Balbuzie ragazzo 13 anni

buongiorno, mio figlio ha 13 anni.Premetto che e un ragazzo molto schivo, tende ad isolarsi e alcune volte e un po intollerante. quando aveva 2 anni ha iniziato a balbettare ci siamo rivolti al nostro pediatra che ci ha consigliato un logopedista, il bambino per piu di 5 mesi ha iniziato 2 volte la settimaa il percorso terapeutico ma non abbiamo notato nessun miglioramento e inoltre non potevamo sostenere gli alti costi della terapia, per questo motivo abbiamo deciso di contattare un neuropsichiatra di un famoso ospedale il quale ci ha spiegato che a quell'eta la balbuzie non puo definirsi tale, bisognava aspettare l'ingresso a scuola.A scuola le cose sono andate un po meglio gli insegnanti erano entusiasti, e mio figlio aveva imparato a convivere con questo problema, quando sentiva ke iniziava a balbettare si fermava respirava e riprendeva il discorso,.Adesso la cosa e un po diversa arriva da scuola taciturno, sara l'eta, sara il fatto che sta prendendo coscienza di se ma mi chiede spesso se balbetta perche lui non se ne rende conto, qundo ne parliamo mi dice che é "come se le parole escono troppo velocemente dalla mente e la bocca non riesce a metterle una dietro l'altra alla stessa velocita".Con lo studio non ha mai avuto problemi anzi lui mi dice spesso che quando legge un problema di matematica vede anche la soluzione, i suoi insegnanti dicono che e intuitivo brillante e molto intelligente.Su internet alla voce balbuzie sono associati diversi istituti che, a loro dire, la curano.Io vorrei saper a chi devo rivolgermi per iniziare un percorso con mio figlio, consideri che abitiamo in un piccolo paese della Calabria e gli istituti di cura sono tutti al nord Italia.

[#1]
Dr. Daniele Regini Psicologo 36 3
Gentile Utente,
non ho capito una cosa, ma suo figlio attualmente balbetta frequentemente o è solo un dubbio che ha il ragazzo?
Suo figlio si trova in un'età in cui inizia ad affrontare da solo il mondo che lo circonda, inizia ad avere le prime relazioni sociali in maniera del tutto autonoma ed è quindi del tutto normale che inizi a farsi delle domande su di sè e su ciò che gli altri pensano di lui o se è adeguato o meno nelle situazioni sociali.
Se però queste difficoltà sebbene fossero presenti non gli impediscano di avere delle relazioni con i compagni, con gli amici e non influiscano con il suo rendimento scoalsico allora forse gli esercizi che gli ha insegnato la logopedista possono aiutarlo a tenere sotto controllo le sue difficoltà.
Qualora invece le difficoltà siano maggiori allora potrebbe contattare di nuovo il neuropsichiatra che già ha visitato suo figlio e sentire lui cosa ne pensa visto che ormai ha iniziato la scuola e magari potrebbe indirizzarvi lui da uno specialista che opera in Calabria.
Tanti auguri per suo figlio.

Dr. Daniele Regini