causa di vertigini e improvisi giramenti di testa

buongiorno
sono alcuni giorni che non riesco a dormire più di qualche ora a notte a causa di vertigini e improvisi giramenti di testa. Premettendo che io ho sempre avuto la pressione bassa e che quindi sono abbastanza abituata a sporadici capogiri, ultimamente miè capitata una cosa insolita, ovvero che coricandomi la sensazione di instabilità si è fatta molto più forte, in particolar modo quando sto per addormentarmi. Come ho detto sopra questo mi impedisce di dormire, in quanto quando sto per addormentarmi inizia a girarmi molto la testa e sento il cuore battermi molto forte. Per fare un esempio, questa notte sono riuscita ad addormentarmi solo alle 4.30 completamente esausta dopo l'intera notte passata a "svegliarmi prima di addormentami" (mi passi l'espressione). Questa mattina ho consultato il medico che mi ha trovato la pressione insolitamente alta per i miei standard (133). Ha concluso che si tratta di ansia e mi ha consigliato una camomilla. Essendo io insoddisfatta di questa spiegazione vorrei avere un vostro parere per tranquillizzarmi o comunque avere qualche indicazioni sul da farsi. Non so se può servire, ma ho fatto da poco le analisi del sangue ed è risultato tutto nella norma ad eccezione del colesterolo risultato alto e per il quale sto assumento il farmaco Simvastatina nella quantità di 20 mg al giorno. Inoltre sto assumendo la pillola anticoncezionale Yasminelle.
grazie in anticipo
distinti saluti
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Non credo che la sintomatologia da lei sofferta possa essere provocata dall'ansia ma ,semmai, puo' essere amplificata da questa. Sicuramente, alla base esiste una causa. La camomilla non serve a niente! Le consiglio, pertanto, di rivolgersi ad un Otorinolaringoiatra che, attrraverso un'accurata anamnesi, un esame clinico ed un esame audio-vestibolare, sicuramente riuscirà a formulare una diagnosi ed a prescriverle una idonea terapia farmacologica.

Dr. Raffaello Brunori