L'esplorazione dei muscoli della parete addominale non ha evidenziato la presenza di porte erniarie

Salve, ho 53 anni, svolgo attività sedentaria e non ho mai frequentato la palestra. Da circa un anno sono affetto da stimoli di vomito la mattina appena alzato, ho sensazione di nausea e crampi allo stomaco dopo mangiato, avverto fitte all'addome che appare non disteso ma rigido. In questo periodo ho iniziato a fare esercizi addominali in maiera esagerata nel corso dei quali mi sono accorto da 6 mesi che in fase di trazione appare un gonfiore a forma di mezzo uovo che parte da sopra l'ombelico, gli gira verso destra per poi dirigersi verso il basso. Solo quando l'addome è in trazione avverto dolore solo se gli spingo sopra, quando è a riposo il gonfiore è quasi impercettibile. Il mio medico sospettando un'ernia addominale mi ha prescritto un'ecografia di cui vi espongo il referto assieme a quello di altre ecografie che avevo fatto in passato.

ECO 13/5/1988:
l'esame ha evidenziato un fegato aumentato di volume e con struttura parenchimale steatosica. A sede colecistica si è rilevata adesa alla parete una piccola immagine iperecogenea del diametro di pochi millimetri, rifderibile ad un piccolo polipo colesterolinico.

ECO 23/6/1989 (dopo opportune cure):
L'esame ha evidenziato un fegato con volume regolare e con trama parenchimale omogenea. Gli aspetti di steatosi precedentemente segnalati non sono più apprezzabili. La colecisti è libera da calcoli ed il piccolo polipo colesterolinico precedentemente descritto non è più evidente.

ECO 3/12/2004:
L'esplorazione del fegato ha evidenziato un piccolo angioma del lobo dx, privo di importanza clinica. La colecisti appare regolare.

ECO 7/1/2010:
L'esplorazione dei muscoli della parete addominale non ha evidenziato la presenza di porte erniarie in particolare in sede epigastrica anche con la manovra di valsala.
Il fegato si presenta complessivamente nella norma. In sede paracolecistica si evidenzia formazione ovalare iperercogena di 29 mm ed altra analoga adiacente ad una diramazione delle vene sovraepatiche del lobo di destra di 15 mm riferibili in prima ipotesi a formazioni angiomatose, ma meritevoli di controllo evolutivo se non in precedenza evidenziate.

Il mio medico ha concluso che l'ernia non è stata individuata perchè non sufficentemente grande, e che gli angiomi non destano sospetti, per cui mi ha consigliato di ripetere l'ECO fra 6 mesi.

Ora gentilissimi Dottori vi chiedo se posso continuare a fare gli esercizi addominali, se devo preoccuparmi per questo gonfiore, se soprattutto devo preoccuparmi per questi presunti angiomi (raddoppiati di numero e triplicati di dimensione in 5 anni), se non sia il caso di fare subito una risonanza magnetica piuttosto che aspettare di fare l'ECO fra 6 mesi, oppure di sottopormi alla visita di uno specialista (in quest'ultimo caso avrei bisogno di un nominativo in provincia di Ravenna).

Grazie a tutti Voi.

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile utente,
per quanto è possibile evincere dal suo racconto e CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, Lei è probabilmente affetto da diastasi dei muscoli della parete addominale (allontanamento dei retti dalla linea mediana), condizione evidenziabile con il solo esame clinico (gonfiore a forma di mezzo uovo che parte da sopra l'ombelico) e non opportunamente ricercata dall'ecografista.
Consulti un Chirurgo.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
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Grazie Dottore per la risposta solerte e precisa, in base alla quale con tutte le mie lacune in materia deduco che forse di ernia potrebbe non trattarsi e che gli angiomi non preoccupano. Purtroppo non capisco il significato del Suo referto, spero solo non sia indicativo della necessità di intervento. Chiederò al mio medico de prescrivermi la visita di un chirurgo sperando di non arrivare troppo tardi. Grazie ancora, cordialità.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
La patologia cui, con tutti i limiti di una valutazione a distanza,facevo riferimento non costituisce un pericolo; si tratta di un difetto della parete addominale assimilabile alla patologia erniaria.
Si sottoponga quindi con serenità alla valutazione di un Chirurgo.
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Utente
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Caro Dottore le sue parole mi sono state di grande conforto, ora mi sento decisamente più tranquillo e appena possibile seguirò il suo consiglio. La ringrazio nuovamente, di cuore.
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Utente
Utente
Chiedo scusa ma siccome ho già precedentemente fissato un appuntamento per una visita neurochirurgica per un altra patologia che mi affligge, volevo chiedervi se la visita per la valutazione del mio problema più sopra discusso può essere fatta ugualmente da un neurochirurgo oppure è necessaria quella di un chirurgo.
Chiedo ancora scusa ma ho notato, sfogliando le risposte che date anche in altre aree, che se alcuni utenti a volte vi chiedono a quali dottori della loro zona possono rivolgersi per le visite, a volte fornite anche il numero di cellulare. Comunque posso ritenere che se non fornite nominativi è perchè va benissimo la visita prenotata al CUP con la richiesta del mio medico. Grazie ancora.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Utente,
il Neurochirurgo non ha competenze specialistiche sulle affezioni dell'addome e della parete addominale.

Mentre un generico consiglio a consultare l'elenco dei Consulenti del servizio è procedura corretta e accettabile,
indirizzare Utenti verso specifici Professionisti o strutture sanitarie (e tanto peggio fornire numeri di cellulare) è inopportuno deontologicamente e vietato dalle regole di questo sito. Mi sembra improbabile, e comunque censurabile, che qualcuno lo abbia fatto, tranne che per motivazioni molto particolari.
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Utente
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Pregiatissimo Dottor Piscitelli le chiedo ancora scusa per i miei dubbi e le mie curiosità sui nominativi e i numeri telefonici, quasi certamente generate dalla mia scarsissima familiarità col pc e soprattutto con questa delicata materia. La ringrazio per i chiarimenti che mi ha fornito al riguardo e che mi hanno permesso di farmi una ragione del perchè anche in altre aree non ho ricevuto tali risposte, lei ha completamente ragione e concordo pienamente con lei.
A questo punto le riconfernmo che mi farò visitare prima possibile da un chirurgo, anche se immagino avrò difficoltà a convincere il mio medico a prescrivermi una richiesta per visita specialistica dato che lui aveva concluso appunto di farmi aspettare 6 mesi per un'ECO, e in ogni caso di non preoccuparmi.
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Utente
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Gentilissimo Dottore aggiungo solo che mi sono accorto di non averla ringraziata anche per le ulteriori precisazioni per me preziosissime che mi ha fornito in merito alle competenze specialistiche. Lo faccio adesso anche se in ritardo, grazie infinite.
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Utente
Utente
Cerissimo Dottote questa mattina mi ha visitato un chirurgo che mi ha diagnosticato una diastasi dei muscoli retti della parete addominale, escludendo in maniera inequivocabile che si tratti di ernia.
Mi ha detto di riprendere a fare esercizi addominali in maniera molto leggera e senza forzare assolutamente allo scopo di ritonificare la muscolatura addominale, di provare a dimagrire e cercare di mangiare meno soprattutto a cena.
Ha concluso dicendo di tenermi monitorato e che se col tempo il gonfiore non aumenta o ancor meglio diminuisce, allora potrò convivere tranquillamente in questa condizione senza dover fare intervento.
Inoltre ha detto di non preoccuparmi degli angiomi e di fare per scrupolo un'altra ecografia fra 6 mesi magari in un'altra struttura.
Caro Dottore se non fosse stato per Lei io non avrei mai fatto una visita chirurgica e adesso per merito Suo posso finalmente dire di essermi tolto un peso dallo stomaco. Grazie mille Dottore e che Dio La Benedica.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Sono io che La ringrazio per avermi aggiornato e per le bellissime parole. Auguri.
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Utente
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grazie ancora gentilissomo Dottore e Auguri anche anche a Lei.
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Caro dottor Piscitelli non riesco a trattenermi di sottoporle un altro quesito pregandola voler perdonare la mia insistenza, dovuta al fatto che ho trovato in lei una persona preparata oltre che gentilissima:
da 15 anni accuso i seguenti sintomi al piede sx: quando sono in posizione eretta mi accorgo che senza volerlo vado in appoggio spesso solo sul piede sx e avverto fastidio per il sovraccarico fino quasi al ginocchio; se sono alla guida dell'auto o in ufficio dopo un'ora avverto come una sensazione di calore e di gonfiore per cui mi devo togliere la scarpa che peraltro la porto sempre quasi slacciata; non cammino speditamente e naturalmente perchè concentro mentalmente lo sforzo sul piede sx; dopo 10 minuti di corsa mi devo fermare perchè avverto immediatamente indolenzimento, gonfiore, calore, forte tendinite come che il piede e l'estremità dell'arto mi debbano scoppiare; la notte fatico ad addormentarmi perchè sembra che il dorso e la parete interna del piede si scaldino e battano e mi pare di provare leggero sollievo se li appoggio al materasso fresco; raramente avverto i crampi; raramente il dolore si acutizza e sembra che stia per rompersi; se sollevo la gamba e faccio ruotare il collo del piede provoco uno scricchiolamento diffuso con rumore molto forte; tutto questo è amplificato in estate, trovo beneficio immergendo nell'acqua fresca del mare che poi viene vanificato dal senso di pressione della stessa. Ho fatto radiografie, risonanza magnetica, studio dei nervi, ecodoppler, ecc. e mi hanno visitato diversi specialisti ma senza risultati. Riporto di seguito alcuni referti:

ECOCOLOR DOPPLER ARTERIOSO ARTI INFERIORI 5.7.04
Sia per Asse iliaco femorale destro che per Asse iliaco femorale sinistro che per Asse femoro-popliteo destro che per Asse femoro-popliteo sinistro che per asse popliteo tibiale destro che per asse popliteo tibiale sinistro stessa risposta: NON LESIONI STENOSANTI.
COMMENTI:
IW DX: 1,2
IW SN: 1,2
CONCLUSIONI: Flussi a livello dei distretti iliaci e femoropoplitei ben modulati e di normale velocità. Non significative alterazioni di parete. Normale flussimetria anche a livello distale. Esame nei limiti della norma.

Inoltre 10 anni fa avevo fatto una radiografia e un ecocolordoppler venoso a seguito dei quali mi era stata diagnosticata una lieve calcificazione a una vena (credo proprio nella parte superiore dove più spesso accuso aumento di calore e sensazione de gonfiore) del mio ormai famoso piede sx.
Aggiungo che mio babbo è stato operato recentemente di aneurisma addominale, è stato infartuato e ha le vene piuttosto occluse e accusa anche dolore ai piedi; e mia mamma è stata operata in passato a seguito di una tromboflebite a una gamba, e di recente le è stata asportata una vena occlusa dall'altra gamba.

Mi permetto di chiederle caro dottore se secondo lei posso fare una terapia per le vene per escludere che questo mio malessere possa dipendere appunto dalle vene e quindi poter indirizzare le indagini verso un'altra direzione magari ortopedica. Non è tenuto a rispondere, ha già fatto anche troppo per me, sono solo stato tentato di raggiungerla nuovamente perchè ho notato solo adesso che lei è specialista in chirurgia vascolare e angiologia, e ho collegato col mio problema a questo piede: Grazie ancora dottore e vivissime cordialità.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Per quanto è possibile evincere a distanza, prima di interpellare l'Ortopedico, valuterei opportunamente i sintomi riferiti (calore, gonfiore) che non farebbero escludere una qualche patologia del distretto VENOSO, per altro adombrata nell'ecocolordoppler di dieci anni orsono (lieve calcificazione a una vena ???).

Potrebbe pertanto essere indicata una rivalutazione all'ecocolordoppler dal momento che mi sembra che quello più recentemente praticato (comunque risalente a sei anni orsono) sia stato mirato al solo versante arterioso con una relazione peraltro alquanto succinta. Si assicuri inoltre che venga eseguito un ECOCOLOR doppler.

Altro discorso è rappresentato dalla familiarità per affezioni vascolari. Nel suo caso potrebbe essere indicata un'ecografia dell'aorta addominale, specie se coesiste malattia ipertensiva.
Altre considerazioni vanno purtroppo al di là delle possibilità di questo servizio.
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Utente
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Caro dottore non speravo ma sapevo che avrei potuto contare nuovamente sul suo prezioso aiuto, le porgo ancora le mie scuse per averla nuovamente disturbata ma è stato più forte di me. Farò tesoro di tutte le sue indicazioni, mi è oltremodo difficile non disturbarla perchè ritengo lei sia una persona dotata di molta modestia e grandissima preparazione professionale, a mio parere mi creda difficilmente eguagliabili. Grazie.
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Utente
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Pregiatissimo dottor Piscitelli, seppur con le dovute sebbene insufficenti scuse sono di nuovo a disturbarla per altro motivo:
circa 6 mesi fa ho notato senza dare importanza una piega nel pene.
3 mesi fa ho avvertito la placca e quindi mi ha visto l'urologo che ha riscontrato la induratio e mi ha prescritto 2 scatole di vitamina E.
Siccome non sono migliorato ma forse la placca è calcificata pur conservando la possibilità del rapporto, ha detto che devo accettare di rimanere così e se voglio posso rivolgermi ad altra struttura per eventuali numerose terapie alle quali lui non crede.
Un altro urologo mi dice di fare iniezioni con medicine, un altro ancora di fare ultrasuoni senza medicine.
Siccome sto per iniziare a fare un ciclo di ultrasuoni, avrei piacere di conoscere il suo parere riguardo la possibilità di associare tale terapia ad un medicinale, magari cortisone; e chiederle se esiste una pomata da applicare durante la notte che possa aiutare a ridurre la placca.
Grazie ancora caro dottore.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Mi spiace, ma su questa problematica non ho la minima competenza.
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Utente
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Caro dottor Piscitelli oltre che essere uno specialista molto preparato lei è anche persona umile schietta e simpatica, la ringrazio ancora per aver fatto tantissimo per me, stasera andrò alla visita fisiatrica per il mio problema al piede, e in attesa di fare l'ecocolordoppler venoso che lei mi ha consigliato e che ho prenotato, le rinnovo le più calorose e affettuose cordialità. Grazie ancora.
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Utente
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Gentilissimo dottor Piscitelli, come da suo prezioso consiglio ho fatto ecocolordoppler venoso arti inferiori ma risulta tutto regolare, vene perfette. Il medico esaminatore però mi ha confermato la presenza di una calcificazione all'arteria del piede. Siccome la sensazione di gonfiore e di calore persiste e con l'avvicinarsi dell'estate diventa più fastidiosa, le chiedo gentilmente un parere sul da farsi.
La informo inoltre che da quando mi è stata diagnosticata la diastasi ai muscoli retti dell'addome, ho continuato a fare esercizi addominali, il gonfiore simile a un uovo all'altezza dell'ombelico rimane tale e quale e si nota solo durante lo sforzo: le chiedo gentilmente se secondo lei c'è pericolo che con questi esercizi esca un'ernia oppure posso continuare a farli provocando in tal maniera la formazione del gonfiore.
Mi scuso ancora caro dottore per il disturbo e la ringrazio infinitamente per l'aiuto. Cordialità vivissime.