Il chirurgo, adducendo che era una piccola ernia, ha consigliato l'anestesia locale

Egregio Dr. Mi era stata diagnosticata una piccola ernia inguinale dx ed ho accettato subito di essere operato. L'intervento è avvenuto il 15.12.09. L'anestesista, dopo un'accurata anamnesi, avvenuta il 10 e 11 novembre, ha consigliato e predisposto, dopo il mio consenso, l'anestesia lombare. In sala operatoria l'anestesista che mi aveva visitato non l'ho vista. Il chirurgo, adducendo che era una piccola ernia, ha consigliato l'anestesia locale. Dopo brevi rassicurazioni ho accettato e lui stesso ha eseguito l'anestesia usando due siringhe di carbocaina già pronte sul carrello. Durante l'operazione ho sentito tutte le varie manipolazioni, soprattutto dei pizzichi e delle scosse che facevano ritrarre gli intestini, ma quello che mi ha fatto più male è stato l'allargamento della ferita tramite quell'attrezzo a forma di manina che il collaboratore del chirurgo, ad ogni comando, lo faceva a strattoni, procurandomi dei dolori fortissimi. A quel punto stringendo i denti ho detto al chirurgo che stavo sentendo dolore insopportabile e lui ha ordinato altra carbocaina, rassicurandomi che aveva quasi finito. La mattina dopo, valutando, tramite il dolore, e vedendo la lunghezza del cerotto ho dedotto che la ferita doveva essere di circa 10 cm (come di fatto lo è). Durante la visita ho chiesto al Dottore il perché e lui mi ha risposto che l'ernia era più grande del previsto, che il decorso era normale e che potevo andare a casa. Risultato: mi sono ritrovato degli ematomi tra la ferita ed i genitali e lungo tutta la ferita superiore. Sono stato circa due settimane che non potevo stare ne in piedi ne seduto. Tutt'ora persiste un dolore nella regione puberale e testicolo dx sopportabile ma, a volte, a seguito anche di piccoli movimenti, si acutizza e sono costretto a distendermi. Il sentore è che mi faccia male non la parte in generale ma un qualcosa come un tendine, o "canaletto". Al proposito Le devo raccontare quanto segue: l'altro giorno, vedendo il pene tornare nelle sue dimensioni,contemporraneamente, mi è venuto un forte desiderio che ho esaudito e, purtroppo, durante l'eiaculazione ho avuto dei dolori lancinanti ed insopportabili proprio internamente tra il pube ed il testicolo dx e ho dovuto interrompere immediatamente l'atto sessuale. Ora tutto questo mi preoccupa molto. Da premettere che, il medico curante mi aveva rassicurato che il decorso post operatorio era regolare, anche se avevo dolori, ma tutto ciò prima di aver avuto l'inconveniente sopra citato. La ferita non mi da fastidio, attualmente esiste un indurimento ed ispessimento che sta comunque scemando. Internamente sento come una "patacca" appoggiata alla parete addominale inferiore, dei pizzichi e doloretti vari. Invio un doveroso ringraziamento ed auguro buon lavoro.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Alcuni dei sintomi che riferisce sono parte del normale decorso psotoperatorio di una plastica erniaria e la percezione di 'toccare o spingere e tirare' durante un intervento eseguito in anestesia locale è possibile ed evento comune che non deve preoccupare.Se ha eseguito come scrive un regolare controllo postoperatorio e il collwga che l' ha visitata ha descritto un decorso normale, a maggior ragione, credo possa star tranquillo. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio sentitamente il Dr. Andrea Favara che ha risposto prontamente ed esaurientemente al mio consulto. Adesso sono più tranquillo perché ho capito che, anche se più lentamente, guarirò. La paura è nata dopo aver ascoltato altre persone operate come me che mi hanno riferito di aver avuto una ferita piccola, di essere guarite più in fretta e di non aver avuto tutte queste sofferenze. Ringrazio di nuovo Lei e MedicItalia per il tempo che dedicate a tutti ed auguro buon lavoro.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Prego, ogni persona ed ogni patologia presenta caratteristiche particolari per le quali non è possibile generalizzare troppo.