Fibrillazione triale

Ho 59 anni ho avuto il primo evento di FA parossistica con prequenza sistolica oltre 120 bpm nell'ottobre 2004, risolto con somministrazione di bolo di Flecainide nel giro di 20 minuti. Segnalo che dal 2002 ero in terapia per I.A. ben controllata con Blopres 16 mg. Dopo l'evento di FA mi è stato prescritto il Betabloccante (Sequacor 1,25 mg) e gli esami atti ad accertare la situazione cardiaca. Eco colordoppler (esito favorevole sia emodinamicamente che come parametri fondamentali As 36 mm, Vs, valvole nessuna insufficienza, diametro Ao = 33mm) Prova da sforzo perfettamente riuscita, esami per funzionalità tiroidea esito o.k. Tutto bene fino all'ottobre 2007. Ero all'estero e ho avuto un episodio di cardiopalmo (frequenza intorno a 120 bpm) ma, non di tipo aritmico risoltosi spontaneamente nel giro di qualche ora. Ho quindi ripetuto l'Eco color doppler che questa volta ha dato un esito diverso per quanto riguarda la valvola mitralica che a dire del medico era affetta da prolasso con minima insufficienza, per gli altri parametri tutto nella norma compresa la dimensione dell'atrio (38 mm con leggero incremento dell'aorta AO=37). Su consiglio del cardiologo ho quindi modificato la terapia incrementando il Sequacor a 2,5 mg (in due somministrazioni da 1,25 mg matt/sera). Tutto bene fino a settembre 2009, mese nel quale ho avuto due eventi di FA uno risoltosi spontaneamente dopo due ore l'altro, occorso dopo una settimana, ricorrendo al bolo di flecainide al Pronto soccorso. Segnalo che il giorno prima del secondo evento di FA di settembre (12 ore prima) avevo sostenuto la prova da sforzo fino a 160 bpm senza che fosse stato rilevato nulla di anomalo. Nuovo Eco colordoppler con esito diverso dai precedenti: leggera dilatazione Atrio Sx: 70 ml/m2, AO=36 (diminuita?) non più prolasso della mitrale ma, solo Lieve insufficienza della mitrale. Preciso che gli eco sono stati effettuati in strutture diverse. Il cardiologo mi ha prescritto una nuova e pesante terapia: Blopress 16, Sequacor 1,25 e 100+100 mg di Flecainide compresse al giorno. Benissimo per una settimana poi per un mese un'infinità di extrasisole (all'inizio 1 ogni 4 battiti). Ho quindi eseguito l'Holter che, con mio stupore, a rilevato un centinaio di extrasistoli "singoli" ma di tipo ventricolare e solo 3 atriali. Il cardiologo ha visto l'esame e mi ha consigliato di continuare la terapia considerando l'Holter del tutto normale. Ora in questi giorni ho avuto tre nuovi eventi di FA risoltisi spontaneamente nel giro di pochi minuti e, dopo un mese di pausa, si è incrementata l'extrasistolia. Che fare? L'ablazione sembra rischiosa per le conseguenze infauste (0,5%) e perchè il successo pieno è assicurato per il 70-80% dei pazienti. Cosa mi consiglia di fare.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
in base alla sua storia lei ha almeno due teoriche opzioni terapeutiche da dover concordare con il cardiologo di sua fiducia:
1) modificare la terapia farmacologica
2) sottoporsi all'ablazione (la percentuale di eventi avversi è estremamente bassa).
On line, suggerirle una qualsiasi procedura terapeutica, non sarebbe deontologicamente corretto, nonchè non ammesso. Ogni cura ha la sua logica, ma di certo posso solo tranquilizzarla sull'ablazione, procedura efficace nel 70-80% dei casi come lei ha scritto ma di certo di bassa pericolosità.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dott. Martino,
la ringrazio per la sua sollecita e, nei limiti del possibile, rassicurante risposta. Approfittando ancora della sua cortesia, le chiederei come considerare la mia attuale situazione cardiologica in particolare per quanto riguarda la possibilità di condurre una vita normale che comprenda oltre all'attività lavorativa (nel mio caso molto intensa e fatta di continui spostamenti sopratutto aerei) anche una moderata attività motoria. Soggettivamente non avverto alcun problema salvo il fastidio dell'extrasistolia e degli eventi di FA che ultimamente essendo di breve durata non producono neanche una rilevante accelerazione cardiaca. Infine, le chiederei se la terapia farmacologica (in particolare il Flecainide), nel caso propendessi ancora per questa soluzione, comporta dei rischi gravi per l'organismo e quanto può essere protratta nel tempo senza danneggiare il cuore o altri organi.

Con i migliori saluti.
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